Si è infiltrato con tanto di telecamera nascosta in collettivi pericolosissimi (facendo arrestare e condannare molti dei loro militanti), come nei naziskin spagnoli, (avventura raccontata nel suo primo libro di successo "Diario de un Skin"), nella mafia del traffico della prostituzione (scrivendo "El Año Que Trafiqué Con Mujeres"), e per finire in bellezza (almeno per ora), nelle reti del terrorismo internazionale per ben 6 anni, descritti in "El Palestino", (alla fine dei quali si è convertito definitivamente all'islam).
A riprova della veridicità dei suoi racconti ci sono non soltanto i processi penali derivati dalle sue indagini, ma anche "fiction" e documentari trasmessi dalla televisione spagnola, (soprattutto su Antena 3), con tanto di immagini originali registrate dalla sua stessa telecamera nascosta durante l'infiltrazione.
Tanto che ormai tante volte nemmeno più i diretti interessati (come i nazisti), si affannano più a negare le verità svelate da Antonio Salas.
Il mio entusiasmo però deriva dal fatto che finalmente almeno la sua ultima opera (per me una vera e propria perla che se avessi tempo la rileggerei di nuovo), è stata tradotta in italiano, (cambiando il titolo da "El Palestino" a "L'Infiltrato"), ed è a disposizione dei miei connazionali già da questo mese.
A lui è stato dedicato anche un approfondimento ed una intervista tradotta in italiano sul Venerdì di Repubblica2.
Per non anticipare niente del libro tradotto, (illuminante, fra le altre cose, anche per quanto riguarda la conoscenza del mondo arabo), che mi auguro leggeranno in molti, cito una cosa di "Diario de un Skin", il suo primo scritto, che per lo meno forse ha qualcosa a che vedere con un blog di economia e che penso sia estendibile anche all'Italia:
Quando parliamo di neo-nazismo, inevitabilmente parliamo anche di "movimento ultras": è lì dove di solito tentano, (anche se negli ultimi anni con le leggi più dure le cose stanno cambiando anche in Italia ), i movimenti più estremisti di diffondersi fra i giovani con la scusa del tifo.
Chi finanzia questi gruppi?
Vediamo cosa scrive Antonio Salas nel capitolo "¿El club del Real Madrid apadrina a un grupo nazi?"3:
Infiltrandosi nel gruppo neo-nazista degli "Ultras Sur", nella curva del Real Madrid, (amici degli altri bravi ragazzi italiani degli "Irriducibili" della Lazio), notò come tutti i presidenti del Real andessero a braccetto con i violenti ultras nonostante che davanti ai media prendessero le distanze dalle loro "bravate".
Non riusciva inizialmente a spiegarsi questo fatto. Perchè la società del Real Madrid dovrebbe finanziare un gruppo fanatico e violento d'estrema destra? Perchè dovrebbe permettere ad uno dei suoi capi di vendere in proprio, "sotto-banco", parte dei bigletti dello stadio? Perchè dovrebbe pagargli trasferte, permettergli di tenere magazzini del loro gruppo all'interno del Santiago Bernabeu, addirittura lasciargli le chiavi dello stadio e farceli entrare quando vogliono (anche giocando a pallone), sponsorizzare i prodotti venduti dalle imprese dei capi del gruppo (e anche quelli direttamente del gruppo stesso), concedere pubbliche interviste d'elogio verso di loro ecc ecc?
Per quale motivo le società di calcio dovrebbero compromettersi in questo modo, anche rimettendoci economicamente, con un gruppo di ultras violenti e razzisti?
Le ragioni elencate da Antonio Salas sono 3: appoggio, paura e politica.
Appoggio, perchè gli ultras con le loro riviste, con i loro striscioni, con i cori che lanciano e con l'importanza che hanno nella curva direttamente o indirettamente, esercitano una grande influenza sulla tifoseria.
Racconta di quanta energia mettevano nel tifo, di come lasciavano completamente la voce allo stadio, e domanda "che succederebbe se tutta questa energia si scatenasse contro la squadra o il presidente?"
Paura, abbastanza comprensibile...Meglio avere un pericoloso delinquente skinhead violento e pronto a tutto, come amico o come nemico?
