22 luglio 2011

"La Tortura Non è Ne' Arte Ne' Cultura"...e costa pure molto!

 "La tortura no es ni arte ni cultura" è uno degli slogan più in voga tra i (sempre più forti) movimenti spagnoli che si oppongono alla tradizione ignobile della "corrida", che non fa onore ad un Paese bello ed importante come la Spagna, che eppure di arte e di cultra nella sua storia ne ha saputa mostrare molta al mondo.

In realtà ci sarebbe da dire che "las toreadas", (questo sarebbe il nome più corretto),  non sarebbero un'esclusiva spagnola come molti pensano, ma vengono praticate anche in Portogallo, in buona parte dell'America Latina e persino nella Francia meridionale.
E' vero però che se la Spagna è per antonomasia la terra delle corride, un motivo c'è.
Semplicemente è il Paese in cui ne avvengono di più, in cui piace di più ed in cui ci si presta più attenzione.

Risparmio commenti personali su di una pratica barbara e macabra che consiste nell'uccisione lenta, (circa 20 minuti/mezz'ora per ogni toro), ed estremamente dolorosa di un animale innocente (che nemmeno riesce a rendersi conto del perchè di tanto dolore e cattiveria nei suoi confronti),  davanti ad un pubblico entusiasta.

Sono contento che sempre più spagnoli chiedano la fine di questo scempio e l'applicazione pure per i tori delle leggi che obbligano le aziende a togliere la vita agli animali da macello in maniera il più possibile degna ed indolore.

Storica e degna di lode infatti la decisione della Catalogna di proibire le corride a partire dal 2012...Spero possa aprire gli occhi anche alle altre regioni.

Non mi soffermerò nemmeno sulle varie fasi dello svolgimento della corrida, e sui supplizi sofferti dalle vittime prima di morire, che trovate ben spiegati anche sulla wikipedia italiana, vedi qui.

Quello che mi interessava mostrare in questo blog che si occupa di economia, è come il giro d'affari intorno alle corride sarebbe in grave perdita se non fosse per le sovvenzioni dello Stato, come descritto in questo pdf, elaborato da una delle associazioni che si impegnano per l'illegalizzazione della tauromachia.

Quanto pagano quindi tutti i residenti in Spagna (o in Europa più in generale visto che ci sono fondi destinati alla tauromachia che provengono addirittura dall'Unione Europea), affinchè un'accozzaglia di sadici vigliacchi si diverta vedendo uccidere brutalmente un animale?

In sintesi si parla di circa 560 milioni di € pubblici annuali sprecati vergognosamente.
Cifre con cui concordano numerose altre fonti, (variano tutte di pochi milioni), giornalistiche e non, che ho trovato nel web2.
Non sarebbe forse il caso di rispiarmiarseli vista la crisi? Forse il problema però sarebbe trovare le risorse per dare nuove occupazioni a chi lavora in questo settore, (o in imprese comunque dipendenti o  in qualche modo legate al mercato della tauromachia, che sono molte).
Sarà forse questo che impedisce allo Stato di prendere una decisione civile? E' l'unica ragione che riesco a darmi.

Ci tengo a dire che con questo post non voglio puntare il dito contro gli spagnoli. Al contrario, sono convinto che siano un popolo diviso da sempre in due parti, (anche gli italiani secondo me, però meno infatti non abbiamo avuto la guerra civile...), che non potrei descrivere meglio che citando un'altra associazione contro la corrida, con cui voglio chiudere il post:

"I sostenitori della corrida da sempre tentano d'identificare gli spagnoli con i toreri
ma nessuno meglio di Miguel de Cervantes descrisse i due tipi di spagnoli:
Don Quijote e Sancho Panza.
I primi combattenti contro giganti; gli altri devoti al cibo ed alle bevute.
I primi lottatori contro cause impossibili; gli altri che semplicemente tirano a campare.
I primi disposti ad ottenere un mondo migliore; gli altri ad ottenere il meglio dal mondo[gioco di parole in spagnolo che non rende in italiano ndr].
Gli uni idealisti; gli altri egoisti.
Gli uni solidali; gli altri individualisti ["insolidarios" ndr].   

