Una coppia spagnola di Cordova, armatasi di libri, encicolpedie e di una buona dose d'ironia (anche con qualche simpatico fumetto di quando in quando, come quello che ho inserito come foto), ha realizzato una delle critiche probabilmente tra le più complete ed approfondite allo pseudo-documentario chiamato Zeitgeist, composto da due film ("Zeitgeist The Moovie" e "Zeitgeist Addendum"),ed affermatosi negli ultimi anni un po' come la bibbia del complottismo e del signoraggismo internazionale.
Su tale documentario-spazzatura in generale e sul capitolo riguardante il signoraggio, sono già state spese a suo tempo poche ma sufficienti parole anche da econoliberal: vedi qui e qui
Ma torniamo alla coppia spagnola: preoccupata per la quantità di gente che credeva letteralmente a questo film come se fosse parola divina, la donna, ("Natsufan" secondo il nickname usato nel blog), esperta di mitologia, storia e religione ha iniziato nel suo blog a smontare pezzo per pezzo le fandonie cospirazioniste sul cristianesimo e sulle religioni antiche.
Dopodiché il marito, (nickname "Chezmamundi"), economista ed appassionato di storia militare, si è occupato di sfornare una serie di articoli che spiegano il sistema monetario, il funzionamento reale delle banche centrali, e le bugie e le illusioni sul signoraggio ("señoreaje" in spagnolo), contestando con fonti accademiche i punti principali della teoria esposta nello pseudo-documentario cospirazionista (o "conspiranòico" come lo chiamano loro fondendo le parole "conspiracionista" e "paranòico"), oltre che alcuni altri post che ribattono alle tesi demenziali sostenute nel film sulle guerre mondiali e sulla guerra in Vietnam, (tipo che gli americani sapevano benissimo che i giapponesi avrebbero colpito a Perl Arbour e glielo lasciarono fare apposta, che la guerra in Vietnam era stata concepita volontariamente per durare molto e perderla, e simili).
La parte dedicata al complottismo sull'11 Settembre è stata smontata anch'essa nel blog dei due sposi, attraverso il ricorso ad esperti in materia.
Discreto spazio è stato dedicato anche all'analisi della struttura generale dei film, delle tecniche utilizzate, delle fonti e delle citazioni presentate in Zeitgeist e anche al suo stesso autore Peter Joseph, mostrando anche i numerosi legami tra lo pseudo-documentario e l'estrema destra.
Un lavorone che secondo me, complottismo a parte, vale la pena leggersi perché è un'occasione per imparare qualcosa d'interessante su religioni, mitologia, astrologia, astronomia, storia, giornalismo, politica, economia ecc (un pò tutti gli argomenti toccati dai due film insomma).
Inutile dire che i due autori, come tutti i "debunker", (probabilmente in maniera maggiore quelli che si occupano di signoraggismo), oltre ai complimenti (immancabili quando si svolge un lavoro così ben curato), si sono visti sommergere da una caterva di insulti e di argomentazioni illogiche e disperate per arrampicarsi sugli specchi, da parte di gente che ha fatto della resistenza internettiana ai (presunti) complotti contro l'umanità la propria ragione di vita, e che pertanto non riesce ad ammettere che Zeitgeist è, per dirla con Fantozzi se mi è concesso: "una cagata pazzesca!".
Questo il link dell'indice del saggio "Zeitgeist Contrastado" .
Dal quale però desidero trarre e tradurre in italiano, una breve quanto interessante sintesi schematica, (incopleta e giusto così per rendere un'idea, come specifica anche lo stesso autore nel blog), dell'evoluzione della moneta, e quindi della banca centrale, nel corso della storia.
Tratto dal blog in questione, da un articolo di qualche anno fa di Chezmamundi sul signoraggismo.
-Al principio c'era il baratto, non denaro. (Preistoria, più o meno).
-Crescendo il commercio, c'era bisogno di una capacità di scambio più rapida e flessibile: sorsero le monete (il denaro fisico). Certi Paesi e certi individui adottarono monete come mezzo di scambio in cui tutti confidavano. (Età Antica, più o meno).
-Il commercio continuava a crescere. Llegó un momento en que non c'era in circolazione metallo prezioso sufficiente per produrre moneta. Certi individui emettevano quindi biglietti di carta attraverso i quali si compromettevano a devolvere al portatore la quantità stabilita: furono i biglietti (denaro "fiduciario o di fede" [tradotto con le virgolette perché di certi termini tecnici non conosco la traduzione ndr]: ci si fida del fatto che quel foglietto valga quello che scrive in oro, argento o quello che sia. All'inizio, i biglietti venivano emessi da privati (Medioevo, più o meno).
-Il commercio continuò a crescere. C'era sempre più bisogno di maggiori sicurezze che il valore di tali biglietti fosse riconosciuto in aree sempre più vaste. Si fondarono così le prime banche, entità private che garantivano il valore di questi biglietti emessi da loro stesse, (Rinascimento, più o meno).