Politica, testimonia come gli stessi capi degli Ultras Sur, (con metodi a volte legittimi a volte meno, ad esempio obbligando tutto il gruppo e quanta più gente possibile a votare per chi vogliono loro), collaborassero con alcuni candidati alle elezioni di per essere presidente del Real, e come di solito il candidato da loro sostenuto risulti vincitore.
Per le squadre italiane l'ultima ragione non ha motivo d'esistere non essendoci da nessuna parte l'azionariato popolare, (almeno per il momento).
Ma le altre?
E' possibile quindi che anche in Italia le frange del tifo violento abbiano come principali finanziatori le stesse società di calcio?
Rifletteteci la prossima volta che sentite presidenti e dirigenti condannare la violenza e l'estremismo negli stadi...
3"Diario de un Skin" pag. 338 e seguenti
Aggiornamento: in realtà ci sarebbe una piccola cosa del libro tradotto in italiano che mi piacerebbe anticipare...Mi permetto di raccontare solo una cosa, che penso potrebbe interessare un pò a tutti, sia i vari "complottisti" che "debunker", (infatti tempo fa ne parlai anche in una email a Paolo Attivissimo sebbene non ricevetti alcuna risposta). Brevemente:
Nella sua infiltrazione arrivò a diventare un uomo di fiducia di un famoso ed importante terrorista nel panorama del conflitto arabo-israeliano, (di cui non rivelo il nome per non rovinare il libro).
In una telefonata, (ovviamente registrata dal giornalista), Antonio Salas per passare da fanatico terrorista palestinese, disse che l'attentato alle torri gemelle fu una cospirazione voluta dal Mossad per gli interessi imperialisti e sionisti ecc..
Il suo interlocutore rispose più o meno così:
"Menzogne! Conosco personalmente i pianificatori dell'attentato, e posso affermare che si tratta di una grande azione della Jihad, i musulmani dovrebbero andarne fieri e non darne il merito agli ebrei!"
giusto per far riflettere i complottisti...
Riguardo l'aggiornamento:
RispondiEliminala notizia non è nuova, ne ha dato esempio Paolo Barnard in un suo pezzo - http://paolobarnard.info/perche_alqaida_doc.php .
La questione tuttavia rimane perché la fonte principale delle speculazioni di quella parte di opinione pubblica che va sotto il nome di "complottisti" (e alla quale ci si dovrebbe piuttosto riferire come "persone che vogliono vederci chiaro", tralasciando i fanatici che non aiutano nessuno) è il rapporto ufficiale del governo americano sugli avvenimenti dell'11.09.2001, lacunoso e dubbio. Fintantoché rimarranno nebulose le ricostruzioni, si solleveranno puntualmente dubbi (vedi recente assassinio di Bin Laden). Non mi sembra disonesto sostenere che nessuno fra quelli che avevano il potere di farlo ha messo le cose in chiaro oltre ogni ragionevole dubbio: ciò basta a sentire puzza di bruciato in una vicenda che così tanto ha investito le sorti del mondo contemporaneo.
La "versione ufficiale", (in realtà una ricostruzione fatta dai migliori esperti a cui è stato richiesto di verificare anche i dettagli più minimi), è completa e non lascia spazio a dubbi.
RispondiEliminaSu internet puoi trovare diversi siti che lo hanno dimostrato.
Ma per quanto riguarda i complottisti (e Barnard che cerca sempre di tenere il piede in due scarpe), non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere (o peggior sordo di chi non vuol sentire ecc ecc)....E' così...
è vero, non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere (o peggior sordo di chi non vuol sentire ecc ecc)....E' così...
RispondiEliminaWhile President Bush and Vice President Cheney did ultimately agree to testify, they did so only under several conditions:
RispondiEliminaThey would be allowed to testify jointly;
They would not be required to take an oath before testifying;
The testimony would not be recorded electronically or transcribed, and that the only record would be notes taken by one of the commission staffers;
These notes would not be made public.
The commission agreed to these conditions, and the president and vice president gave their testimony on April 29.
Non mi sembra il comportamento di chi ha tutto l'interesse che la storia sia chiara e non ha niente da nascondere.
Possiamo invocare il segreto di Stato, va bene, ma la domanda rimane: in una vicenda così importante a livello di opinione pubblica internazionale, quale segreto è accettabile?
Non ho mai parlato un grande inglese mi dispiace...
