01 gennaio 2012

2012: cosa ci attende?


Il 2012 è l'anno della fine del mondo, secondo i Maya. Ma per chi pensa che si siano sbagliati, è l'anno di Monti e dei sacrifici. IMU, imposte varie, un pò di tagli... Come andrà a finire?

Si possono disegnare due scenari, uno pessimista e uno ottimista.

Lo scenario pessimista è da tragedia greca: gli italiani, travolti dalle imposte, diminuiranno fortemente i consumi e l'Italia finirà in una pesante recessione. Il PIL scenderà almeno del 2% e i conti pubblici saranno peggiori del previsto.

I mercati finanziari non gradiranno e chiederanno alti tassi di interesse per finanziare il nostro debito pubblico. Il peggioramento dei conti pubblici richiederà ulteriori sacrifici, come l'aumento dell'IVA, che deprimeranno i consumi e quindi il PIL. Si renderanno necessari ulteriori sacrifici, come in Grecia, senza apparenti vie d'uscita.

Lo scenario ottimista dice che dopo 3-6 mesi recessivi, l'economia migliorerà, i conti pubblici andranno bene, il PIL risalirà, i tassi scenderanno e non serviranno altri interventi sui conti pubblici.

La verità, forse, sta nel mezzo: a mio parere dobbiamo aspettarci un inizio d'anno difficile, con consumi e PIL in calo, ma, se si verificano alcune condizioni, i conti pubblici e il PIL potrebbero andare meglio del previsto.

Quali condizioni?

Serve collocare, in primo luogo, titoli di stato a tassi contenuti. E' possibile, come suggeriscono i collocamenti dei giorni scorsi, e in questo caso i conti pubblici tirerebbero il fiato. Se succederà, gran parte del merito sarà della BCE intervenuta per rendere liquide le banche.

Un altro beneficio per i conti pubblici potrebbe arrivare dalle misure anti-evasione: il governo non ha previsto per il 2012 alcun maggiore introito fiscale dovuto alla lotta evasione e quindi potrebbe esserci una sorpresa positiva per le casse dello Stato.

Altre risorse potranno arrivare dai tagli a talune spese, come quelle per la difesa, rinviati per mancanza di tempo.

Infine c'è la partita europea. In Francia sono previste elezioni e una sconfitta di Sarkozy potrebbe essere utile a cambiare le sfortunate politiche economiche europee, con effetti positivi sui tassi di interesse.

Monti deve fare i conti con la scelta avventata di Berlusconi, che, alla ricerca di un pò di credibilità, ha promesso di pareggiare i conti nel 2013. Obiettivo non necessario e troppo ambizioso. E' possibile accordarsi per una disciplina di bilancio meno ferrea, riducendo di conseguenza i sacrifici richiesti agli italiani.

Insomma il 2012 promette imposte, sacrifici e recessione, ma è anche possibile che alla fine sia meno peggio di quel che sembra: se le entrate saliranno più del previsto e si riuscirà a tagliare qualche spesa inutile, i sacrifici saranno attenuati e la recessione sarà meno severa.

11 commenti:

  1. solo una cosa, che non entra nel merito dell'articolo:

    "Il 2012 è l'anno della fine del mondo, secondo i Maya"

    no, lo è secondo certi ciarlatani che s'aggrapperebbero a qualunque cosa pur di spulciare qualche soldo ai creduloni

    i maya non hanno mai previsto la fine del mondo, il 21 dicembre 2012 per loro finiva il Lungo Computo, (equivalente a 2500 anni, una cosa del genere non mi ricordo quanti), è un po' come dire nel nostro calendario quando finisce un millennio, poi ne comincia un altro non è che finisce il mondo

    tant'è che ci sono scritture maya che si riferiscono ad episodi addirittura successivi al 2012

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  2. Indizio da tenere sotto occhio: il tasso euribor è in picchiata.

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  3. è un tasso significativo? ormai quel mercato non funziona + dal 2007... le banche non si prestano + soldi da anni...senza le banche centrali e le garanzie dei governi il sistema bancario sarebbe interamente fallito da anni

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  4. Per me la questione del debito è come un castello di carte nel quale basta un piccolo crollo per scatenare l'effetto domino. Il meccanismo è perverso e non vedo come uscirne.

    In Italia forse i consumi reggeranno un po' perché i privati metteranno mano ai risparmi, ma questo significa comunque impoverirci.

    Sui tagli alle spese inutili non ho molta speranza, perché, eletto o meno che sia, nessun governo oserà mettersi contro lobbies potentissime.

