08 giugno 2011

Meno tasse per tutti?

Ricordate lo slogan di Forza Italia di qualche anno fa che diceva meno tasse per tutti?

Una delle tante promesse disattese da Berlusconi. Qualcuno l'aveva capito subito e aveva creato manifesti fasulli che dicevano: Meno tasse per Totti.

La questione ritorna ogni volta che la destra è in difficoltà. I vari Feltri o Ferrara spiegano che Berlusconi dovrebbe pensare un pò meno ai suoi problemi personalissimi. Invece di parlare agli italiani dei suoi incubi (magistrati e giornalisti ostili) dovrebbe invece rilanciare i vecchi programmi, tornando al vecchio slogan: meno tasse per tutti.

Ma si può fare?

No, perchè il solo modo per ridurre le imposte, come spiega il presidente della Cassa di Risparmio di Genova, Berneschi (vedi qui) è intervenire pesantemente sul welfare.

Vale a dire tagliare drasticamente le pensioni, la sanità e molto altro. Scelta certo impopolare che nessuno -salvo forse qualche estremista- avrebbe il coraggio di fare.

Solo così si potrebbero davvero ridurre le imposte. Il resto, a cominciare dal taglio degli sprechi, non consente risparmi eccezionali, anche se molti sono convinti (o illusi?) del contrario. Specie in presenza di un deficit pubblico che viaggia, senza correzioni, verso il 6% del PIL.

9 commenti:

  1. "Specie in presenza di un deficit pubblico che viaggia, senza correzioni, verso il 6% del PIL."

    e la cosa è negativa di per sé o rispetto aI parametri dell'eurozona?

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  2. non cambia nulla. I parametri servono per impedire che ci si indebiti troppo perchè si corre il rischio di non poter finanziare il debito

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  3. troppo rispetto a quale limite?

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  4. in teoria dovremmo essere in pareggio da molto tempo, ma un limite decoroso (e alto) è il 3-4% del PIL

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  5. secondo quale logica? mica capisco. non si può stabilire un limite teorico al deficit. l'unico limite è il fabbisogno dell'economia, ovvero l'occupazione e le esigenze del sistema non governativo.

    mi spieghi come fai a stabilire un deficit del 3-4% astrattamente?

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  6. il limite al deficit dipende dai soldi che puoi raccogliere sui mercati finanziari

    non deriva da un calcolo esatto

    si pensa che chi ha capitali sia disposto a prestarli a interessi ragionevoli se il deficit non è troppo alto, perchè + sale il deficit (e in presenza di un debito elevato) meno è probabile che in futuro si riesca a finanziare il rinnovo dei titoli in scadenza e il nuovo debito

    molto dipende dal contesto: se un paese ha un deficit del 10% e gli altri del 2% si pensa che quel paese avrà problemi e lo si spinge a ridurre il deficit scendendo a un livello vicino al 2%
    se tutti hanno un deficit del 5% si accetta un limite + alto, e non ci si preoccupa troppo per chi è al 6%

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  7. se gli stati potessero finanziare illimitatamente il debito, il limite deriverebbe dalle esigenze dell'occupazione ecc. ma questo in realtà è solo un desiderio

    peraltro un eccessivo finanziamento provocherebbe inflazione, e questo rappresenterebbe un altro vincolo

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  8. gian, ma stai parlando dell'eurozona o in generale?

    Perché questo discorso è valido per l'eurozona solamente.

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  9. in generale.. ovvio che si stabiliscono vincoli validi per l'euro perchè la moneta è comune e quindi non si può permettere ai paesi che la usano di fare politiche diverse

    ma vale anche per gli altri paesi: se hai un deficit e devi finanziarlo, o trovi il modo di finanziarlo o devi ridurlo

    poi ovvio che le condizioni non sono = per tutti

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