14 luglio 2010

Il gatto e la volpe


Il gatto e la volpe, cioè banche e assicurazioni.
Vogliamo scommettere che con la tassa sulle assicurazioni finirà come con l’abolizione della commissione di massimo scoperto? Cioè che la situazione per il povero consumatore peggiorerà?

Qualche mese fa, qualcuno si accorse che la commissione di massimo scoperto, cioè un tasso di interesse sull’uso massimo del fido vessava troppo il consumatore/suddito (mi verrebbe da dire “schiavo”, ma credo che il copyright sia di Pascucci…) quindi decise di abolirla!
Ma come?!? Le banche che devono rinunciare a qualcosa? Ma davvero?

Come al solito c’era il trucco…. Chiunque lavori con le banche sa benissimo che la maggior parte dei clienti è perennemente a debito (cioè usa il fido bancario) e quindi è costretta a pagare interessi passivi, oneri e commissione di massimo scoperto. Qualcuno non sa che le banche possono chiudere a loro discrezione il fido, senza neppure una motivazione!
Ma molti sospettavano che le banche non avrebbero mollato l’osso tanto facilmente. Tolta la commissione di massimo scoperto ecco scatenarsi la fantasia delle banche introducendo commissioni con nomi e meccanismi diversi per mungere a dovere i conti correnti!
Ma come non era stata abolita la commissione di massimo scoperto? Diciamo “sostituita” e peggiorata, infatti a oggi tutte le banche l’hanno sostituita con le diciture più fantasiose: commissione sull’uso del fido, commissione sull’accordato e così via, arrivando a raddoppiare le spese di affidamento (se basta).

Ora con le assicurazioni ci risiamo: gli si chiedono circa 234 milioni di imposte in più (secondo le ultime manovre, prima della solita fiducia…) e come credete che finirà? In un aumento generalizzato dei premi assicurativi, cioè scaricato sugli assicurati, specialmente nel settore RCAuto, dove l’assicurazione è obbligatoria e non ci si può sottrarre!

Come fare per combattere ad armi pari con banche ed assicurazioni? In modo legale, ovviamente….

Innanzitutto bisognerebbe abolire il principio che una banca può variare a piacimento il contratto con il cliente semplicemente mandando una lettera che dice che dal giorno X le condizioni sono quelle e basta, e se non ti sta bene, rimborsa il fido e cambia banca!

E’ ovvio che, specialmente per un’impresa, se ti peggiorano le condizioni, non resta altro che fare (nel 99% dei casi…) che chinare la testa e subire, perché chiudere il conto, almeno nel breve periodo è impossibile.

Abolendo il principio sopra e imponendo alle banche di rispettare il contratto fatto all’apertura del conto, si eviterebbero tutti questi soprusi. Basterebbe indicizzare gli interessi all’Euribor (come per i mutui), per evitare sgradite sorprese.

Per quello che riguarda le assicurazioni, basta far rispettare la legge sull’antitrust, che come sappiamo, ha già comminato multe a volontà alle assicurazioni.

Ma si sa... il gatto e la volpe non sono tali per caso...

2 commenti:

  1. Io li chiamerei il porco e il maiale, così... tanto per cambiare! Se non altro alcune banche online non sembrano male...

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  2. I due enti che odio di più, ma le assicurazioni in testa, perché obbligatorie!!

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