Due mesi fa sul Sole 24 Ore (vedi qui), Roberto Perotti, docente di economia alla Bocconi, ha fatto autocritica.
Perotti (di cui s'era parlato qui) ha spiegato che 15 anni fa con Alberto Alesina ha sostenuto che i tagli alla spesa pubblica fanno crescere l'economia. Ma si sbagliava, perchè ha usato la metodologia statistica errata.
Dov'era l'errore? Secondo Perotti è consistito nella sottovalutazione degli effetti che svalutazioni, deprezzamenti, tassi di interesse in calo e politiche dei redditi hanno avuto sulla crescita, attribuita erroneamente per intero al calo della spesa pubblica.
L'errore ammesso da Perotti non è da poco. Dire che la crescita è innescata dalla riduzione della spesa pubblica significa sostenere o dimostrare che tutto il resto non ha effetti sulla crescita, cosa molto improbabile se il periodo considerato non è breve.
Ora i casi sono due. Il primo è: Perotti e Alesina hanno le prove che nel periodo considerato per dimostrare la loro tesi le altre variabili macroeconomiche non si sono modificate e allora la loro tesi non va criticata.
Il secondo è: Perotti e Alesina non hanno proprio preso in considerazione le altre variabili. Hanno finto che non esistessero o fossero ininfluenti.
L'autocritica di Perotti ci dice che solo il secondo caso può essere vero: non hanno preso in considerazione l'effetto di altre macrovariabili, pensando forse che non influenzassero la crescita.
Un errore grave che Perotti non solo non ammette, ma definisce uso di una metodologia statistica errata, dimostrando di non aver imparato nulla dall'errore. Pensa -e lo si capisce anche leggendo il resto dell'articolo, con considerazioni fuori tema- di aver sbagliato qualche conto, qualche modello econometrico o qualcosa che non ha nulla a che vedere con l'economia, con la conoscenza dei meccanismi di funzionamento della macroeconomia.
Sarebbe da leggere un articolo dei due dell'epoca e vedere se dichiarano esplicitamente che queste variabili non sono importanti (ipotesi di lavoro un po' balzana ma ancora possibile in un lavoro di ricerca) o se se ne sono dimenticati proprio (errore gravissimo che ne va a demerito di tutta la loro carriera secondo me).
RispondiEliminarivendicherebbe questo particolare.. e poi anche alesina ha fatto lo stesso errore ..vedi http://econoliberal.blogspot.it/2013/01/le-fragili-basi-teoriche-della-spending.html
Elimina"Secondo Perotti è consistito nella sottovalutazione degli effetti che svalutazioni, deprezzamenti, tassi di interesse in calo e politiche dei redditi hanno avuto sulla crescita, attribuita erroneamente per intero al calo della spesa pubblica."
RispondiEliminaAzz... Ma non è un errore di poco conto, cosa cavolo hanno studiato?
Poi la balla spaziale della metodologia statistica errata fa veramente ridere: allora se Perotti venisse preso sotto da un TIR, il camionista potrebbe dire che è il frutto di una metodologia statistica errata, perché se fosse stato preso sotto da una Panda, magari sarebbe finito solo all'ospedale con qualche ossa rotta.
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