19 febbraio 2010

La sorpresa della FED

A sorpresa ieri sera la FED ha aumentato i tassi. Da 0.50% a 0.75%. Un piccolo incremento, ma significativo.

Può voler dire tre cose. Che la ripresa è in atto come suggeriscono le previsioni di crescita della stessa FED per l'economia americana, viste al rialzo (1). Un buon segno.

Che c'è troppa speculazione: con i tassi bassi si possono prendere in prestito facilmente capitali da reinvestire in attività finanziarie. Le borse salgono e chi ha preso in prestito guadagna, ma i mercati finanziari sono sopravvalutati e potrebbero scendere bruscamente. Anche in questo caso l'aumento dei tassi va accolto positivamente.

E infine l'aumento dei tassi può voler dire che la maggioranza del Board che decide i tassi ritiene opportuno iniziare a ridurre la liquidità, dopo che per mesi si è immessa liquidità in gran quantità. Siamo in presenza anche in questo caso di un segnale positivo, ma anche no: nella FED non mancano i monetaristi che ritengono opportuno ridurre, appena possibile, la liquidità e far salire i tassi, anche a costo di sacrificare un pò di crescita. Se le opinioni dei monetaristi avesse prevalso, il segnale sarebbe negativo: l'ortodossia monetarista potrebbe rallentare la ripresa.



(1) http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-784384/usa-fed-alza-stime-pil-2010/

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