07 luglio 2010

Roma, Inter, Zaia e Unicredit

Luca Zaia, il presidente della Regione Veneto, spara a zero su Unicredit, colpevole a suo dire di aver salvato la AS Roma, cioè la squadra di calcio di Totti e, a suo tempo, di Falcao, e di non pensare abbastanza al nord, dove Unicredit ha sede e dove risiedono i principali azionisti, le fondazioni bancarie.

Zaia prende un abbaglio, per almeno due motivi.

Il primo è che Unicredit non versa somme di denaro per salvare una società in difficoltà, ma rinuncia ai crediti nei confronti del gruppo presieduto da Rossella Sensi in cambio di una serie di proprietà, tra le quali quella della squadra di calcio. In un secondo tempo cercherà un acquirente per la squadra di Totti e compagni e venderà gli altri beni, così da recuperare i soldi a suo tempo prestati al gruppo dei Sensi.

Quali sarebbero state le alternative? Far fallire il gruppo e recuperare ben poco oppure rinnovare il fido concesso a un debitore che ha dato prova, negli ultimi anni, di essere poco intenzionato a restituire i soldi ricevuti in prestito.

Il secondo è che non siamo in presenza di un caso in cui una banca del nord presta soldi a una squadra di calcio del centro Italia. Unicredit è creditrice in quanto s'è fusa -ma di fatto ha acquisito- il gruppo bancario Capitalia.

Semmai Zaia potrebbe lamentarsi della scelta di Unicredit di sponsorizzare, spendendo parecchi milioni di euro, la Champions League. Che fine fanno i soldi spesi? Servono a pagare i cartelloni pubblicitari a bordo campo ma, soprattutto, servono a pagare chi partecipa alla Champions.

E sia l'anno scorso che quest'anno, 3 squadre italiane su 4 iscritte alla Champions League erano squadre del nord caro al presidente Zaia.

Una di queste, l'Inter campione d'Italia e d'Europa, lancia segnali poco rassicuranti. Non solo potrebbe vendere alcuni giocatori rappresentativi per coprire le perdite, ma offre agli abbonati la possibilità di comprare l'abbonamento per i prossimi 3 anni. Un evidente segnale che occorrono soldi per ridurre i debiti o che la liquidità inizia a scarseggiare.

Sarà per questo che Luca Zaia chiede a Unicredit di pensare più al nord e meno alla Roma calcio?

1 commento:

  1. La unicredit ha incorporato capitalia che è il vecchio banco di roma ovvero l'istituto per eccellenza esposto verso le squadre di calcio romane. L'uscita di Zaia è davvero senza senso.

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