26 settembre 2011

Avessero letto Keynes...


"Se la guerra civile europea dovesse concludersi con una Francia e un'Italia che abusano del loro momentaneo potere di vincitori sulla Germania e sull'Austria-Ungheria, oggi prostrate, le prime chiederebbero con ciò la loro stessa distruzione: tanto profondi e inestricabili sono gli invisibili legami, psicologici ed economici, che le uniscono alle loro vittime"

Parole profetiche di John Maynard Keynes,vere ancora oggi. La Germania e la Francia fanno la parte dei vincitori mentre la parte dei vinti spetta a Grecia, Portogallo, Italia, Spagna, e agli altri paesi i cui titoli pubblici hanno perso valore negli ultimi mesi.

I legami psicologici ed economici che uniscono l'Europa rischiano di far crollare l'euro e l'intera Europa, sotto la spinta dell'egoismo delle destrne. I liberali tedeschi, in particolare, dicono che la Grecia deve fallire o può accedere agli aiuti solo dopo aver dimostrato di voler intervenire sui conti pubblici. Interventi però che sono inefficaci, perchè fanno crollare il PIL e quindi le entrate fiscali.

La minaccia di lasciar fallire la Grecia sta danneggiando le altre economie europee. Le banche francesi pare siano in grossa difficoltà. Si rivive il dramma di Lehman Brothers: chi ha prestato soldi alle banche francesi li rivuole indietro, le banche americane chiudono i rubinetti del credito in dollari costringendo cinque banche centrali a intervenire (vedi qui), e le voci che circolano sulla necessità di ricapitalizzare una ventina di banche europee non fa altro che aggravare la situazione.

Di tutto questo s'è reso conto Timothy Geithner, ministro del Tesoro americano, che ha vissuto in prima persona il dramma Lehman Brothers, in qualità di presidente della Federal Reserve Bank di New York. Insieme al ministro dell'economia Paulson e al numero uno della FED Brenanke, Geithner ha tentato di salvare Lehman Brothers, fallendo.

Nel week end Geithner ha spiegato agli europei che se non si interviene subito, si rischia l'effetto domino. La Grecia fallirà trascinando le banche europee. C'è il pericolo che i cittadini non si fidino più della solvibilità delle banche e si mettano in coda agli sportelli per ritirare i risparmi. Insomma si rischia un disastro di dimensioni colossali, innescato dall'egoismo di partiti conservatori che stimolano l'egoismo dei propri elettori e guardano con sospetto la solidarietà europea.

I fatti stanno dando loro torto. Non hanno voluto intervenire per tempo e il conto da pagare è salatissimo: 3000 miliardi per rimettere in sesto le banche europee e forse lasciar fallire la Grecia, il cui debito pubblico ammonta a 350 miliardi. Avessero letto Keynes....

3 commenti:

  1. Ai conservatori antieuropeisti si potrebbe far rilevare, visto che per loro il prestigio di potenza (che se vogliamo è un sopperire a certe mancanze...) conta, che è come se l'Europa avesse fatto la guerra in Iraq (vedi "La guerra da 3000 miliardi di dollari" di Stiglitz Joseph e Bilmes Linda)...

    Oh, già, solo che non abbiamo dichiarato guerra a nessuno, se non, forse, a noi stessi!

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  2. e la storia non finisce lì

    i BRIC (Brasile Russia India Cina) ci finanziano e parte di quei soldi arrivano dagli aumenti delle materie prime figli, almeno in parte se non totalmente, delle speculazioni sulle materie prime o sulle monete

    noi lasciamo speculare gli stessi che poi affondano i BTP e poi chiediamo ai BRIC di comprarsi i nostri titoli... è come aprire il portafogli, regalare un pò di soldi al primo che passa e poi dire: sono senza un euro, mi presti qualcosa?

    il tutto per non turbare il libero mercato di pochi

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=iF-FGRh31Vw guarda a 0.43 e, per l'analogia con quello che fanno i BRIC al 1.26 :D :D :D

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