RispondiEliminaOltrettutto ora che non lo pratico da anni e visto che nell'ultimo anno sto parlando quasi solo spagnolo e un pò di tedesco, quel poco che sapevo di inglese nemmeno me lo ricordo
Capisco solo che sembrano condizioni che Bush e Cheney richiedono per "testimoniare", (questo è quello che capisco io...).
Ma in ogni caso: cosa è? da dove viene fuori? testimoniare cosa? qual'è la fonte? qual'è il contesto del discorso? ecc ecc
messo così non saprei nemmeno cosa è.
Comunque ci sono siti internet ti ripeto, come questo, dove puoi trovare gente preparata sull'argomento:
http://undicisettembre.blogspot.com/2006_07_01_archive.html
o questi:
http://attivissimo.blogspot.com/
http://11-settembre.blogspot.com/
Contatta loro che sono ben più esperti di me in materia.
(comunque la definizione di complottisti "coloro che vogliono vederci chiaro" fa un pò ridere effettivamente...Oltretutto loro di solito non pretendono di chiarire niente, partono proprio dal pregiudizio che si tratti di un complotto, per l'11Settembre come per tutto).
Se no fa semplicemente come ho fatto io:
Confronta le analisi "tecniche" dei complottisti con quelle dei debunker..Vedrai che non c'è storia
Si tratta delle modalità secondo le quali il sig. Bush e il sig. Cheney hanno reso la loro testimonianza per la redazione del rapporto ufficiale sull' 11 settembre. La fonte è una pagina di wikipedia, in inglese - http://en.wikipedia.org/wiki/Criticism_of_the_9/11_Commission -.
RispondiEliminaTe lo traduco io:
Mentre il presidente Bush e il vice presidente Cheney ultimamente acconsentirono a testimoniare (per il rapporto - NdT), lo fecero solo sotto alcune condizioni:
- gli sarebbe stato permesso di testimoniare congiuntamente;
- non avrebbero dovuto prestare giuramento prima di testimoniare;
- la testimonianza non sarebbe stata registrata elettronicamente o trascritta e che l'unica registrazione sarebbero degli appunti presi da un membro dello staff della commissione (quella degli esperti a cui ti riferisci - NdT);
- gli appunti non sarebbero stati pubblicati.
La commissione accettò queste condizione e il presidente e il vice presidente resero la testimonianza il 29 aprile.
Questo è quanto, a supporto della mia tesi "nessuno si è impegnato a fare chiarezza a sufficienza".
Non sono un "complottista" come tu sbrigativamente mi hai etichettato, sono semplicemente uno che conosce l'inglese e che quindi può attingere alle fonti principali e non semplicemente riportare i giudizi di terzi, senza nessun pregiudizio.
Solo il giudizio sull'operato del sig. Powell, segretario di Stato americano ai tempi, sulla vicenda delle armi del sig. Hussein, pretesto per attaccare l'Iraq, che ovviamente non può che porre dubbi sull'affidabilità del resto dell'amministrazione americana (sigg. Bush e Cheney per primi):
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2003/02_Febbraio/05/powell.shtml
http://www.repubblica.it/online/esteri/diplomazia/powell/powell.html
http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/iraqusa/powlll/powlll.html
Se non basta tanto a porre dubbi sul comportamento del presidente e del suo vice quando hanno stabilito le condizioni per testimoniare, su una vicenda così importante e cruciale, mi ripeto, allora è proprio vero che (permettimi di citarti nuovamente):
"non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere (o peggior sordo di chi non vuol sentire ecc ecc)....E' così..."
Poi, ognuno pensi ciò che vuole ma non darmi del "complottista" solo perchè mi pongo il problema dell'affidabilità di questi signori.
Non sostengo che ci sia stato un complotto, solo che si è chiusa la faccenda con troppa solerzia. Troppa.
e se non ti basta la pagina di wikipedia perchè sono dei complottisti anche loro, eccoti servito:
RispondiEliminahttp://www.nytimes.com/2004/02/26/us/bush-to-limit-testimony-before-9-11-panel.html
però te lo traduci in automonia così magari è la volta buona che impari l'inglese.
Non sono di certo le testimonianze di Bush e Chaney che hanno influenzato il nist nella redazione dello studio sul crollo delle torri o che facciano sparire un aereo sul pentagono. Purtroppo quello che i complottisti si ostinano a definire come versione ufficiale poco ha a che fare con Bush e Chaney ha invece a che fare con il buon senso e la comune intelligenza cosa che i complottisti hanno perso da un bel pezzo.
