24 giugno 2011

La divertente proposta di Abete

Luigi Abete, ex presidente di Confindustria, propone la patrimoniale, come racconta a L'Espresso (vedi qui) ma gli cambia nome.

La sua idea è semplice: mettiamo una patrimoniale, raccogliamo una decina di miliardi e usiamoli per tagliare l'IRES (imposta sul reddito delle società). Inoltre aumentiamo l'IVA e riduciamo l'aliquota sul reddito più bassa per dare un pò di soldi ai consumatori, specie i più poveri.

Ma attenzione: la patrimoniale non dobbiamo chiamarla patrimoniale. Chiamiamola CTC: contributo ordinario per la trasparenza e la crescita.

Ora, a parte il fatto che sarebbe bello sapere cosa c'entra la trasparenza con la patrimoniale, tutto il resto è assai curioso per non dire divertente.

La prima ragione è che Abete propone di fare la patrimoniale, purché, però, non la si chiami patrimoniale. Ecco a cosa portano anni di ideologia (anti-imposte) spacciata per economia.

La seconda ragione è che nessuno pare in grado di capire le conseguenze economiche di una patrimoniale. I pareri sono discorsi. Un aumento dell'IVA colpirebbe i consumi e le persone con i redditi più bassi, che per Abete andrebbero ricompensati con un'aliquota (attualmente il 23%) più bassa. Ma sull'effetto combinato di un'aliquota inferiore e di un'IVA in crescita i pareri sono discordi.

Abete poi pare ignorare che un'abbassamento dell'aliquota premierebbe anche i redditi elevati e, soprattutto, sembra dimenticare che una patrimoniale (comunque la si chiami) estesa anche alle azioni o alle obbligazioni avrebbe effetti non certo positivi per il sistema bancario e delle imprese: chi ha azioni o titoli, li porterebbe all'estero o se ne libererebbe preferendo i contanti o titoli esenti dalla patrimoniale. Le banche con meno soldi e le imprese con minori garanzie ne pagherebbero le conseguenze ovvero si assisterebbe a una minore crescita e a costi di finanziamento delle imprese più alti.

Infine, l'ex presidente di Confindustria nota che si devono prendere soldi da una classe (sociale e/o economica) e spostarli verso altre classi. Vien da chiedersi, sorridendo: vuoi vedere che è diventato all'improvviso di sinistra? che ha capito finalmente qual è il problema economico più importante da risolvere in questo momento?

Insomma, forse siamo di fronte alla solita proposta un pò ridicola di qualche dilettante, così abituato a far prevalere la propria visione ideologica dell'economia da non avere dati certi sugli effetti delle sue proposte, nonostante abbia a disposizione l'ufficio studi di una banca come BNL.

O forse... o forse è solo un modo per preparare il terreno a future imposte patrimoniali che finora quelli come Abete hanno bollato come proposte insensate della sinistra comunista?

Nessun commento:

Posta un commento

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...