25 febbraio 2010

Un nuovo volto della crisi: nasce una nuova banca

Sempre impossibile, ma sta per nascere una nuova banca. La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, azionista di Unicredit (dentro cui la Cassa di Risparmio di Torino è confluita), ha sottoscritto un aumento obbligazionario della genovese Cassa di Risparmio di Genova (Carige).

Obbligazioni convertibili, sottoscritte pure dallo IOR, la banca vaticana.

Carige ha una sessantina di sportelli in Piemonte, soprattutto nella zona meridionale, al confine con la Liguria. Li cederà a una nuova società, i cui azionisti principali saranno la Fondazione Carige e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino.

Gli sportelli della Carige diventeranno sportelli della Carito, la nuova banca (dove to sta naturalmente per Torino) che cercherà di coinvolgere nell'avventura qualche banca locale, già disponibile.

Tutto questo pare strano se si pensa che la crisi ha colpito le imprese e forse ancora di più le banche. Ma c'è una ragione: la zona di competenza della nuova banca, ovvero la zona centro-meridionale del Piemonte è ricca di imprese spesso solide e di banche decisamente ricche.

La Banca d'Alba ad esempio non solo si trova in una città famosa per un'industria famosa come la Ferrero, ma soprattutto in un territorio dove banche e imprese non si sono compromesse con la finanza. L'effetto straordinario è che appena è scoppiata la crisi, la Banca d'Alba (la più grande banca di credito cooperativo d'Italia) ha ricevuto soldi in gran quantità dai risparmiatori preoccupati per i loro conti in altre banche.

C'è dunque chi ha fiutato l'affare e ha deciso di puntare su un territorio che può offrire soddisfazioni. Per questo nascerà una nuova banca in un momento assai difficile.

2 commenti:

  1. Come procede questo esperimento? Hai più sentito nulla Gian?

    La banca d'alba, già... son socio e ne vado molto fiero ;) ricordo di aver sentito del fuggi fuggi verso le BCC un po' ovunque in Italia, essendo più ancorate ad aziende che di speculazione non parlavano...

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  2. no, nessuna informazione

    le BCC hanno riempito le loro casse coi soldi che i clienti hanno ritirato dalle banche + internazionalizzate

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