Da qualche tempo in buona parte d'Italia la tv si guarda solo se si dispone di un decoder. E' la novità della tv digitale, che interessa ormai quasi tutto il nord oltre a Sardegna, Lazio e Campania.
Ci sono più canali e cambiano i gusti degli italiani. Ci rimette di più Mediaset, i cui ascolti diminuiscono, soprattutto per gli effetti deludenti di Rete4 e Italia1, mentre la Rai si difende bene, con Rai3 che supera negli ascolti Rai2.
Di fronte a questi dati gli inserzionisti, che spendono milioni per pubblicizzare i biscotti o un nuovo televisore, si aspettano una diminuzione delle tariffe pubblicitarie. E invece Mediaset riesce ad aumentarle.
Come fa? Semplice: vende pacchetti pubblicitari. Non il singolo passaggio (uno spot alle 20.30, un altro alle 22) ma interi pacchetti che comprendono passaggi pubblicitari su diversi canali.
Vuoi uno spot alle 21.20, quando finisce Striscia la Notizia e inizia il film? E' un'orario molto interessante, ci sono molti spettatori. Bene, se vuoi quello spot devi comprare pubblicità anche su Iris o su Mediaset Extra.
Così le tariffe aumentano perchè il pacchetto di spot costa più della somma dei singoli spot.
Fino a qualche mese fa c'era una regola dell'autorità garante delle telecomunicazioni, che vietava a una sola concessionaria di pubblicità di vendere pubblicità su diverse tv. Mediaset doveva vendere tramite aziende diverse la pubblicità sui canali storici (Canale5, Rete4 e Italia1) e sulle nuove tv come Iris.
Adesso la norma è decaduta e Calabrò non l'ha rinnovata. Così arrivano i pacchetti: Mediaset controlla tramite Publitalia il 60% del mercato e ne approfitta... che strano.
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