Noi siamo anti-corrida...e  tu?"

1http://www.terra.es/personal/pacocj/toros.htm

 

6 commenti:

  1. La corrida mi ripugna! Io amo gli animali e odio chiunque li faccia soffrire gratuitamente.
    Non andrei mai a vedere una corrida per nessun motivo e nessuna cifra al mondo.
    Sono felice che sarà presto abolita in Catalogna e, come te, mi auguro che l'esempio sia seguito ovunque si pratichino ancora simili crudeltà contro gli animali.

    Dell'aspetto economico mi importa meno, perché se fosse una bella tradizione sarebbe anche giusto l'impegno dello stato (e dell'Europa) per mantenerla. Ma spendere i soldi dei cittadini spagnoli ed europei per simili barbarie proprio è vergognoso.
    Grazie per averci girato la notizia.
    paoletta

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  2. Dell'aspetto economico ne ho parlato per alcuni motivi, prima di tutto per il semplice fatto che per poter parlare della questione in un blog di economia c'era bisogno dell'aspetto economico, ma non l'ho scritto solo per questo in realtà.
    Vedi, i dati economici nascondono sempre qualche messaggio: il fatto che abbiano bisogno dei soldi pubblici per mantenersi significa che tale tradizione è sempre meno popolare, (ha meno mercato, meno consumo).
    Quindi da questo punto di vista la notizia mostra un lato positivo.
    Dall'altro mostra l'ipocrisia di un governo (che io normalmente difendo come puoi vedere in tanti altri articoli, io sono per la sinistra), che in un momento di crisi in cui c'è bisogno di imporre sacrifici al popolo non tocca le centinaia di milioni di euro che si beccano questi infami. E questo mi fa arrabbiare, che i nostri soldi vadano nelle tasche di certa gente.
    Infine il dato economico serviva anche per ipotizzare una ragione (quella che ho scritto) per la quale non viene bandita: forse non si saprebbe dove mettere la gente che forse per un motivo o per l'altro perderebbe il lavoro

    Comunque si, concordo con te

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  3. http://www.publico.es/espana/389411/cultura-asume-los-toros-y-reabre-el-debate-sobre-su-prohibicion

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  4. Ciao VxVendemmia!
    Sono stata al mare per un week end lungo e al ritorno sono passata a leggere i vostri interessanti interventi (tra l'altro mi scuso se abbasso il livello con i miei interventi da sempliciotta... se è un problema ditelo e non scrivo più)

    Hai perfettamente ragione: questo è un blog di economia quindi è ovvio che anche la corrida venga considerata sotto questo aspetto. Però a me dispiace soprattutto per i tori, soprattutto perché ho letto con orrore che Zapatero l'ha salvata.

    Questa sera ho visto il tg di Mentana e mi ha angosciata! Ha detto che la situazione italiana non è mai stata così nera e molto dipende dall'intervento di domani di Berlusconi in parlamento (oddio! siamo rovinati???)
    Gli altri telegiornali e i quotidiani sembrano meno tragici... comunque sono preoccupata... cosa ne pensate?

    paoletta

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  5. c'è il rischio concreto che i tassi che lo stato deve pagare salgano alle stelle aggravando la situazione dei conti pubblici

    non contribuisce un governo debole con voci insistenti di sostituzione di tremonti (che non è granchè) con sacconi (che farà rimpiangere tremonti)

    nè aiuta la soluzione del problema del debito usa, con soluzioni che faranno crescere di meno gli usa e di conseguenza anche noi, che esportiamo

    servirebbe un nuovo governo che sappia prendere decisioni magari impopolari ma necessarie specie in prospettiva futura, ma nulla fa pensare che saremo così fortunati

    la speculazione in questo contesto è felicissima e colpisce i titoli italiani per ricomprarseli a prezzi + bassi e guadagnare bene

    nella migliore delle ipotesi i danni saranno limitati e gli speculatori saranno felicissimi di aver guadagnato molto

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  6. grazie per la spiegazione Gian, anche se quello che hai scritto non è molto rassicurante.

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