08 novembre 2011

La folle idea di stampare moneta


Lunedì sera nel Tg3 linea notte un giornalista schierato a favore del governo, tale Loquenzi, direttore de L'Occidentale cercava di difendere l'idea di un governo in salute.

Di fronte all'osservazione che gli spread, negli ultimi giorni, miglioravano solo di fronte alla prospettiva di dimissioni di Berlusconi e peggioravano quando Berlusconi si rafforzava, Loquenzi ha spiegato che a suo avviso c'è un complotto contro il governo e il nostro debito pubblico.

La soluzione -ha ragionato Loquenzi- sarebbe stampare moneta, con cui comprare i nostri titoli e abbassare il temuto spread rispetto ai bund tedeschi.

Ma cosa succederebbe se l'Italia emettesse moneta in gran quantità per comprare il proprio debito?

Le condizioni per creare inflazione non ci sono e quindi supponiamo che creare moneta non produca inflazione attraverso un aumento della domanda. Perchè allora non stampare moneta per comprare i BTP?

Se lo facessimo la quantità di moneta creata aumenterebbe e si svaluterebbe rispetto alle altre monete. Ciò avrebbe diversi effetti.

Anzitutto, farebbe fuggire i capitali. Chi dispone di capitali preferirebbe le monete forti, provocando difficoltà nel finanziamento delle imprese, del debito pubblico e riducendo le possibilità di investire nel paese.

Se il problema è finanziare il debito a costi accettabili, con la fuga dei capitali non fa che peggiorare le cose. La svalutazione non fa solo fuggire i capitali. Il debito espresso nella moneta che si svaluta paga interessi più elevati.
Se si affronta un spread elevato creando moneta, si finisce comunque per pagare interessi più elevati. La cura non guarisce il paziente, ma aggrava la malattia perchè introduce un elemento di incertezza, fa crescere l'inaffidabilità del paese e della moneta che si svaluta.

Incertezza che fa male all'economia e costa, contribuisce a far salire i tassi applicati alla moneta che si svaluta.

Infine ci sono gli effetti della svalutazione sull'attività produttiva e l'inflazione. Se è vero che una svalutazione aiuta a esportare, è anche vero che aumenterebbe il valore dei beni importati, con conseguenze negative per i settori produttivi che usano le materie prime e altri beni a cui non possono rinunciare.

La svalutazione poi aumenta l'inflazione importata: se prima di svalutare una moneta -per capirci- un aumento del prezzo del petrolio fa salire i prezzi dell'1%, dopo la svalutazione l'aumento dei prezzi è maggiore.

In conclusione l'idea che l'economia sarebbe beneficiata dalla possibilità di stampare moneta con cui comprare i titoli di stato e ridurre lo spread, è un'idea errata anche nell'ipotesi che stampare moneta non provochi maggiore inflazione.

Serve solo a illudere chi pensa che i problemi della finanza pubblica si possano eludere o risolvere con qualche trucco monetario.

17 commenti:

  1. Interessante (in parte riguardo l'allentamento quantitativo) http://www.ft.com/intl/cms/s/0/1299d48c-0a01-11e1-85ca-00144feabdc0.html#axzz1dNnJ1zjD

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  2. ma a cosa ti riferisci? a una possibile BCE che acquista i titoli come ha fatto a piccole dosi o all'Italia che "stampa" (come se avesse significato sta parola) moneta?

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  3. Loquenzi ha spiegato che con l'euro non si può creare moneta liberamente ma se avessimo una nostra moneta si potrebbe, secondo lui, comprare titoli emettendo moneta

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  4. a ok scusa, ho letto meglio. mi ha confuso l'articolo di Luigi Biagini.
    difatti nel primo caso, il QE, non avviene nulla di quello che dici, nel secondo caso bé, dipende sempre da cosa s'intende per "stampare" moneta.

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  5. Capisco la fuga di capitali, ma la svalutazione non tanto

    perchè io pensavo che una moneta si svalutasse a causa dell'inflazione, ma in uno scenario in cui non c'è inflazione si svaluterebbe la moneta?

