18 settembre 2012

Balle spaziali


Quando vedo (anche se in ritardo) certi articoli vale la pena veramente commentarli (in negativo), ma colgo l'occasione dell'articolo del blog di Beppe Grillo, in quanto è solo uno tra tanti che vanno propugnando certe tesi per risanare l'Italia.

Ma andiamo con ordine. Nell'articolo che cito tra virgolette in buona sostanza si pensa di risanare il paese recuperando i soldi da criminalità organizzata ed evasione. Purtroppo non è così semplice, vediamo perché...

"L'economia criminale (mafia e malavita): 78,2 miliardi di euro l'anno"

Si tratta dei soldi di pizzo, estorsioni, traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, traffico di armi e simili. Come si pensa di recuperarli? Tassando il pizzo? Oppure legalizzando la vendita di eroina?
Se io compro cocaina, i soldi che spendo finiscono nell'ammontare sopra, ma se io fermassi il traffico con azioni preventive e repressive, oltretutto molto costose, sicuramente non guadagnerei nulla!
Dalla lotta alla criminalità organizzata già esce qualcosa dai sequestri di beni, ma si tratta di cifre molto inferiori e che poi vendute rendono molto, ma molto meno dei valori nominali.

"Big company (le grandi aziende): 38 miliardi di euro l'anno"

Da dove esca questa cifra non è dato saperlo. Però posso dirvi una cosa che molti ignorano: le grandi aziende sono controllate tutti gli anni, in quanto "grandi aziende". Il problema delle grandi aziende è che si muovono al confine tra evasione e elusione e colpirle è estremamente difficile, e questo non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

"L'economia sommersa (extracomunitari e doppio lavoro): 34,3 miliardi di euro l'anno"

Considerato che il gettito IRPEF è di circa 150 miliardi l'anno, doppi lavori e extracomunitari produrrebbero circa 1/5 del reddito in "chiaro"... A parte che non tutti gli extracomunitari lavorano in nero, quasi tutti i lavoratori dipendenti avrebbero un doppio lavoro.... beh... direi che dobbiamo rivedere le statistiche sulla disoccupazione...

"Le società di capitali (spa e srl): 22,4 miliardi di euro l'anno"

Sono un sottoinsieme delle grandi società (big company) di cui sopra, tra cui ci sono artigiani e piccoli commercianti... sarei curioso di sapere come è ricavato il dato, perché commentarlo è pressoché impossibile...

"Autonomi e piccole imprese (idraulico e parrucchiera): 8,2 miliardi di euro l'anno"

Concludo dicendo che recuperare i soldi dell'evasione è giusto, giustissimo, ma dubito fortemente che un recupero al 100% possa portare sviluppo. Pagare le tasse è una questione di equità, non di economia. Se bastasse recuperare l'evasione fiscale per far andare bene l'economia, allora non ci sarebbero mai crisi economiche.

L'economia in nero, anche se non tassata, produce comunque ricchezza, in quanto questa deriva dal numero e dalla frequenza degli scambi di beni e servizi. La mancata imposizione produce diseguaglianza, in quanto una funzione della tassazione è anche la redistribuzione della ricchezza, inoltre gli evasori fruiscono di servizi statali non finanziati con le loro tasse.

Quindi a mio parere l'evasione produce diseguaglianza e iniquità, ma non vedo come il recupero dell'evasione possa contribuire allo sviluppo, se non al fine di far calare il debito pubblico, liberando risorse da reinvestire sul territorio. Ma questa, vista la politica italiana, è un'altra storia......

19 commenti:

  1. ottimo articolo...avrei voluto scriverlo io

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  2. a suo tempo, appena uscito l'articolo, avevo criticato le cifre ab imis, in quanto non si riesce a vedere una logica "scientifica" circa gli accorpamenti, ad esempio: le big company sono anche spa, perché sono scorporate? Quando una spa o una società di capitali in generale diventa big company?