-Il commercio continuò a crescere. Per regolare l'attività finanziaria e commerciale ed affinchè tutto fosse normalizzato, gli Stati concessero il monopolio di emissione dei bigletti ad una sola banca per ogni Paese (XVIII° secolo, più o meno). Furono le primitive banche nazionali.
-il commercio continuò a crescere, ed aveva caratteristiche sempre più internazionali. Per mettersi al riparo dalle crisi finanziarie e dai "panici bancari" [traduzione letterale probabilmente inesatta ndr], lo Stato decise di "prendere il toro per le corna". Le banche con monopolio di emettere i biglietti passarono dall'essere private ad essere pubbliche e statali (XIX° secolo, più o meno). Sorgono le banche centrali.
-Ma le crisi economiche continuavano a ripresentarsi, con minor frequenza, ma molto più forti. Gli economisti s'accorsero che l'unica cosa che era cambiata con la statalizzazione era aver sostituito ai banchieri privati interessati ai propri benefici, politici corrotti o irresponsabili. Nasce l'idea di avere banche centrali indipendenti (prima metà del XX° secolo, más o menos).
-Durante la seconda metà del XX° secolo, le banche centrali iniziano sempre più ad indipendizzarsi dai loro governi. Le crisi sono sempre meno numerose, e si reagisce sempre più rapidamente ad esse, nonostante che non si siano certo eliminate. Ogni nuova crisi permette di scoprire nuovi errori nel sistema, che va perfezionandosi nel cammino.
-Inizio del XXI° secolo. Proprio quando cominciavamo ad arrangiarci ed a capirci qualcosa, vengono fuori alcuni furbi, fanno uno pseudo-documentario chiamato Zeitgeist, e si mettono a questionare tuuuuutto questo processo di migliaia di anni...Da capo. Forza ragazzi! Ricominciamo da capo che ce lo dicono loro1
Io l'ho trovato interessante ed ho pensato di tradurlo e di condividerlo con i miei compatrioti lontani.
A presto
Molto interessante, avrei bisogno di qualche lezione che spieghi in modo semplice il sistema bancario... peccato che faccio fatica con lo spagnolo! Anche le banche mi stanno antipatiche a priori e a prescindere, sarebbe giusto capici qualcosa!
RispondiEliminaHo visto che parlate spesso di signoraggio... non sapevo neanche cosa fosse, non l'avevo mai sentito nominare, ma a quanto pare non mi sono persa niente... meglio così.
Paoletta
In questo blog hai tre economisti validi e competenti ed una pecora nera che ha il solo merito di vivere a Madrid :D (io).
RispondiEliminaQuindi io non ti posso dare lezioni di nulla.
Detto questo, nemmeno a me stanno simpatiche le banche, soprattutto quando vedo cose come il banco santander che una volta quando già vivevo qui a Madrid ma ufficialmente ero ancora residente in Italia, mi addebitò una cifra ( non mi ricordo bene quanto), mandandomi sotto zero (era quasi la fine del mese, avevo avuto tante spese extra ed ero in spagna da poco, quindi non avevo tanti soldi risparmiati), così senza farmi sapere niente, perchè dovevano richiedre delle verifiche che non fossi residente in spagna davvero, boh qualche motivo così non ho nemmeno capito molto bene (al tempo nemmeno parlavo perfettamente spagnolo).
Fatto sta che una volta sotto-zero mi applicarono un tasso d'interesse altissimo e quindi quando il mese dopo mi mandarono soldi i miei genitori con il bonifico, me ne presero un sacco loro della banca.
E me ne accorsi soltanto lì. Loro non m'avevano fatto sapere nulla, solo dopo, guardando il bonifico me ne accorsi.
C'andai a parlare ma non servì a nulla..
Oppure una volta avevo bisogno di fare un bancomat veloce, quindi lo feci alla Deutsch Bank che era la prima che trovai, mi presero un casino di soldi come commissione...Ora dico io..Difficile sprecare soldi peggio di così...
Cioè posso capire che se faccio il bancomat ad una macchina di un'altra banca che non è la mia mi prenda qualcosa di commissione, ma se deve essere così tanto per lo meno dimmelo prima quanto mi prendi, (così rinuncio a fare il bancomat), invece pure loro me l'hanno detto dopo, a cose già fatte che mi pigliavano così tanto
Queste furbate non le sopporto.
Poi certo ci saranno tanti motivi ben più importanti e fuori dalla mia portata su cui criticare le banche, ma il cosiddetto signoraggio non è fra questi, effettivamente non ti sei persa nulla.
Per quanto riguarda lo spagnolo...Effettivamente è vero che non è così immediato e facilissimo da capire come immaginano tanti italiani, (e tanti spagnoli).
Infatti quando per dimostrarlo a volte provo a parlare italiano agli spagnoli o spagnolo agli italiani, tantissime volte non mi capiscono ne' gli uni ne' gli altri.
Ti direi di provare col traduttore di google, ma è che in quel blog scrivono con un linguaggio molto diretto e informale e non voglio neanche immaginare che orrori farebbe google :D
Anche a me sono capitate un paio di episodi poco simpatici con le banche, niente di particolarmente grave, ma tanto basta per averle in antipatia. A questo si aggiunge la fama, credo meritata, di "aguzzine".