RispondiElimina1- non ti ho mai dato di complottista (coda di paglia?)
RispondiElimina2- infatti nonostante il mio scarso inglese avevo capito bene: condizioni per le testimonianze di Bush e Cheney, come dicevo io.
3- conosci l'inglese? e allora dovresti avere ancora meno dubbi di me...
Anche in inglese ne trovi di siti che chiariscono i dubbi sull'11 Settembre.
4- tutto quello che hai citato dimostra l'inaffidabilità di Bush e Cheney (come tu stesso affermi), non l'inaffidabilità di quella che i complottisti chiamano "versione ufficiale".
Non l'ha mica scritta Bush.
Poi bisogna vedere può darsi che le cose da "nascondere" siano state semplicemente mancanze della sicurezza e dei servizi segreti americani.
Fatto sta che di chiarezza su come sono andate le cose, alla fine è stata fatta eccome.
5- "però te lo traduci in automonia così magari è la volta buona che impari l'inglese."
Come che non me lo traduci? L'unica cosa in cui eri utile! (senza della tua traduzione avrei difeso Bush e Cheney tutta la vita..come no..), e ora nemmeno quella?
Menomale che ci sei te ad aiutare i disgraziati che con un inglese mediocre in Spagna non potrebbero mai sopravvivere! Se lo traduco bene mi dai anche un bel voto?
Mi spiego meglio in una cosa:
RispondiElimina"Poi bisogna vedere può darsi che le cose da "nascondere" siano state semplicemente mancanze della sicurezza e dei servizi segreti americani."
Mi riferisco ovviamente a Bush e Cheney non certo alla ricostruzione degli esperti.
Dovrebbe essere ovvio ma siccome so che la gente s'aggrappa a qualunque cosa...
Va bene, ho capito che non vuoi nemmeno considerare la questione.
RispondiEliminaPerò poniti la questione: chi ha istituito la commissione? Chi era l'ultimo firmatario del documento che l'ha istituita? Non equivale a prendersi la responsabilità di quello che dice la commissione? Non equivale a far lavorare la commissione per te? Non equivale a dire che la commissione in fondo sei tu (presidente Bush e tutto il congresso)?
In tutto questo, vista la rilevanza pubblica internazionale, non è giusto preoccuparsi della trasparenza?
E se le cose nascoste riguardavano le mancanze della sicurezza, mi domando, non è forse giusto renderle pubbliche e migliorarle proprio per non lasciare spazio a chi attenta alla sicurezza della nazione?
Detto questo, non t'infastidisco più.
PS E comunque qui non parlo della relazione del NIST sul crollo delle torri ma del report sul 9/11 della commissione istituita dal congresso americano, antecedente alla relazione del NIST. Io non sono un esperto in materia tecnica perciò non ho elementi per valutarne la veridicità. Mi potrei al massimo fidare ma, date le condizioni al contorno, vale il vecchio detto: "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio".
RispondiEliminaPPS E la commissione che ha redatto il report sul 9/11 è composta da un pugno di politici e burocrati, mica da esperti. Tu ti riferisci alla commissione che ha spiegato il crollo che non ha niente a che fare con la commissione del report di cui parlo io (vale a dire il primo) che ha raccolto le testimonianze di presidente e vice a quelle curiose condizioni: basti dire che non hanno voluto prestare giuramento. Davvero dei campioni di trasparenza.
E' normale che la storia puzzi.
Quando parli così non m'infastidisci per niente, e possiamo discutere quanto vuoi.
RispondiEliminaSolo che è chiaro, quando alzi i toni mi adeguo, ma quando parli tranquillamente figurati non m'infastidisci affatto.
Anche perché sul serio quello che ho scritto prima sui complottisti non era riferito a te, era riferito appunto a chi sostiene fandonie che non stanno ne' in cielo ne' in terra e che anche quando vengono smontate platealmente continuano ad arrampicarsi sugli specchi.
Loro sono i complottisti, e con loro appunto vale il detto "non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere" ecc
Non dicevo a te.
Per il resto: per questo ti chiedevo nel primo messaggio di contestualizzare la citazione, perché altrimenti è difficile capirsi.
Come si faceva io e MMST a sapere di quale commissione parlavi?