    Secondo me questa folle finanza sganciata dall'economia reale ci ha permesso di raggiungere agi e ricchezze che non avremmo osato sperare, ma ora sta presentando il conto.

    Non spero neppure troppo nell'Europa, con o senza Sarkozy e Merkel. è il meccanismo che è perverso. Io sono una mente semplice e non capisco bene tutto quel che accade, ma i grandi disastri non sono mai i semplici a provocarli.

    xWilliam
    non ho mai sentito quel tasso: cos'è e perché è tanto preoccupante?

    paoletta

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  5. Ma la "partita europea" è sempre lì ferma?

    Dei miliardi che doveva immettere Draghi, degli eurobond, della politica fiscale comune ecc ecc non se ne sa più nulla?

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  6. draghi ha finanziato per 3 anni all'1% le banche e l'effetto almeno in italia è stato il calo dei tassi pagari come ho spiegato qui http://econoliberal.blogspot.com/2011/12/occhio-allo-spread.html

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  7. X Paoletta

    l'euribor è il tasso a cui le banche si prestano soldi

    nel 2008 dopo il fallimento di lehman il tasso è salito alle stelle perchè le banche hanno smesso di prestarsi soldi e quando prestavano applicavano un tasso elevato

    poi sono intervenuti i governi stabilendo che avrebbero garantito qualunque prestito interbancario. I tassi interbancari (euribor) sono così crollati anche perchè nel frattempo le banche centrali hanno messo a disposizione enormi capitali

    ma da quasi un anno si dice che i mercati interbancari sono in crisi...al tempo stesso però le banche sono piene di liquidità grazie all'intervento delle banche centrali

    liquidità che depositano sui conti presso le banche centrali

    ne avevo scritto qui http://econoliberal.blogspot.com/2011/10/una-misura-della-sfiducia-bancaria.html

    dunque banche piene di soldi che depositano presso le banche centrali e non si scambiano tra loro

    per me una cosa è chiara: è la più grande prova che i mercati non funzionano sempre e comunque e anzi spesso non funzionano affatto

    e a mio parere in un contesto simile il tasso euribor ha perso qualunque significato..


    e così l'euribor resta basso, molto basso, ma

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  8. Grazie William,
    spieghi molto bene e in modo molto chiaro.

    Paoletta

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  9. scusa... Gian hai risposto tu... garzie!!!
    paoletta

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  10. A mio parere rimane un parametro importante che molte banche devono costantemente tenere sott'occhio.

    Il 95% dei tassi indicizzati sono parametrati all'Euribor a 3 mesi (gli altri a 1 e 6 mesi), quindi in buona sostanza sono i tassi a cui le banche si riferiscono per il tasso variabile.

    Ora, se l'Euribor scende, calano le rate dei mutui e di per sé già questo sarebbe una buona cosa, però molto più interessanti sono le previsioni sull'Euribor, in quanto l'Euribor riflette abbastanza bene l'andamento dell'economia reale.

    Quindi per capire come i mercati valutano le prospettive economiche dei prossimi 3-4 anni, è interessante valutare i futures sugli euribor.

    I futures sull'euribor servono alle banche a coprirsi dalle variazioni del tasso.

    Quindi osservando i furures sull'euriborr a mio parere si riesce a capire come sarà l'economia nel prossimo futuro. Anzi, per essere più precisi, come i mercati pensano che andrà l'economia.

    Cito quindi il sito: "Euribor.it":

    "Gli analisti pensano che la Banca Centrale Europea manterrà i tassi di interesse all'1% (minimo storico) per tutto il 2012.

    Secondo i tassi futures sull'euribor, quotati al Liffe di Londra e che rappresentano le attese degli operatori sull’euribor nei prossimi cinque anni, la scadenza a tre mesi si adeguerà all'attuale tasso BCE e resterà ancorato alla soglia dell'1% per tutto il 2012 e 2013, in particolare l'euribor 3 mesi dovrebbe scendere sotto l'1% tra giugno e settembre 2012.
    Nel 2014 invece l'euribor 3 mesi dovrebbe salire a quota 1,30% a gennaio, e a 1,50% alla metà dell'anno per poi raggiungere il 2% alla fine del 2014. Salirà, sempre secondo i futures, al 2,5% a fine 2015 e al 3% a fine 2016."

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  11. le previsioni per il 2013 e dopo mi paiono un pò ridicole, vista l'instabilità dell'economia...ma soprattutto pare non tengano conto che quei mercati sono di fatto fermi... si adeguano al tasso della BCE proprio perchè la BCE fa da by-pass tra banca e banca visto che non si scambiano soldi

    se la BCE facesse scendere il tasso allo 0,25% anche l'euribor scenderebbe a quel livello

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