08 gennaio 2010

Perchè le banche hanno rifiutato i Tremonti-bond? Un'ipotesi alternativa

Nel 2008 il governo italiano ha messo a disposizione delle banche i cosiddetti Tremonti-bond, fondi destinati a ridare liquidità alle banche in crisi. Con qualche eccezione, le banche italiane a cominciare dalle più grandi hanno rifiutato. Perchè?

Una prima ragione è che i soldi a disposizione delle banche erano piuttosto cari. Tremonti voleva che lo Stato guadagnasse dal prestito, facendo pagare tassi di interesse elevati mentre lo Stato paga interessi sui BOT sempre più bassi. Naturale che in queste circostanze le banche cercassero soldi altrove.

Una seconda ragione è che forse le banche italiane non si fidano molto di Tremonti, almeno da quando, nel 2002, il decreto Tremonti, poi in parte dichiarato incostituzionale, ha cercato di modificare i rapporti di potere e l'azionariato intervenendo sulle fondazioni bancarie, che di molte banche sono i principali azionisti. Meglio non trovarsi il fiato sul collo -hanno forse pensato le banche- di chi, in passato, ha cercato di rompere gli equilibri di potere nel proprio azionariato.

Una terza ragione è le banche italiane e soprattutto i fondi comuni di investimento italiane hanno deluso i risparmiatori alla ricerca di rendimenti più elevati di quelli offerti dai BOT, come ha spiegato il prof. Scienza (1). Rendimenti bassi e capitali in fuga dai fondi.

Paradossalmente questo pessimo rendimento è forse stato un bene per le banche italiane. Chi ha promesso rendimenti più alti della media, come le banche islandesi, ha attratto capitali, poi fuggiti di fronte alle prime avvisaglie di crisi. Fuga che ha causato il crollo delle banche.

Al momento dello scoppio della crisi, invece, i risparmiatori alla ricerca di rendimenti più elevati avevano già abbandonato le banche o, meglio, i fondi comuni italiani. Per questa ragione non c'è stata la fuga, verificatasi altrove, dei capitali dai fondi e dalle banche, e anche per questa ragione le banche non hanno fatto ricorso ai capitali messi a disposizione, a caro prezzo, da Tremonti.

Una volta tanto, forse, chi fa peggio ha motivo d'essere contento.

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(1) http://investitoreaccorto.investireoggi.it/la-debacle-dei-fondi-comuni-italiani.html

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