19 dicembre 2014

Fine del TARP, con guadagno

Vi ricordate il TARP? Era il 2008, Lehman Brothers era appena fallita e la fiducia nel sistema bancario-finanziario era crollato come i prestiti. L'amministrazione Bush, che aveva molto da farsi perdonare, decise di prestare oltre 700 miliardi di dollari alle imprese americane più importanti che rischiavano di non avere credito, con gravi conseguenze economiche.

Le cronache raccontano che il ministro del Tesoro e il governatore della banca centrale di New York misero attorno a un tavolo gli amministratori delle principali banche e assicurazioni americane, imponendo loro di accettare i prestiti. In caso contrario avrebbero rischiato di non ricevere aiuti, in caso di necessità.

Con il TARP gli USA riuscirono a ridurre l'impatto negativo del fallimento di Lehman Brothers, evitando il fallimento di altri colossi bancari e assicurativi.

Ora il TARP sta giungendo al termine. Molte imprese hanno restituito in fretta i prestiti per evitare le conseguenze negative delle regole imposte a chi ha ricevuto i soldi, altri hanno ricevuto i soldi in cambio di azioni, che ora il governo americano sta finendo di vendere.

E ci guadagna! Finora il bilancio è positivo per oltre 15 miliardi di dollari, come spiega la CNN.

Somma che non tiene conto dei vantaggi indiretti, vale a dire delle mancate perdite per imprese, occupazione e fisco derivanti dal mancato contagio delle imprese finanziate dal TARP. Non è tantissimo, equivale allo 0,1% del PIL americano, ma è più che sufficiente per dire che ne è valsa la pena: lo Stato che salva le imprese non fa il male dell'economia.

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