04 novembre 2011

Il capo di stato maggiore e la raccolta punti


Ogni tanto ho la sensazione che l'Italia si stia trasformando giorno dopo giorno in uno di quei paesi del terzo mondo in cui la ricchezza senza limiti di alcuni vive a stretto contatto con la povertà estrema.

Gian Antonio Stella sul Corriere (vedi qui) racconta l'ennesimo spreco: un appalto da 2,3 milioni di euro per pulire 9 alloggi per 4 anni. Più di 250.000 euro ad alloggio, oltre 60.000 euro l'anno in media ad alloggio.

E che alloggi! Quello destinato a un signore che lavora come capo di stato maggiore ha "399 metri quadri di parquet, 143 di marmo, 275 di terrazzo, 48 di pianerottolo interno. Ha inoltre 188 metri quadri di maioliche, 78 di «superfici vetrate», 240 di rivestimento in legno".

C'è da dubitare che questo onesto (si spera) lavoratore pubblico abbia bisogno di tanto spazio e di tanto fasto. E viene anche il sospetto che non riceva uno stipendio da fame. Eppure non può pagare di tasca propria le pulizie, come un normale dirigente d'azienda ben pagato. No, le pulizie e tutto il resto li paga lo Stato.

E' uno Stato molto generoso: "la domestica chiamata a prendersi cura per 44 ore (scarse) la settimana dell'alloggio del comandante dell'Accademia aeronautica costerà in quattro anni 187.599 euro più Iva: 226.994 euro. Vale a dire 56.748 euro l'anno" spiega Stella.

Stato generoso verso pochi privilegiatissimi e poco generoso verso il comune dipendente pubblico. Un circolo didattico di Genova (vedi qui) ha bisogno di 4 stampanti. Costo inferiore ai 160 euro. Ma non ha i soldi. Così a qualcuno è venuta un'idea geniale: la promozione dell'azienda del latte prevede che chi raccoglie oltre 1000 punti riceverà una stampante.

Così il circolo didattico ha chiesto a tutti gli alunni di portare i punti che trovano sulle confezioni di latte. Se le famiglie aderiranno all'iniziativa, arriveranno le stampanti, se no si dovranno arrangiare.

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