Comunque, ti ripeto, probabilmente se contatti i siti che ti ho indicato potranno darti risposte più esaustive delle mie a riguardo.
Io ti posso solo far notare una cosa:
http://undicisettembre.blogspot.com/2006/07/elenco-dei-rapporti-ufficiali-e-delle.html
Come vedi, le indagini tecniche, le perizie, i rapporti ufficiali ecc ecc sono una moltitudine, e spesso svolte proprio da esperti, non c'è n'è una sola...Quindi anche a voler escludere il report di cui parli te, ne rimarrebbero tanti altri a togliere i dubbi sul fatto che l'attentato sia andato come giustamente "ci è stato raccontato".
ed anche di esperti che confermano la "versione ufficiale", ce ne sono in abbondanza:
http://undicisettembre.blogspot.com/2006/07/faq-gli-attentati-in-generale.html
Quindi non si tratta solo di un pugno di politici burocrati
Via, erano sono scaramucce quelle, figurati se mi sono risentito colle tue risposte pungenti..
RispondiEliminaComunque, il tuo fastidio l'ho percepito nel fatto che non mi si risponde nel merito delle mie osservazioni: io, non avendo nessuna professionalità in merito al crollo e non essendo stato presente sui luoghi dei fattacci, posso solo farmi un'idea sulla base di come l'amministrazione Bush ha gestito la comunicazione e sulla base di questo dovrebbe farsi la sua idea la stragrande maggioranza di coloro che hanno un opinione in merito all'11 settembre, perchè i veri esperti sono pochi e il metodo scientifico impone la riproducibilità dei risultati che, ahimè, ci è preclusa.
Per questo motivo lamento l'operazione non-trasparenza che ha gettato le vere basi per il sollevarsi dei dubbi.
Posso solo giudicare questo: perchè mai un tizio che mi vuole convincere di una cosa seria mi dovrebbe nascondere qualcosa? Io pretendo sincerità qui o almeno di essere meno paraculi!
Quell'altro simpaticone del sig. Powell non si è certo accattivato la mia simpatia e fiducia colle sue gesta quindi è più che ovvio sollevare qualche reticenza nel concedere credito a quei signori.
Insomma, non mi pongo nemmeno il problema del complotto perchè non mi fanno sentire a mio agio sin dall'inizio, è questo il punto.
Sul meccanismo dei crolli non ne posso sapere nulla, un fico secco!
Ma se uno non si mette a mia completa disposizione per rispondere alle domande, come posso mai fidarmi?
Io non mi fido e questa storia mi puzza sin dal principio. Sui crolli, buchi, aerei eccetera sospendo il giudizio perchè non ho elementi per giudicare. Ma la mia intelligenza non la devono offendere perchè le operazioni militari le pagano coi miei soldi e col sangue dei miei compaesani.
Spero di essere stato chiaro.
Comunque io veramente ti risposi:
RispondiEliminail fatto che non ti fidi di Bush e Chaney non c'entra nulla sul pensare al complotto o meno.
Avranno avuto qualche idea losca all'inizio? Tipo che so, (dico una cosa a caso): usare il pretesto per attaccare da subito l'Iraq che non c'entrava niente?
E quindi sono stati poco chiari all'inizio Bush e Chaney?
Boh, ma resta il fatto che i migliori esperti americani dimostrano che non c'è complotto.
Il punto è questo.
Fidarsi di certi personaggi o meno, non cambia questa certezza.
Non sono loro che lo dicono che non fu un complotto, (figurati, se fosse Bush la garanzia..Sai quanti complottisti in più ci sarebbero..), sono appunto tutta una serie di commissioni tecniche (oltre che la logica e il buon senso).
Per esempio:
Domandati perchè i pompieri che erano presenti lì non dicono che è stata una demolizione controllata.
Come anche tante altre cose.
E' ovvio che non può esserci stato complotto.
Non è questione di fidarsi di Bush, è questione di fidarsi del nist ad esempio.
Mi stai dicendo che il complotto c'è o meno sulla base di come le torri sono crollate? Sulla base di come s'è schiantato o no l'aereo sul pentagono?
RispondiEliminaIo penso semplicemente che il complotto c'è o meno sulla base di come si comportano gli amministratori: se si comportano con trasparenza, posso fidarmi; se fuggono i confronti chiari, mi sorgono i dubbi. Del resto gli aerei possono esserci stati comunque ma resta il dubbio se a facilitare il compito dei dirottatori qualcuno ci ha messo lo zampino. Dubbio che non svanisce proprio grazie al comportamento della giunta Bush.
