26 novembre 2010

Le strane analogie SME - Alitalia

La notizia è questa: l'ex presidente della Rai e della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre, è sotto inchiesta per aggiotaggio.

Nell'autunno 2007 era a capo di una cordata che ha partecipato al bando di gara per comprare Alitalia. I documenti che la cordata ha presentato a sostegno della propria offerta erano falsi e la banca a cui si appoggiavano, la svizzera UBS, l'ha comunicato a Baldassarre.

Invece di ritirare la cordata, l'ex presidente della Corte Costituzionale ha mantenuto in piedi l'offerta.

"Tali illecite condotte -dicono i magistrati- intervenivano in una fase nella quale si stavano decidendo le sorti di Alitalia ed erano idonee a condizionare tempi e modalità di svolgimento della programmata operazione di cessione delle azioni detenute dal ministero dell'Economia".

La vicenda ricorda un fatto analogo di molti anni fa. Romano Prodi, presidente dell'IRI, aveva deciso di vendere le aziende alimentari del colosso pubblico, la SME. Cercò un compratore e ricevette solo l'offerta di Carlo De Benedetti che puntava a creare un polo alimentare.

Al momento di firmare il contratto arrivò il veto del presidente del consiglio di allora, Bettino Craxi, nemico giurato di De Benedetti.

Prodi e De Benedetti avevano firmato un accordo e l'imprenditore poteva chiedere i danni all'IRI. Così il ministro della partecipazioni statali, su sollecitazione di Craxi, decise che si doveva fare una vera e propria gara.

Come per miracolo si materializzò un'altra cordata, che si disse interessata a comprare la SME. Quanto bastava per rallentare la compravendita e far perdere la pazienza all'ingegnere torinese.

Chi faceva parte della cordata alternativa? Ferrero, Barilla e un imprenditore televisivo che qualche anno dopo, durante un processo, difese la bontà dell'operazione, spiegando che l'obiettivo era di impedire che la SME finisse in mano all'odiato Debenedetti.

Chi era l'uomo che si vantava di aver bloccato una banale operazione di mercato in nome di un interesse politico? Lo stesso che rappresentava Baldassarre da presidente della RAI e lo stesso che ha deciso cosa fare di Alitalia, dopo che la gara per privatizzarla -complice anche la mossa scorretta di Baldassarre- è fallita.

Insomma, a distanza di tanti anni sembra che lo schema si ripeta. Oggi come allora qualcuno cerca di condizionare una privatizzazione, forse in nome di interessi politici. E almeno un attore sulla scena è sempre lo stesso, pronto a stravolgere libere operazioni di mercato in nome degli interessi di qualche amico.

1 commento:

  1. L'operazione alitalia,legale o meno, è stato uno sfregio all'economia(intesa come scienza che cerca di arginare la carenza di risorse), al buon senso, alla buona politica.
    miliardi di euro rubati dalle tasche degli italiani.

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