Da pochi giorni è iniziata la tregua a Gaza, dopo l'ennesima sanguinosa guerra (forse inutile) tra palestinesi e israeliani. Continuano invece le altre guerre mediorientali. In una di queste è morto un italiano, un ragazzo convertitosi alla religione islamica, Giuliano Delnevo.
Prima di morire, il ragazzo genovese ha scritto un diario in cui espone la sua delusione per l'esperienza siriana: i capi della guerriglia ben sistemati in case o anche in albergo, mentre la truppa, tra cui lui, dormiva al massimo in tende, mangiando e bevendo quel che capitava.
A questo servono le guerre, vien da dire. Chi ci guadagna le vuole, le organizza, le giustifica, e usa gli altri, sfortunati idealisti, per raggiungere i propri obiettivi. Come è successo a Gaza, dove Hamas ha lanciato un'offensiva su Israele, scatenando la reazione dello stato ebraico, dopo la chiusura dei valichi con l'Egitto.
L'effetto di tale chiusura era principalmente economico: la "mafia" di Hamas, perchè di una vera e propria mafia si tratta, si arricchisce con i commerci tra Gaza e l'Egitto, al punto che i capi dell'organizzazione possono permettersi immobili da milioni di dollari.
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