12 dicembre 2012

La zona franca

Pensate che lo Stato italiano dovrebbe ridurre la spesa pubblica a cominciare dai settori più inutili? 

Se questa è la vostra idea e se pensate che tra i settori da tagliare ci sia la difesa, dovrete rassegnarvi. La legge voluta dal ministro e ex ammiraglio Di Paola, sancisce un principio: il ministero della difesa è una sorta di zona franca, immune a tagli e spendig review.

La legge approvata nei giorni scorsi e voluta da Di Paola, prevede che nei prossimi 12 anni la difesa si autogoverni. Il cittadino paga, lo Stato assegna le risorse ma non mette il naso nel ministero che può organizzarsi come preferisce. 12 anni di tempo per tagliare oltre 40.000 posti, ma senza alcun risparmio. I soldi assegnati alla difesa non diminuiranno. I risparmi resteranno nel ministero, serviranno probabilmente a comprare più armi.

Ben vengano dunque le proteste di tanti pacifisti che, a Roma, hanno ricordato le scelte contestabili del governo, come il tentativo poi abortito di far salire al 10% l'IVA sulle prestazioni delle cooperative sociali o i tagli alla sanità che nel Lazio stanno mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e di posti letto.


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