21 dicembre 2012

Caro mattone


Prendo spunto da questo articolo di Repubblica per spiegare come funzionano le truffe su cantieri ed edilizia.

Sottolineo che quanto scriverò ha solo scopo informativo e che certe condotte sono sanzionate penalmente e che personalmente condanno senza appello certi comportamenti!


Innanzitutto bisogna avere una o più società "sane", poi si costituisce una srl semplificata, capitale di 1 Euro (costi notarili pari a circa 1.600 €).
I ruoli saranno diversi: con la società sana si compra il materiale e lo si rivende a prezzo maggiorato alla srl semplificata (che chiameremo "fasulla") e con quest'ultima si prendono lavori specifici e si assumono i dipendenti per fare i lavori.

In pratica si hanno 2 società: quella sana che lavora normalmente che ha dipendenti impiegati e che paga tutto in regola, fornitori, dipendenti e contributi. Poi quella fasulla che invece prende i lavori, assume i dipendenti e incassa i corrispettivi dei lavori. Gli utili di questa seconda società vengono fatti uscire tramite l'acquisto del materiale maggiorato verso la società sana.

Della società fasulla si pagano solo le ritenute d'acconto dei dipendenti per evitare ripercussioni penali agli amministratori (quindi solo circa l'8% INPS), si dichiara tutto fino all'ultimo euro, ma non si paga più nient'altro. Né IVA, contributi, tasse, nulla di nulla.

Quando la società ha ultimato il cantiere, si cede la proprietà e l'amministrazione possibilmente a un extracomunitario che torna al suo paese per sempre, si sposta la sede presso lo stadio cittadino e il gioco è fatto!

La società viene abbandonata, di fatto non c'è evasione né contributiva né fiscale, in quanto tutto è stato dichiarato (ci si limita a non pagare) e non c'è più nessuno da interpellare, in quanto il socio unico e amministratore risulta irreperibile.

Un limite a questo genere di operazioni truffaldine è stato messo con la richiesta del Durc e della regolarità IVA con pesanti sanzioni al committente, ma purtroppo l'applicazione non è così semplice, perché purtroppo certe norme intralciano non poco gli onesti, e non toccano i delinquenti che non hanno il minimo problema a produrre autocertificazioni false.

6 commenti:

  1. Uhm...

    1) le srls non hanno costi notarili, quindi non so da dove saltino fuori i 1.600 euro indicati
    2) quali sono le ritenute d'acconto dei dipendenti? perché si parla delle ritenute irpef, allora è sbagliato il riferimento all'inps
    3) dubbio mio: la DURC è un'autodichiarazione?


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  2. 1) Per srls intendo le srl a capitale ridotto, cioè le semplificate i cui soci hanno più di 35 anni, che a differenza di quelle i cui soci hanno meno di 35 anni, pagano il notaio.
    2) Per ritenute si intende quelle contributive (INPS) e fiscali (IRPEF, ma anche le addizionali)
    3) No, il Durc non è un'autocertificazione, è rilasciato dall'INAIL o dall'INPS. Però è stata prevista la possibilità di autocertificare la regolarità dei versamenti IVA.

    Purtroppo specificare tutto nei minimi dettagli avrebbe allungato e appesantito l'articolo, ma spero di essere stato più esauriente qui

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  3. 1) allora non sono srl semplificate ma, per l'appunto, srl a capitale ridotto che sono delle srl "normali" col capitale sotto il 10.000 euro (fra l'altro i soci possono avere anche meno di 35 anni, secondo le ultime circolari interpretative) interamente versato in denaro nelle mani degli amministratori (vabbe', tralascio per semplicità tutti i problemi derivanti da questa curiosa figura societaria)
    2) d'accordo
    3) infatti era quello che sapevo anch'io

    Buon anno, già che si sono ;-)

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    Risposte
    1. Rado forse dovresti leggere questo (discussone compresa) http://econoliberal.blogspot.it/2012/09/inutilita-al-quadrato.html

      che parla della srl a un euro e dei costi

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  4. Rispondo per semplicità qui:

    1) fra l'altro, ma è punto che non ho approfondito (giacché non ne ho al momento alcuna "esigenza pratica"), pare che le srls non possano nemmeno usufruire del finanziamento soci. Senza contare che solo l'imposta di registro (168 euro) è ampiamente superiore al capitale minimo (1)
    2) be', i motivi sono proprio quelli. Dato che gli under 35 sono considerati la fetta "povera", la srls era inquidrata come un favore loro fatto per aprire subito una società. Per quanto riguarda il lavoro notarile, bisogna ricordare che è stato dallo stesso ordine nazionale richiesto il non percepimento di alcun compenso, a patto che l'atto costitutivo ritornasse come atto pubblico quale unica forma ammessa; inizialmente era prevista la mera scrittura privata, con tutti gli intuibili problemi su controlli e quant'altro
    3) ma guarda che basta anche una perdita di un solo centesimo e scatta l'obbligo (col capitale a 1 euro) di ricapitalizzazione... sempre che non si voglia metterla in liquidazione
    4) se penso che per 8 mesi ci hanno fatto penare per l'emanazione del cosiddetto "statuto standard"...
    5) mi par di ricordare che uno dei cardini della riforma societaria (Vietti) fosse proprio quello di inquadrare la srl come una società "quasi" di persone, quindi questo punto non mi sconvolge più di tanto (dal punto di vista teorico, chiaro).

    poi, se attivo la modalità "precisino precisino" ricordo che nelle srl formalmente non esistono più assemblee ordinarie e straordinarie (ma solo assemblee) e atto costitutivo e statuto (solo il primo, anche se poi è nella quasi totalità dei casi è comunque accompagnato dal secondo)

    Buon anno e ci risentiamo eventualmente nel 2013 (un po' di ferie che iniziano ora!)

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