12 luglio 2012

J.P. Morgan e De Tomaso: aggiornamenti

La banca americana JP Morgan, di ci eravamo occupati a maggio (vedi qui), chiede ai manager che hanno provocato ingenti perdite (la cifra aggiornata è compresa tra 5 e 9 miliardi di dollari) di restituire i bonus ricevuti. Solo al numero uno della banca, Dimon, rimasto in carica, non si chiede alcunchè anche se certamente era al corrente dell'accaduto e avrebbe dovuto vigilare. E' la prima volta che succede. Finora chi ha causato enormi perdite alle banche se n'è andato con la liquidazione e magari un incentivo per prendere il sole ai Caraibi dimenticandosi di tutto e tutti.

Dimon farà i conti, forse, con la numerose inchieste delle agenzie governative, come la SEC che vuole approfondire il comportamento della banca americana, con una commissione parlamentare e con gli analisti finanziari, ai quali dovrà fornire informazioni sulla reale situazione di JP Morgan.

Intanto in Italia è stato arrestato Rossignolo di cui s'era parlato qualche giorno fa (vedi qui). Il manager ex Fiat e ex Telecom si è appropriato di fondi comunitari, destinati alla formazione dei lavoratori da usare nella mai nata catena di montaggio De Tomaso, e li ha usati per pagare fornitori e manager, tra cui alcuni membri della sua famiglia. Inoltre ha provato a farsi finanziare con finte fidejussioni.



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