Qualche anno fa Romano Prodi, presidente del consiglio, disse che l'Italia era un paese impazzito.
Venne criticato e qualche tempo dopo, finita l'esperienza governativa, un suo collaboratore spiegò in un libro che a Prodi l'Italia ricordava la maionese preparata in casa, come si faceva un tempo, che impazzisce quando i vari ingredienti non ne vogliono sapere di amalgamarsi.
E' l'immagine che mi è tornata in mente in questi giorni, leggendo alcune notizie economiche. Manca una logica e sembra che chi vive in questo paese provi solo a farsi i fatti suoi, incurante di quel che succede attorno.
Mentre Gheddafi vuol convincere gli europei a versargli 5 miliardi di euro con la minaccia di lasciar passare gli africani diretti in Europa, il Corriere appoggia una raccolta di fondi a favore di una bambina che vorrebbe soltanto andare a scuola, ma una scuola non ce l'ha, complici 19 sgomberi della sua famiglia rom.
Un rom povero e affamato si metterà in coda alla Caritas per un pranzo decente. Rischiando di trovarsi a mangiare un risotto ai tartufi. Già, accade anche questo in un paese impazzito. La Caritas di Roma ha servito risotto al tartufo ai poveri.
Il tartufo arriva da un imprenditore piemontese che se n'è aggiudicati due in un'asta ad Alba. Uno lo ha regalato a uno degli italiani più ricchi (forse non se lo poteva permettere?), Michele Ferrero. L'altro al Papa.
100.000 euro spesi. 50.000 euro per ogni tartufo.
Quello destinato al Papa è stato portato alla mensa dei poveri della Caritas. Spero come segno di disapprovazione.
Chissà se qualche vescovo avrà ringraziato, in nome del pontefice. E chissà se qualcuno gli avrà spiegato che poteva usare gli stessi soldi per assumere un paio di dipendenti in più o per acquistare qualche tonnellata di cibo da regalare alla mensa della Caritas, invece che per qualche etto di un tubero odoroso.
Anche in tempo di crisi, evidentemente, i soldi in qualche tasca sono troppi, come testimonia il sequestro di 1 miliardi di euro, tra contanti e beni alla Menarini, sotto inchiesta per aver partecipato allo sport preferito degli italiani.
No, non il calcio, dove comunque Menarini è entrato tramite il Bologna, perché a chi possiede una squadra di calcio si perdona tutto o quasi. Lo sport preferito dagli italiani è l'evasione fiscale.
I soldi abbondano e infatti Bondi ha speso 400 mila euro per pagare il viaggio in Italia, al festival del cinema di Venezia di un'attrice bulgara, che pare piaccia molto a Berlusconi, e ad una delegazione di accompagnatori dell'attrice.
Non è la prima volta che Bondi si dimostra generoso. Con i parenti, ad esempio come racconta Il fatto quotidiano. Oggi l'attrice bulgara, ieri il figlio della compagna assunto al ministero, qualche tempo fa un quadro da 400.000 euro acquistato per 1,2 milioni (vedi qui).
Il tutto mentre i tagli alla cultura sono all'ordine del giorno e i dipendenti del teatro Carlo Felice di Genova finiscono in cassa integrazione (ne avevo scritto qui).
Perchè i soldi ci sono (forse) ma solo per gli amici ricchi. Che un governo di destra cerca di aiutare, se non riescono ad aiutarsi da soli, con l'evasione fiscale o con regali costosissimi.
Sono d' accordissimo, però siamo sicuri che il governo di centro-sinistra cambierebbe davvero questa tendenza di aiutare i ricchi invece dei poveri? Io qualche dubbio ce l ho sul fatto che sia solo la destra...Certo, sicuramente più della sinistra, però non lo so non ho tanta fiducia nel pd
RispondiEliminanon era mia intenzione parlare della sinistra o del PD, ma sottolineare una condizione poco felice dell'Italia odierna
RispondiEliminauna cosa è certa: la destra sempre e ovunque aumenta la differenze o, se proprio va bene, non fa nulla per ridurle o per evitare che sia il mercato a ampliarle
il contrario vale per la sinistra (che non è composta solo dal PD.... non c'è che l'imbarazzo della scelta, visto che un limite della sinistra di solito è proprio la frammentazione)
per passare all'argomento: "siamo sicuri che...?" è bene ricordare il recente passato
negli USA per decenni in molti non hanno votato dicendo: i partiti non mi rappresentano. Non votavano anche quando era chiaro che, così facendo, avrebbero favorito una forza ostile
in occasione della vittoria di Obama si è vista parecchia gente che votava forse per la prima volta
prima non aveva votato, perchè considerava i democratici poco rappresentativi
quando Bush gli è saltato a piedi uniti sui calli hanno deciso che è meglio un democratico poco convincete ad un repubblicano che fa cose pessime
" non è composta solo dal PD.... non c'è che l'imbarazzo della scelta, visto che un limite della sinistra di solito è proprio la frammentazione)"
RispondiEliminaCerto se ci fosse un sistema proporzionale serio e potessi andare dove mi porta il cuore voterei Sinistra e Libertà, ma il problema è che in definitiva la partita è tra pdl-lega e pd-idv...Dell' IDV non mi piace il troppo complottismo diffuso
puoi votare SeL lo stesso..
