10 dicembre 2014

Perle di Benetazzo

Qualche giorno fa il blog di Grillo ha ospitato un articolo di Eugenio Benetazzo, presunto esperto di economia, che come al solito ha descritto un'Italia al limite del fallimento e un futuro molto negativo.

Benetazzo s'è fatto una fama proprio predicando disastri. Ma i disastri si realizzano?

Ecco qualche perla, trovata cercando tra i suoi interventi.

- Nel 2011 prevede un'imposta patrimoniale tra il 3 e il 5% per ridurre il debito pubblico di 400-500 miliardi:urge una manovra consistente volta al risanamento dei conti pubblici non per 30/40 miliardi di Euro come abbiamo avuto modo di sentire dall'esecutivo in questi ultimi periodi, ma notevolmente più consistente, 400/500 miliardi di Euro  - Il debito pubblico americano sarebbe pari al 300% del PIL, come scrive qui, il triplo del vero.
- Dal 2008 poi Benetazzo sostiene almeno dal 2008 l'idea che si debba creare una seconda moneta nell'area euro e magari anche una terza. Siamo nel 2014 e l'idea resta senza seguito. 
La disastrosa economia statunitense provocherebbe la fuga dal dollaro: Banche centrali, fondi, società di investimento e grandi speculatori stanno scappando in silenzio da questa valuta, considerandola ormai molto insicura ed instabile.  Con la conseguenza a dire di Benetazzo che !in molti cominciano a profetizzare che non rivedremo mai più il rapporto euro/dollaro sotto 1.20"e quindi sconsiglia di comprare titoli in dollari: "si consiglia perciò di posizionarsi su strumenti, azioni e fondi quotati in dollari americani."  Inutile dire che noostante la crisi il dollaro resta forte. Le affermazioni di Benetazzo (trader indipendente, si definisce) dimostrano ingenuità perchè da sempre il dollaro è una moneta comprata quando l'economia va male. Un catastrofista come lui avrebbe dovuto consigliare il dollaro, invece del contrario.  Catastrofismo che lo porta a dire che il petrolio salirà (vedi qui) perchè s'è già raggiunto il picco di produzione. Altra tesi sfortunata e contraddittoria per un catastrofista, perchè se l'economia va male, la domanda scende e con essa il prezzo del petrolio.  Insomma un disastro o quasi, tesi bizzarre di un personaggio a cui Grillo s'è affidato per spaventarci un pò, con la tesi che presto arriverà la troika. Tesi credibile solo per chi non s'è ancora reso conto che lo spread non è a 500 ma a 140.   



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