Ogni anno il Sole 24 Ore pubblica una statistica sulla qualità della vita, mettendo insieme una serie di dati diversi. I giornali riportano di solito le variazioni tra un anno e il successivo: fa notizia l’arretramento o l’avanzamento di una provincia.
Ma è anche interessante capire come vengono elaborate le statistiche.
Il Sole prende una serie di dati suddivisi in 6 categorie e assegna un punteggio. 1000 punti alla provincia più virtuosa, poi punteggi inferiori alle altre: se nella provincia migliore si vendono 100 libri ogni 100.000 abitanti e in un'altra solo 70, quest'ultima riceve 700 punti contro i 1000 della provincia migliore.
I vari punteggi poi confluiscono in una classifica nazionale.
Leggendo i dati si scoprono cose curiose, che suggeriscono i limiti delle statistiche usate
Prendiamo ad esempio l’ordine pubblico. Crotone è una delle province migliori: la migliore ad esempio per numero di appartamenti svaligiati, la 15^ per rapine, la 5^ per microcriminalità. Eppure se si considerano i giovani fuorilegge, scende all’86° posto su 107 province.
Insomma tanti giovani fuorilegge in un contesto (all'apparenza) buono: com'è possibile? Quali reati commettono i giovani criminali crotonesi? (e perchè si considerano solo i giovani?).
I veri reati commessi sfuggono, evidentemente, alle statistiche usate dal Sole. E d'altronde sappiamo che gli spacciatori denunciati o arrestati sono solo una piccola parte del totale, e che molti reati (come le estorsioni) spesso sono non denunciati.
Ma i dati contraddittori non si fermano qui. Le pensioni più alte si registrano al nord. Si misura il valore medio degli assegni, senza considerare il costo della vita. Così Caltanisetta, 81^ per importo delle pensioni e ultima per inflazione, risulta la migliore per costo degli appartamenti al metro quadro. Quale credibilità ha una statistica in cui una provincia è, nella stessa categoria di dati, prima per un dato e ultima per un altro?
Ma c’è anche da dubitare che nella vita reale vivere nella provincia con il maggior tasso di criminalità (Genova) peggiori la qualità della vita tanto quanto vivere in una provincia dove si legge poco (Caltanisetta). Eppure nei due casi le due province ricevono lo stesso punteggio.
Insomma le statistiche del Sole hanno parecchi limiti, e possiamo considerarli utili come indicazione di massima. Se invece si vuole usarli per trarre qualche indicazione utile andrebbero valutati uno per uno e soprattutto analizzati in profondità, mentre l’elaborazione di una statistica unica ha l’effetto di mescolare cose diverse con effetti a volte sconcertanti.
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