02 luglio 2014

Monte dei Paschi restituisce i Monti bond

Qualche giorno fa il Monte dei Paschi ha portato a termine un aumento di capitale di 5 miliardi di euro e rimborsa 3 miliardi di Monti bond, pagando complessivamente 3,455 miliardi. Il calcolo della somma da restituire era basato su alcuni parametri, tra cui il corrispettivo incassato dalla Fondazione MPS per la cessione delle proprie quote in MPS.

Un rendimento ottimo per lo stato. I bond che Monte dei Paschi ha emesso e lo Stato ha sottoscritto pagavano un interesse iniziale del 9% destinato a salire col tempo e inoltre prevedevano un aumento del valore nominale, su cui si calcola l'interesse, del 5% ogni due anni.

In pratica il governo Monti ha incentivato la banca a restituire i soldi ricevuti nel più breve tempo possibile. Perchè?

La ragione è che la Fondazione MPS, un tempo azionista di maggioranza della banca, aveva interesse a non realizzare l'aumento di capitale necessario alla banca per rispettare i requisiti di capitale raccomandati dall'autorità bancaria europea. Quindi il governo ha creato un prestito con condizioni che mettessero la banca di fronte a una scelta: cedere attività oppure aumentare il capitale.

La scelta di questa seconda possibilità ha ridotto il peso della Fondazione, che non disponeva di soldi sufficienti a sottoscrivere per la sua quota l'aumento di capitale, è stata caldeggiata dal governo Monti, che di fatto ha così liberato la banca dagli influssi politici.  Per questo motivo lo Stato oggi incassa una sorta di "premio", oltre all'interesse.

Con buona pace dei tanti che hanno parlato di regalo al Monte dei Paschi, di soldi buttati al vento, di un disastro annunciato, di perdite di 14 miliardi.

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