RispondiEliminaInsomma tenderei a definirle un "male necessario".
Da parte mia preferisco parlare di supermercati, lampadine e questioni più pratiche, ma mi sto rendendo conto che il mio atteggiamento è sbagliato e che bisognerebbe essere un po' più attenti e informati riguardo certe questioni che, per quanto antipatiche, si ripercuotono sulla vita quotidiana di tutti.
Spagnolo e italiano sono simili quanto basta per arragiangiarsi con i bisogni primari in vacanza, ma leggere di una materia che già di per sè mi è ostica è altra cosa.
Comunque ho già trovato molte informazioni e notizie interessanti sul vostro blog. Come inizio è perfetto.
Grazie
Paoletta
Sì è giusto cercare di informarsi, ma nei modi giusti.
RispondiEliminaPerchè internet è una grande risorsa, ma è anche un mare magnum nel quale sguazzano pure ciarlatani d'ogni tipo, (tempo fa, non so ora, se digitavi nel motore di ricerca "olocausto" uno dei primi risultati era una FAQ incredibile di un sito negazionista ed anche altri risultati negazionisti erano proprio tra i primi che venivano fuori dai motori di ricerca...Quando invece è uno dei massacri più dimostrati storicamente e che non è messo in dubbio praticamente da nessuno nell'intera comunità scientifica, e a tutti i dubbi avanzati da chi non ci crede è già stato abbondandemente risposto dagli storici).
Anche fonti considerate maggiormente autorevoli (come wikipedia), certe volte possono presentare svarioni assurdi.
Il "signoraggio" è un tema che per fortuna sta passando di moda (probabilmente anche grazie a lavori di esperti che si sono presi la briga di rispondere a certe teorie), ma non era altro che il complotto giudaico-massonico di cui parlavano i nazisti, omettendo di anti-semitismo (che negli anni 2000 non farebbe gran bella figura come presentazione...), ma il succo era lo stesso.
Dicevano che le banche centrali attraverso l'emissione della moneta tengono in scacco i governi e di fatto dominano il mondo....
Poi alcuni di questi signori, (non tutti per fortuna), talvolta dopo averti adescato, chiudeva il cerchio dicendoti che tali banchieri sarebbero ebrei...
Infatti non è un mistero che tanti signoraggisti vengano dall'estrema destra.
"non sono fascista perchè è troppo poco!" è una frase direi abbastanza eloquente di uno, (ormai defunto), dei pionieri italiani del signoraggismo (Giacinto Auriti).
Altri direttamente traevano beneficio economico(vedi Massimo Mazzucco che ha smesso di lavorare e si fa mantenere con donazioni dagli utenti del suo forum in cambio delle "verità" da lui svelate...).
Quindi si, bisogna informarsi ma ragionando e sapendo selezionare bene le fonti.
Perchè manipolare il prossimo su questioni molto tecniche e sconosciute ai più, come ad esempio l'economia monetaria, è più facile di quanto si creda.
"Spagnolo e italiano sono simili quanto basta per arragiangiarsi con i bisogni primari in vacanza"
Si in questo si. Io stesso avevo un'idea molto ottimistica prima di venire qui proprio perchè un paio di volte mi capitò di incrociarmi con degli spagnoli ed intendermi bene.
Poi però una volta trasferitomi qui mi resi conto, mio malgrado, che le cose non sono affatto così facili...Vedevo passare tanti discorsi sopra di me e non avevo idea di quello che dicevano (soprattutto all'università ero disperato i primi mesi), però ho imparato in fretta.
Di solito i catalani ti capiscono meglio degli altri spagnoli.
Perchè loro conoscendo due lingue neo-latine (spagnolo e catalano), chiaramente hanno il doppio delle probabilità di capire una parola italiana.
Poi anche è più facile capire un madrileno di un sudamericano (con certi argentini chiedi aiuto alla madonna...), ed in generale è più facile capirlo leggendo che parlando.
Però è anche vero che si impara molto più velocemente di altre lingue. Questo va detto.
ottima segnalazione e citazione, è sempre bello sapere che c'è chi dedica del tempo per smontare questo Zeitgeist, documentario che chiamarlo ridicolo è un'offesa anche al termine italiano.
RispondiEliminaComunque per chi conosce meglio l'inglese io consiglio il sito Cospiracy Science, dove ho tratto fonti per i miei due articoli sulle citazioni.
bbyez ;)
Sì, sì lo so che ci sono tante stupidaggini online; cerco di guardare che le fonti siano attendibili.
RispondiEliminaCon l'inglese me la cavo, non sono un fenomeno purtroppo, quindi temo di non capire o di fraitendere termini e argomenti e così tecnici.
D'ora in avanti mi sono riproposta di leggere almeno la versione online del sole24 (oltre al vostro blog che mi è simpatico)... le mie conoscenze in fatto di economia finiscono lì; vi sembra una buona idea?
paoletta
quali sono gli economisti validi?
RispondiEliminaquelli che dicono che esiste la riserva frazionaria?
Gian, