25 ottobre 2010
L'artigiano introvabile
La notizia sembra clamorosa: nel paese dove la disoccupazione sfonda ormai l'11%, a sentire gli "esoterici" dati della Banca d'Italia (confermati anche da studi indipendenti, però), non si troverebbero installatori, falegnami, cuochi e panettieri!
Ma come?!? L'italico popolo di antica perizia artigiana condannerebbe le imprese a un'affannosa e infruttuosa ricerca di introvabili operai?
E soprattutto perché i giovani non vorrebbero più impegnarsi in attività manuali?
Secondo me la realtà è un'altra.
Alcuni miei amici, in seguito alla crisi, sono stati licenziati dalle rispettive imprese. Si tratta di artigiani bravissimi, appunto installatori, falegnami, fabbri, tappezzieri.
Hanno mandato centinaia di curriculum, disposti anche a trasferirsi ovunque, eppure non trovano lavoro. Nessuna impresa è disposta ad assumerli!
E potete immaginare che non vanno troppo per il sottile, in quanto hanno famiglia da mantenere e mutuo da pagare!
Vogliamo allora dirla tutta sulle figure che le imprese cercano?
Le imprese cercano ragazzi di 22-25 anni da assumere con il contratto di apprendistato a 800-900 Euro al mese, oppure con contratti a termine, che quando scadono non vengono rinnovati.
Perché un operaio specializzato costa 1500 Euro al mese, netti, quindi 3000 lordi, compresi TFR, INAIL, IRAP!
E quindi costa troppo.
Allora diciamo le cose come stanno: non è vero che le imprese non trovano operai. Le imprese non trovano operai alle condizioni che vogliono loro. Perché se io fossi oggi un ragazzo di 22-23 anni ci penserei molto bene prima di accettare un contratto dove mi danno 800 Euro al mese finché dura il contratto di apprendistato. E poi finito il contratto un calcio nel sedere!
Perché poi arrivata l'età in cui non posso più essere assunto come apprendista improvvisamente il lavoro non lo trovo più, perché - guarda caso - costo troppo!
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Sacrosanto.
RispondiEliminaMi sembra una congettura abbastanza verosimile
RispondiEliminaConcordo abbastanza, anche se alcune delle figure citate nell'articolo sono sovente artigiani che lavorano per proprio conto.
RispondiEliminaCerto se continuiamo a non formare personale e a volere solo dei 'bocia' da 800 euro al mese non andiamo tanto lontano...
http://blog.libero.it/talkings/
Sono d'accordo. Vorrei aggiungere inoltre il fatto che molti richiedono anche per i lavori più umili un'esperienza significativa. Lo trovo assurdo. Ad esempio quest'estate mi sono presentato per un'offerta da lavapiatti in un ristorante... quando alla domanda hai esperienza ho risposto "beh, a casa..." il proprietario ha scosso la testa e mi ha liquidato con un "no", senza aggiungere alcuna altra parola...
RispondiEliminaè inutile che si lamentano che mancano lavoratori quando non sono disposti né a pagarli il giusto né a dagli un minimo di fiducia.