Mi sono recato a prendere alcuni farmaci e per una fortuita occasione, ho avuto modo di vedere due negozi:
Ecco il costo di un famoso disinfettante cutaneo (principio attivo benzoxonio cloruro) al reparto "farmacia" della locale Iper Coop:
€ 2,07.
Ecco il costo dello stesso flaconcino (in più ha solo l'involucro di cartoncino)in una locale farmacia classica:
€ 4,35.
Quando si sente parlare del differenziale (o spread!) tra i nostri medicinali e quelli francesi, bisognerebbe prima guardarsi meglio attorno. Ciò accade forse perché il sistema cooperativo ha una serie di vincoli e legami con il mondo dei propri soci tale per cui il consumatore finale è tenuto in maggiore considerazione rispetto a quella casta di farmacisti che ha sempre fatto levate di scudi micidiali rispetto ad ogni disegno di liberalizzazione del proprio frammento di mercato?
O forse perché si può puntare a vendere a prezzi molto bassi certi articoli "di grande impatto sociale" puntando a guadagnarci sui tanti altri beni diversi che offri?
RispondiEliminaD'altronde è la stessa cosa che fanno colla verdura fresca, p.es..
Certo, ma mi sarei aspettato un differenziale nell'ordine, massimo, di 1,50€... Lì è ancora di più. E se pensiamo male sui meccanismi di casta operati a livello di farmacie, non ne esce nulla di buono.
RispondiEliminaOddio, non so assolutamente quali siano i prezzi "all'ingrosso" per i farmaci, per cui non azzardo altra analisi che il mio spunto iniziale, sullo specifico caso.
RispondiEliminaRiguardo alla verdura fresca, dove mi posso (meglio potevo) muovere con un po' più di cognizione di causa, ti assicuro che il differenziale era molto alto: per dare un'idea, il prezzo di vendita di un supermercato poteva essere moooolto vicino a quello minimo di acquisto "cliente migliore" al mercato generale (in pratica, lo vendevano a quanto lo compravano, già avendo spuntato il miglior prezzo d'acquisto possibile).