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  6. se tu hai sul mercato 100 dollari e 100 euro si scambieranno a 1 dollaro contro 1 euro

    se crei euro e sul mercato hai 100 dollari e 200 euro si scambierà 1 dollaro contro 2 euro...ovvero un euro varrà 50 cent. di dollaro

    svalutazione....

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  7. grazie gian: come sempre logico, rapido, efficace e lapidario :D

    comunque questo post sarebbe da dedicare anche a Barnard ed i suoi adepti

    che seguitano a dire che il dramma dell'italia, della spagna e della grecia è che non possono comprarsi i debiti con le loro banche nazionali e bla bla bla

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  8. certo che è da dedicare ai barnardiani del menga :D

    tra parentesi, mah l'occidentale?? è peggio che informarsi sui siti tavanatefornews...

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  9. il tg3 lineanotte ha sempre bisogno di qualcuno di destra per rispettare la par condicio..quando i politici si vergognano prendono qualcuno da qualche giornale

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  10. Gentili Signori, parlo da comune cittadino con appena un infarinatura di "politica monetaria".
    La domanda è: capisco la necessità di riforme e di un po' di rigore ma escludendo per trattato (i Maastricht) qualsiasi tipo di risposta espansiva (banalizzo: Keynesiana) alla crisi, non si rischia di entrare in una spirale che costringerà a manovre su manovre senza fine, facendo pagare la crisi solo alla povera gente in termini di morte definitiva dello stato sociale? Non sarebbe meglio un approccio misto? Grazie per qualsiasi risposta

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  11. non mi pare che maastricht escluda una manovra espansiva che in un contesto di capacità produttiva sottoutilizzata non creerebbe inflazione

    non è detto che si debbano far pagare solo la povera gente: Berlusconi poteva fare la patrimoniale e poteva aumentare l'imposta sui redditi + alti (addizionale...quella che ha spaventato i calciatori, per capirci) o poteva fare altre cose che non toccavano la povera gente

    ha preferito evitare queste misure perchè a lui sta a cuore altro

    le scelte di politica economica possono coinvolgere i poveri e/o i ricchi: bisogna scegliere

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  12. In Spagna Zapatero per esempio ha toccato sia ricchi che poveri

    i tagli a tutto (compreso il taglio del 5% dello stipendio dei dipendenti pubblici), ovviamente hanno penalizzato i poveri

    come pure il taglio di certe prestazioni, per esempio i 2500€ più vari servizi che lo Stato prima dava a tutti appena nasceva un bebè, o altre

    o l'aumento dell'IVA sebbene resti comunque tra le più basse d'Europa (18%, in Italia mi sembra che è il 21%) e sebbene non mi risulti che causò inflazione, comunque qualcuno l'avrà pagata (immagino i commercianti, e quindi quelli piccoli ne avranno risentito di più).

    o le pensioni, bloccarono gli aumenti pensionistici, e aumentarono l'età della pensione a 67 anni

    però sono toccati sacrifici anche ai ricchi, più che altro a livello d'imposte, ne sono state messe diverse che colpiscano i redditi alti

    e nonostante ciò si prevede di nuovo recessione e deficit elevato in Spagna

    certo sarebbe bello un governo che faccia pagare la crisi solo ai ricchi, ma forse non sempre è possibile

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  13. Il solito commento del solito liberista monetarista da strapazzo.

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  14. Ma chi si crede di essere l'Europa per avere un euro che vale 1,3 dollari?
    L'euro,secondo me,dovrebbe valere quanto il dollaro o di meno,certo non di più.
    L'euro deve svalutarsi almeno fino alla parità con il dollaro.

    I capitali fuggono perchè la gente non vuole pagare le tasse,il costo del denaro non c'entra niente.

    Non è vero che se si stampa più moneta si paga uno spread più elevato.
    Perchè la moneta altro non è che il debito dello stato su carta.
    La moneta è come un buono postale ad interesse 0.

    Sulle importazioni più costose purtroppo avete ragione però non mi pare che le imprese se la passino molto bene neppure adesso.

    Jacopo

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  15. se svalutassi l'euro i capitali fuggirebbero perchè converrebbe comprare il dollaro che si rivaluterebbe rispetto all'euro...

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