RispondiEliminaovviamente una cosa è se un partito piccolo si presenta da solo, un'altra se va in compagnia di altri. In questo secondo caso sei sicuro che qualcno verrà eletto
Io credo che il proporzionale sia una disgrazia. Non tanto per la frammentazione, ma perchè gli elettori, scontenti, passano da un partito ad un altro.
Succede peraltro anche adesso: molti delusi da Berlusconi finiscono per votare per la Lega.
Il risultato è che non cambia nulla a livello politico e per questo anche a livello economico
Sarebbe meglio se ci fossero 2 grandi partiti tra cui scegliere: una volta che ne voti uno e che questo non ti piace, non hai la scusa per votare un altro partito della stessa coalizione
"Io credo che il proporzionale sia una disgrazia. Non tanto per la frammentazione, ma perchè gli elettori, scontenti, passano da un partito ad un altro."
RispondiEliminaA me piace proprio quest' aspetto del proporzionale, ovvero che un partito deve dare il meglio di se' per non perdere elettori.
In un sistema maggioritario esiste solamente una sinistra, se ti va bene è quella se no c' è la destra. Allora è chiaro che un partito di sinistra in queste condizioni non è stimolato a fare il meglio possibile, li basterà essere leggermente appena appena un pochino meno peggio della destra...non ha bisogno di fare cose importanti per la gente.
Lo si vede ad esempio negli Stati Uniti dove la sinistra ha tirato fuori governi progressisti solamente in periodi di grande crisi economica.
Io penso che è importante che ci sia una specie di "concorrenza" sia a sinistra che a destra.
Poi non dimentichiamoci il pluralismo di opinioni, se uno può scegliere solo fra 2 partiti è difficile che trovi uno che rispecchia veramente le sue idee e quindi può andare a finire che non voti nemmeno.
la concorrenza a destra e a sinistra è quello che impedisce di cambiare governo: se una parte (nel nostro caso la destra) è maggioritaria e l'elettore può scegliere tra 3-4 partiti, quando è scontento di uno ne voterà un altro e poi un altro ancora... la maggioranza resta la stessa, si cambia solo la distribuzione del voto nell'ambito di uno stesso schieramento e alla fine non si cambia mai il colore politico
RispondiEliminail pluralismo è una bella cosa, ma quando fai le leggi occorre arrivare a una sintesi e + un partito specie se piccolo punta a coltivare il proprio elettorato, meno è disposto a trovare una sintesi con gli altri e alla fine i problemi non si risolvono
In alcune cose sono d' accordo, soprattutto sulla parte finale sulla necessità di arrivare ad una sintesi e sul rischio di piccoli partiti che coltivano il proprio orticello...Quello penso che possa essere il difetto del proporzionale (che comunque preferisco al maggioritario).
RispondiEliminaLa parte iniziale non mi vede invece molto d' accordo. Se uno di destra può scegliere tra 3 o 4 partiti sceglierà sempre tra questi 3 o 4, (lo stesso penso che valga comunque per la sinistra), ma nel maggioritario chi è scontento del suo partito (stia esso al governo o all' opposizione) semplicemente non vota
ed è proprio questo il punto: se tu sei schierato in un certo modo e il solo partito dello schieramento ti delude, non voti e questo cambia le cose perchè vince l'altro partito
RispondiEliminacambia il governo e i dubbiosi possono decidere vedendo all'opera governi di tipo diverso
tra l'altro, con un grande partito di centrosinistra, le varie anime che verrebbero confluite (laicità dei radicali, legalità di IDV, l'attenzione per i giovani di sel etc..)potrebbero far valere le proprie idee all'interno del partito attraverso primarie e mozioni.
RispondiEliminaperò deve assolutamente valere che la maggioranza (all'interno del partito) vince, gli altri si devono adeguare.
yazid