04 dicembre 2014

Referendum in Svizzera

Lo scorso week end si sono tenuti in Svizzera tre referendum, fortunatamente bocciati dalla popolazione.

Il primo referendum riguardava l'immigrazione: si voleva limitare il numero di stranieri che possono lavorare in Svizzera. La ragione del referendum, o meglio la scusa, è ecologica: le risorse in Svizzera sono limitate e per questo occorre limitare gli stranieri che lavorano nel paese.

Il secondo referendum era sul regime fiscale privilegiato, che riguarda circa 5500 stranieri, che portano in Svizzera, dove trasferiscono la residenza, parte del loro ingente patrimonio e possono accordarsi per un'imposta forfettaria, calcolata non sul reddito ma sul tenore di vita. In pratica si calcola ciò che presumibilmente una famiglia consuma e si calcola di conseguenza l'imposta.

In questo modo la Svizzera importa capitali che aiutano non poco l'economia e incassa -a spese di altri stati- un'imposta bassa in percentuale ma molto utile a riempire le casse statali, con indubbi vantaggi per gli svizzeri, che grazie a tale entrata, pagano meno imposte.

Perchè gli svizzeri avrebbero dovuto rinunciare a tali vantaggi?

Infine c'era un assurdo referendum sull'oro della banca centrale: si proponeva di riportare in Svizzera tutto l'oro della banca centrale e di vietare in futuro la vendita di tale oro, aumentando le riserve auree della banca centrale.

Un'operazione costosa e priva di vantaggi: costosa perchè è costoso comprare altro oro, mentre la vendita avvenuta in passato ha regalato risorse usate dagli svizzeri per ridurre il debito pubblico, e priva di vantaggi perchè le riserve di una banca centrale sono composte da dollari, euro, yen e altre monete.

Il legame tra la moneta e l'oro è quasi inesistente da decenni. Gli svizzeri lo sanno e hanno bocciato anche questo referendum.


Nessun commento:

Posta un commento

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...