    Autonomi, ok, ma le piccole imprese possono essere in forma di società di capitali (le srl), per cui, a maggior ragione vien da chiedersi che cavolo di suddivisione sia...

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  3. ah, vedo che più o meno hai scritto lo stesso, ho commentato appena lette le prime righe, e vedo che il sacrosanto dubbio orienta il nostro giudizio... me ne rallegro ;)

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  4. @Pericle: ottimo articolo. Basta con la fantaeconomia di questi pseudopolitici!!! Cifrre e statistiche dovrebbero riportare la fonte sempre!

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  5. "non vedo come il recupero dell'evasione possa contribuire allo sviluppo, se non al fine di far calare il debito pubblico"
    Si ma insomma con mezzi Stati d'Europa sul bordo della bancarotta non mi sembra una cosa così irrilevante far calare il debito pubblico... Comunque ottimo ed interessante articolo come sempre william

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  6. il recupero dell'evasione può aiutare indirettamente se serve a redistribuire il reddito e se rende + concorrenziali gli imprenditori onesti che vorrebbero crescere ma non possono perchè frenati da una concorrenza sleale

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    1. Si ma pure aumentare le risorse dello Stato non mi pare una cosa proprio da poco, certo bisognerebbe che poi lo Stato la sapesse usare, ma in questo momento di crisi del debito pubblico mi sembra una cosa importante

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    2. nel nostro caso i maggiori introiti servono solo a ridurre il deficit..per questo non ci sono grandi vantaggi. Con in + lo svantaggio dello shock, provocato da un aumento improvviso e sostenuto delle imposte, e conseguente crollo dei consumi

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    3. Non ci saranno grandi vantaggi ma ridurre il deficit è importante soprattutto adesso no? Anzi mi pareva fosse una priorità!

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    4. è una priorità perchè all'improvviso molti politici hanno accettato la tesi di banchieri e gestori di fondi di investimento che dicevano "riducete il debito altrimenti saranno guai, a cominciare dal fatto che pagherete tassi elevati"

      i tassi elevati non sono arrivati ma qualche politico conservatore, specie in Germania, ha creduto a tale teoria costringendo gli altri a adeguarsi

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    5. Però mi ricordo che, senza esagerazioni, però anche te eri d'accordo che si dovesse ridurre un po' il deficit qualche mese fa

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    6. un pò sì ma non così rapidamente e l'idea è che se tira una brutta aria non puoi fare nulla se non adeguarti

      se avessimo avuto qualcuno con un pò di credibilità al posto di tremonti avremmo raggiunto l'obiettivo del pareggio con gradualità, senza shock

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    7. io ho sempre creduto che si potesse mantenere all'infinito un deficit dell'ordine del 1-3% del PIL ... poi ho iniziato a dubitare dell'idea, di fronte a un mondo che spiegava che si doveva ridurre a zero il deficit e si doveva pure ridurre il debito

      dopo aver letto quest'estate Krugman mi sono convinto che l'idea originale era corretta e i dubbi insensati

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  7. Ultimamente sto guardando molti documentari o servizi alla televisione spagnola su questa situazione, e sembra la minaccia del "salvataggio" come ha avuto la Grecia stia facendo tremare le gambe a tutta la Spagna..C'era un professore d'economia che faceva vedere dei grafici sull'indebitamente pubblico, privato dei cittadini, delle imprese, delle banche eccetera e comparava col pil spagnolo, e diceva che non aveva dubbi che secondo lui non c'è speranza se non ci sono dei cambiamenti grossi a livello europeo la Spagna avrà bisogno dell'intervento di FMI e UE come la Grecia e allora saranno dolori per la popolazione diceva...Un altro economista spiegava certi meccanismi di speculazione che abbassano il valore dei titoli dei Paesi sotto attacco degli speculatori e secondo lui la grave mancanza è della classe politica europea che lo permette e secondo lui la causa principale della crisi sarebbe la speculazione...te che ne pensi di queste cose?

