07 ottobre 2014

Oro, scelta sicura?

I finti esperti di signoraggio solitamente raccontano la storiella del signorotto che coniava monete d'oro. L'oro avrebbe avuto un valore intrinseco e quindi oggi sarebbe meglio se le banche centrali decidessero di tornare al vecchio sistema delle monete cartacee emesse a fronte di un corrispondente valore in oro.

Ora, a parte che la piena convertibilità di una moneta in oro se mai c'è stata riguardava solo la cosiddetta base monetaria, che è solo una piccola parte della quantità di moneta in circolazione, con la conseguenza che tutti i  cittadini comuni di fatto mai avrebbero potuto convertire tutti i suoi soldi in oro, c'è un altro aspetto importante che sconsiglia di legare una moneta all'oro, se mai fosse possibile: l'oscillazione del valore dell'oro.

E' sufficiente cercare i valori storici del prezzo dell'oro rispetto al dollaro, per scoprire che molto spesso tra un mese all'altro il prezzo dell'oro oscilla di diversi punti percentuali.

Ragion per cui se una banca centrale facesse dipendere le sue scelte dal legame con l'oro si troverebbe a cambiare linea di continuo, in base all'andamento del prezzo del prezioso minerale.

Tutto ciò avrebbe effetti assai negativi per l'economia. L'oscillazione crea incertezza e questa a sua volta scoraggia l'uso di una moneta o l'investimento in una economia.

Per cui l'oro funziona come riserva di una banca centrale, a volte garantisce a questa qualche profitto, può essere un buon investimento (una banca centrale può decidere di ridurre le proprie riserve in una moneta preferendo aumentare quelle in oro, che venderà quando il prezzo dell'oro salirà) ma certamente non è ansiosa di tornare a un passato di convertibilità oro-moneta molto e sepolto e impossibile da resuscitare, perchè l'economia, vincolata dalla disponibilità e dal prezzo dell'oro, ne soffrirebbe.

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