Negli ultimi giorni mi hanno incuriosito una puntata delle Iene e una notizia.
La trasmissione le Iene s'è occupata imprenditori italiani interessati a trasferire le loro aziende in crisi in Svizzera, nel cantone di Vaud, che offre servizi efficienti, poca burocrazia e basse imposte e organizza incontri per stimolare gli stranieri a trasferirsi da loro.
Non è una novità. La Svizzera ha sempre accolto chi portava soldi in banca e competenze nelle imprese. Già nel medioevo accoglieva artigiani di mezza Europa che davano fastidio ed erano perseguitati con la scusa di praticare una variante religiosa diversa.
Ma oggi pare una contraddizione: perchè un territorio cerca imprese se è molto più competitivo, come suggeriva il programma di Italia1?
Per rispondere alla domanda passiamo alla notizia: un'azienda di Ascona, nel canton Ticino, ha aumentato gli stipendi ai dipendenti, ma solo agli svizzeri. Non agli italiani che ogni giorno attraversano il confine.
Il franco svizzero sta guadagnando valore rispetto all'euro e quindi gli italiani, secondo l'impresa ticinese, hanno già avuto un aumento di stipendio, calcolato in euro.
Il franco svizzero è considerato una valuta sicura, da comprare nei momenti difficili. Gli acquisti di franchi, che fanno salire il valore del franco rispetto alle altre monete, mettono però in crisi le esportazioni delle aziende svizzere e rendono più convenienti le importazioni dall'estero.
Se la Svizzera è più efficiente, se c'è meno burocrazia, se ci sono meno imposte da pagare e se i cantoni possono offrire condizioni vantaggiose a chi investe, è anche vero che tutto ciò attira capitali e che la rivaluazione del franco svizzero mette in difficoltà le imprese.
Il paese ideale non c'è. Ciò che determina il successo di un territorio può anche provocare difficoltà e si sbaglia chi pensa che l'erba del vicino sia sempre più verde.
Verissimo. Però una riforma per diminuire la burocrazia il nano troiomane la poteva pure fare im questi anni... alla fine non gli costava nulla, e avrebbe fatto anche bella figura. Certo che fra una troia e l'altra, una legge incostituzionale e l'altra, un processo che riinizia e uno che nasce nuovo di zecca, il tempo alla fine passa. XD
RispondiEliminaA parte questo... è così difficile snellire la burocrazia in questo paese?
gli sarebbe costata moltissimo. Non solo perchè il burocrate vota, ma soprattutto perchè se fai funzionare bene qualcosa poi come fai a giustificare le lentezze della giustizia che gli fanno comodo?
RispondiEliminacerte cose poi sono collegate. Lo stato può dirti: vendi frutta? Sei libero di farlo senza tante regole... l'importante è che paghi le imposte.
allora tu apri un negozio, vendi frutta senza tanti problemi... ma se al tuo cliente viene la dissenteria perchè gli rifili un pomodoro marcio e lui se lo mangia?
tu perdi il cliente che ti fa causa. Ma sappiamo come funziona la giustizia e sappiamo che non funziona perchè ci sono molti interessi in tal senso (il primo ad avere interessi del genere è proprio Berlusconi)
E allora l'unica soluzione è imporre una serie di vincoli all'attività del fruttivendolo, per evitare i problemi
Il centro-sinistra qualcosa in questo senso la fece credo no? Con le liberalizzazioni di Bersani
RispondiEliminasì, mentre Berlusconi ha fatto retromarcia
RispondiEliminaMa prima ancora non ci fu un tentativo di riforma da parte di Bassanini? Si parla di un bel po' di tempo fa... forse con il primo governo Prodi...
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