Sempre a puntare su aerei e torri che crollano: ti ho già detto che non lo so cos'è successo e non posso stabilirlo perchè non sono nè esperto, nè c'ero durante gli avvenimenti.
Se mi vuoi rispondere, rispondimi sul merito della questione, io aerei e crolli non ne ho menzionati.
Già confondere Bush con il congresso americano è indice di superficialità.
RispondiEliminaIl rapporto della commissione del congresso non è l'unico rapporto sull'11 settembre, non è l'unica inchiesta che ha dato elementi del puzzle di quello che volgarmente viene chiamata da voi versione ufficiale.
E infatti non mi si risponde mai sul merito della questione.
RispondiEliminaNessuno ha confuso congresso e presidente: formulata dal congresso e firmata dal presidente ( http://www.9-11commission.gov/ ) la legge istituiva la commissione (la prima) che ha rilasciato il primo rapporto ( www.9-11commission.gov/report/911Report.pdf e http://en.wikipedia.org/wiki/9/11_Commission_Report ) l'unico da me citato.
E mi riferisco proprio a questo perchè era il primo, quello per il quale sono state richieste le testimonianze dei sigg. Bush e Cheney, rilasciate senza trasparenza, nonché del resto della sua amministrazione (quindi anche sig. Powell) e l'unico sulla base del quale poi i governi che hanno aiutato militarmente le operazioni in Afghanistan hanno deciso di continuare a finanziare le missioni.
Se lo capisci cosa voglio dire, bene. Se non lo capisci e mi devi dare del superficiale, me ne farò una ragione ma non mi sembra di esserlo, anzi!
Per il resto credete quello che volete, mi sono stancato di discutere così. Forse era proprio quello che volevate.
E dire che ho postato, cosa che faccio molto di rado, su questo blog proprio perchè mi sembrava abbastanza serio: mi devo ricredere.
Insultatemi quanto volete adesso, non rispondo più.
Ma siete degli inutili.
Poniamo anche che non esiste complotto: l'intelligence americana e tutto l'apparato di sicurezza sono inefficienti e noi che facciamo?
RispondiEliminaGli mandiamo le truppe con le operazioni militari più importanti gestite da questi qui?? Siamo scemi!
Anonimo, non è che il complotto c'è o non c'è in base a qualcosa.
RispondiEliminaIl complotto non c'è e basta.
E tu stesso lo dicevi e lo ribadivi all'inizio dei tuoi post...
Ora invece invochi alla cospirazione sulla base della prima commissione.
Io proprio per questo, ti ho linkato una pagina in cui ne vengono citate molte di più.
Quindi ripeto, anche fosse vero quello che sostieni, è inutile far finta che esista solo quella.
Poi che discorso il tuo che il fatto che gli aerei furono dirottati dai terroristi non significa che non fu un complotto: se il governo avesse lasciato i terroristi dirottare gli aerei, avrebbe potuto per lo meno organizzarsi bene ed abbatterli prima che colpissero i loro obiettivi e facessero collassare l'economia.
Ci sarebbe stato l'attentato e la scusa per attaccare afghanistan ed iraq.
E se serviva per attaccare afghanistan ed iraq, perchè non farlo dirottare da afghani ed iracheni?
Poi un'accusa così grande va dimostrata, per ora tutte le prove sono a favore della "versione ufficiale", in 10 anni non se n'è vista una a favore delle versioni complottiste.
Ma se vuoi continuare ad aggrapparti alla testimonianza di Bush e Cheney...Fai pure..
io direi che non c'è salvo prova contraria
RispondiEliminama poi succede che chi capovolge la realtà chiama negazionista chi, come me, non crede alle sciocchezze sul signoraggio, quasi che io negassi una verità assodata
se lo facessi non dovrebbero neppure prendersela con me, visto che negherei una verità assodata. Basterebbe si occupassero di raccontare tale verità
e invece mi definiscono negazionista perchè nego un pò di frottole
Esatto, è quello che ho detto anche io: l'onere della prova da sempre spetta all'accusa...