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    1. l'idea del debito privato messo insieme con quello pubblico e con la ricchezza la trovo ridicola

      ieri o l'altro ieri el pais spiegava che in un anno gli spagnoli hanno svuotato i conti bancari e portato i soldi all'estero. quindi è assurdo mettere sulla stessa bilancia debiti, crediti ecc appartenenti solo a un paese, visto che ci vuol poco a svuotare un conto corrente in un paese e portare i soldi in un altro

      poi il debito va interpretato: i + indebitati a livello bancario sono paesi come GB e svizzera, perchè gli stranieri portano soldi in svizzera e quindi per una banca svizzera sono debiti verso un soggetto straniero.

      In realtà si tratta di una risorsa, tanto preziosa che poi gli svizzeri come i londinesi offrono trattamenti di favore (fiscale) a chi deposita soldi e tanti presso le loro banche

      la spagna è un paese cresciuto molto, verso il quale si sono spostate molte risorse finanziarie, che direttamente o indirettamente hanno finanziato il boom spagnolo. L'economia girava e le banche usavano i capitali, che reperivano facilmente prendendoli da banche straniere, agli spagnoli

      adesso il gioco s'è rotto... i soldi sono fuggiti dalla spagna, non se ne sono prestati altri

      per fortuna gli interventi della bce hanno evitato il collasso e questi interventi devono continuare perchè il governo finanzi il debito a tassi ragionevoli (oggi mi pare ci sia stata un'emissione di titoli di stato a tassi + bassi che in passato) e perchè le banche si possano finanziare o tramite la bce o, meglio ancora, tramite il mercato dei capitali

      se succede la spagna non dovrà chiedere aiuto al fmi ecc altrimenti dovrà farlo

      molto dipende dalla politica europea e dalla capacità della bce di persuadere i soggetti ingioco a non far sciocchezze

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  8. "L'economia girava e le banche usavano i capitali, che reperivano facilmente prendendoli da banche straniere, agli spagnoli

    adesso il gioco s'è rotto... i soldi sono fuggiti dalla spagna, non se ne sono prestati altri

    per fortuna gli interventi della bce hanno evitato il collasso e questi interventi devono continuare perchè il governo finanzi il debito a tassi ragionevoli (oggi mi pare ci sia stata un'emissione di titoli di stato a tassi + bassi che in passato) e perchè le banche si possano finanziare o tramite la bce o, meglio ancora, tramite il mercato dei capitali"

    Gian, questo denota anche che quella serie di capitali non è stata così abilmente indirizzata in investimenti che avrebbero permesso un ritorno sicuro nel medio lungo periodo. L'immobiliare non è uno di quelli... Vedere che anche altri paesi han carenze quanto a politiche industriali non mi rallegra per niente, checché ne dica il motto "mal comune mezzo gaudio"...

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    1. in spagna -secondo Krugman- c'è pure stata una deindustrializzazione: si guadagnava di + in altri settori e questo ha reso sconveniente produrre beni industriali

      purtroppo l'industria non consente di ampliare rapidamente i margini di guadagno come accade in altri settori e se i capitali sono liberi di andare dove si vuole, è logico che scelgano gli investimenti + redditizi

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  9. mah, son redditizi nel breve periodo e non tengono conto della sostenibilità di lungo periodo di un territorio. Quando partecipo agli incontri di Banca Etica, si parla di quello, e mi rende felice il trovare gente che comprenda quello. L'investimento, secondo i modelli di etica d'impresa, tendono appunto a privilegiare investimenti, magari meno remunerativi (non di certo in perdita), ma che presentino caratteristiche di durevolezza nel tempo degli stessi. Difatti ci sono alcuni detrattori della banca che rientrano sempre tra quelli che non avevano idee innovative o partivano senza un'idea di ritorno economico, che si son visti negare finanziamenti dalla banca che, per loro, avrebbe dovuto sicuramente finanziarli, ma quella è un'altra storia.

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