Qualche giorno fa il blog di Grillo ha ospitato un articolo di Eugenio Benetazzo, presunto esperto di economia, che come al solito ha descritto un'Italia al limite del fallimento e un futuro molto negativo.
Benetazzo s'è fatto una fama proprio predicando disastri. Ma i disastri si realizzano?
Ecco qualche perla, trovata cercando tra i suoi interventi.
- Nel 2011 prevede un'imposta patrimoniale tra il 3 e il 5% per ridurre il debito pubblico di 400-500 miliardi:urge
una manovra consistente volta al risanamento dei conti pubblici non per
30/40 miliardi di Euro come abbiamo avuto modo di sentire dall'esecutivo
in questi ultimi periodi, ma notevolmente più consistente, 400/500
miliardi di Euro - Il debito pubblico americano sarebbe pari al 300% del PIL, come scrive qui, il triplo del vero.
- Dal 2008 poi Benetazzo sostiene almeno dal 2008
l'idea che si debba creare una seconda moneta nell'area euro e magari
anche una terza. Siamo nel 2014 e l'idea resta senza seguito. La disastrosa economia statunitense provocherebbe la fuga dal dollaro: Banche
centrali, fondi, società di investimento e grandi speculatori stanno
scappando in silenzio da questa valuta, considerandola ormai molto
insicura ed instabile. Con la conseguenza a dire di Benetazzo che !in molti cominciano a profetizzare che non rivedremo mai più il rapporto euro/dollaro sotto 1.20"e quindi sconsiglia di comprare titoli in dollari: "si consiglia perciò di posizionarsi su strumenti, azioni e fondi quotati in dollari americani." Inutile dire che noostante la crisi il dollaro resta forte. Le affermazioni di Benetazzo (trader indipendente, si definisce) dimostrano ingenuità perchè da sempre il dollaro è una moneta comprata quando l'economia va male. Un catastrofista come lui avrebbe dovuto consigliare il dollaro, invece del contrario. Catastrofismo che lo porta a dire che il petrolio salirà (vedi qui) perchè s'è già raggiunto il picco di produzione. Altra tesi sfortunata e contraddittoria per un catastrofista, perchè se l'economia va male, la domanda scende e con essa il prezzo del petrolio. Insomma un disastro o quasi, tesi bizzarre di un personaggio a cui Grillo s'è affidato per spaventarci un pò, con la tesi che presto arriverà la troika. Tesi credibile solo per chi non s'è ancora reso conto che lo spread non è a 500 ma a 140.
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