18 settembre 2014

Spiegazioni cercasi

In un grande supermercato Carrefour che frequento regolarmente c'è un banco con salumi e formaggi e 2-3 addetti alla clientela. Si prende il numerino e si aspetta il proprio turno. In bella mostra ci sono i cartelli con gli sconti: un prosciutto a 14.90 al kg invece di 19.90, un formaggio con lo sconto del 25% se hai la carta fedeltà.

Se nel supermercato ci sono molti clienti, è facile -se proprio si desidera acquistare qualcosa al banco- dover aspettare molto tempo. Altrimenti si lascia perdere. Ma di fronte al banco, ci sono altri banco-frigoriferi pieni di confezioni di salumi e formaggi già tagliati.

Ma c'è un piccolo trucco. L'etichetta con il prezzo al kg e il prezzo della confezione ha caratteri piuttosto piccoli, e il prezzo non è mai conveniente. Anzi è decisamente caro. Se un prosciutto cotto scontato costa circa 15 euro, quello preconfezionato supera in media i 30. Il tutto scritto -lo ripeto- con caratteri piuttosto piccoli e un'etichetta seminascosta, collocata di solito sul retro della confezione.

Sembra un escamotage per approfittare di chi ha fretta e, non volendo aspettare il proprio turno, prende la confezione con il salume pretagliato, pagandolo caro.

Ora i banchi-frigo con le confezioni già pronte sono costantemente piene di salumi e formaggi. Forse il consumatore medio non si fa ingannare e preferisce il prodotto tagliato al momento o di rinunciare all'acquisto piuttosto che comprare le costose vaschette.

La domanda è: ma se il prodotto confezionato e caro non lo compra nessuno, che fine fa? Un supermercato taglia ogni giorno grandi quantità  di salumi per poi buttarli via o regalarli e questo solo allo scopo di cercare di vendere a un maggior prezzo i proprio prodotti?

Se qualcuno ha informazioni o idee...



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