01 luglio 2010

Il fantasma della cedolare secca

Ormai da tempo un fantasma si aggira per palazzo Chigi e turba il sonno di tutti i possessori di immobili: si chiama Cedolare secca sugli affitti.

L'ipotesi in studio è di sostituire la tassazione attuale degli affitti effettuata tramite l'IRE (ex IRPEF) con un'imposta sostitutiva pari al 20% dell'affitto percepito.

Intanto premetto una cosa, ignota ai più: sugli affitti è previsto un abbattimento forfettario del 15% del canone di locazione annuo, per le spese condominiali, di ristrutturazione e simili, che presumibilmente sarà soppressa con la cedolare secca. Inoltre ignoro nell'analisi l'imposta di registro, pari al 2% all'anno.

Ma vediamo nel dettaglio quali sarebbero le conseguenze con vari profili di reddito (per semplicità supponiamo che non ci siano deduzioni o detrazioni all'infuori di quelle per lavoro autonomo o dipendente):


  1. lavoratore dipendente con reddito lordo di 25.000 € l'anno e un immobile locato a 700 € al mese (8.400 € l'anno). Reddito complessivo: 32.140 € (25.000 + (85% di 8.400)) Attualmente paga, tra IRE e addizionali regionali e comunali 8.379 €, ovvero il 25,09% (calcolata su 33.400 Euro, cioè sul percepito, non su 32.140). Con la cedolare secca pagherebbe 5.601 € di IRE e addizionali più 1.680 € di cedolare, cioè 7.281 €, con un'aliquota media del 21,80%

  2. lavoratore dipendente con reddito lordo di 40.000 € l'anno e 5 immobili locati a 700 € al mese (42.000 € l'anno). Reddito complessivo: 75.700 €. Attualmente paga in totale 27.160 € di imposte, con un'aliquota del 33,12%. Con la cedolare secca pagherebbe 11.778 di imposte e 8.400 € di cedolare, cioè 20.178 €, dunque il 24,61% del reddito.

  3. lavoratore dipendente con reddito lordo di 14.000 € l'anno e un immobile locato a 400 € al mese (4.800 € l'anno). Reddito complessivo: 18.080€. Attualmente paga in totale 3.390 € di imposte, ovvero il 18,75%. Con la cedolare secca pagherebbe 2.076 € di imposte e 960 € di cedolare, cioè 3.036 €, ovvero il 16,15% del reddito.


E' evidente che la cedolare secca, pur non sfavorendo in generale nessuno (a meno di non costruire situazioni molto particolari), favorisce poco i redditi bassi e moltissimo i redditi alti. In una situazione limite in cui un contribuente avesse solo affitti si troverebbe a pagare un'aliquota del 20% indipendentemente dal suo reddito. Mi sembra che una tale ipotesi favorirebbe troppo la rendita, che si ritroverebbe tassata molto poco. Inoltre non vedo come ciò possa servire a contrastare gli affitti “in nero”, contrasto che sarebbe molto semplice fare incrociando i dati della conservatoria dei beni immobiliari con quelli del catasto e delle dichiarazioni dei contribuenti.

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