Cos'è il fiscal cliff di cui tanto si parla in queste settimane?
Per capirlo facciamo un salto indietro di quasi un anno e mezzo, alla fine di luglio del 2011. In quel periodo il debito pubblico americano stava raggiungendo il limite previsto per legge.
I repubblicani decisero di alzare il limite e pretesero in cambio il prolungamento fino a fine 2012 dei tagli fiscali voluti 10 anni fa da Bush. Ma si decise anche un piano per ridurre il deficit in modo significativo (900 miliardi di dollari) nell'arco di un decennio e si decise cosa sarebbe successo al momento della scadenza delle norme transitorie.
Oggi, 31 dicembre, le norme transitorie stanno per scadere. Se repubblicani e democratici non troveranno un accordo, tra maggiori imposte e minori spese, usciranno dalle tasche degli americani 600 miliardi di dollari, pari a circa il 4% del PIL.
Questo farà scendere i consumi e provocherà una recessione. A fine 2013 il PIL americano sarà sceso -si prevede- dell'1,5%, con effetti rilevanti per il resto del mondo: molte economie risentiranno del calo della domanda americana.
Ma perchè repubblicani e democratici non trovano un accordo?
La destra del partito repubblicano tiene duro sulla questione dei tagli fiscali. Chiedono di prolungare i tagli di Bush, che riducevano le imposte per i ricchi, mentre Obama vorrebbe la fine dei privilegi per chi guadagna più di 250.000 dollari.
Senza un accordo, dal 1 gennaio i benefici fiscali di Bush scompariranno e i redditi medio-bassi si troveranno a pagare una maggiore imposta sulle spese mediche, che oggi gravano per circa il 6% sui redditi da lavoro (l'imposta si applica solo per i primi 105.000 dollari circa). Senza un accordo, da gennaio l'aliquota salirà di 2 punti, vale a dire si applicherà l'aliquota ordinaria, destinata nei progetti di Obama a entrare in vigore solo nei prossimi anni.
Inoltre la partita si gioca sui tagli. Senza un accordo scattano tagli automatici alla spesa. I democratici non si augurano che succeda, perchè circa due milioni di disoccupati resterebbero senza sussidio, mentre i repubblicani sperano di evitare altri tagli di spese gradite ai propri elettori.
Perchè dunque non si è ancora arrivati a un accordo? La vera ragione sono i repubblicani del Tea Party, vale a dire la destra del partito. Sono in realtà preoccupati degli interessi di un ristretto gruppo di americani, quelli che vogliono a tutti i costi il prolungamento dei benefici fiscali per i ricchi dell'era Bush.
Per questo i leader dei repubblicani sono in imbarazzo: per difendere i privilegi di pochi, il Tea Party rischia di danneggiare l'intera economia americana e di far arrabbiare milioni di americani che sarebbero colpiti da tagli e maggiori imposte.
http://it.euronews.com/2013/01/02/fiscal-cliff-vittoria-obama-anche-camera-vota-accordo/
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