RispondiEliminaMa poi dai è una cavolata sto complotto...Ora per quanto interesse economico ci possa stato ad attaccare Afghanistan ed Iraq ed ad appaltare a privati tutto il settore dello spionaggio e della sicurezza (come documenta Naomi Klein in Shock Economy), ma è chiaro che niente di tutto questo avrebbe mai potuto ripagare le perdite economiche che ci furono a causa dell'11 Settembre che colpirono grandi e piccole imprese, finanze statali, tutto, in realtà interesse economico chi mai ce l'avrebbe avuto?
Nessuno, le borse crollarono a picco dopo gli attentati.
Chi lo ha avuto interesse, Bush?
E allora se è stato Bush, perché ha fatto quella figura pessima rimanendo alla scuola elementare con i bambini invece di correre a prendere in mano la situazione?
Una reazione strana no, per uno che sapeva cosa stava succedendo...
"Nessuno ha confuso congresso e presidente: formulata dal congresso e firmata dal presidente ( http://www.9-11commission.gov/ ) la legge istituiva la commissione (la prima) che ha rilasciato il primo rapporto ( www.9-11commission.gov/report/911Report.pdf e http://en.wikipedia.org/wiki/9/11_Commission_Report ) l'unico da me citato."
RispondiEliminaNessuno ha confuso? Scusa il tuo primo post è stato "è il rapporto ufficiale del governo americano sugli avvenimenti dell'11.09.2001, lacunoso e dubbio"
E' il rapporto del congresso americano non del governo americano. Se contesti il rapporto della commissione contesti il congresso, democratici e americani insieme dato che nessun parlamentare ha manifestato dubbi sulla commissione.
"e l'unico sulla base del quale poi i governi che hanno aiutato militarmente le operazioni in Afghanistan hanno deciso di continuare a finanziare le missioni."
RispondiEliminaIl rapporto è del 2004 anno in cui era consolidato il governo karzai, tutta l'alleanza aveva già scaricato un po' di missili e bombe ed era impegnata nella ricostruzione.
Stai sbagliando un po' di tempistiche oltre a non sapere nulla di geopolitica.
Ecco...Le risposte che ti avevo dato io, erano come avevo sempre specificato "metti anche che fosse vero quello che dici te".
RispondiEliminaOra MMST dimostra anche che nemmeno è vero...quindi...rimane ben poco da giustificare ai complottisti..
Poi c'è un'altra contraddizione anche:
se l'invasione di afghanistan ed iraq fossero state fatte per il petrolio, e se l'11 settembre fosse stato il pretesto creato ad arte (complottando appunto), per queste invasioni, c'è qualcosa che non torna...L'11 Settembre fece cadere il prezzo del petrolio!
(vedi qui: http://www.confindustria.it/ancong.nsf/1c6b8d6a60ca3a97c1256fc4003552fc/96cd630db57b4cb9c1256b20002d0b3f/$FILE/riq1.pdf , o qui: http://www.slideshare.net/tterre/il-prezzo-del-petrolio-10-anni-sullottovolante )
Belle stupide sarebbero state queste compagnie americane che avrebbero cospirato!
correggo, la guerra in iraq per il petrolio. Quella in afghanistan si dice che per il gasdotto...Quindi per l'11 Settembre oltre alle compagnie petrolifere avrebbero cospirato anche altre ancora!
RispondiEliminaImpossibile un complotto del genere
volevo dire che scaricando le prime 35 pagine di L' infiltrato. Una storia vera da http://www.ibs.it/code/9788854129696/salas-antonio/infiltrato-una-storia-vera.html
RispondiEliminaviene specificato che si tratta di romanzo e non di inchiesta: evidenziando la prima pagina e facendo copia incolla si legge il seguente testo:
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Questa è un’opera di fantasia. Tutti i personaggi,
le organizzazioni e i fatti descritti in questo romanzo
sono il frutto dell’immaginazione dell’autore
o sono usati in modo fittizio
Titolo originale: El Palestino
© Antonio Salas, 2010
© Ediciones Planeta Madrid, S. A., 2010
Ediciones Temas de Hoy es un sello editorial
de Ediciones Planeta Madrid, S. A.
Paseo de Recoletos, 4. 28001 Madrid
Traduzione dallo spagnolo di Fabio Bernabei
Prima edizione: maggio 2011
© 2011 Newton Compton editori s.r.l.
Roma, Casella postale 6214
ISBN 978-88-541-2969-6
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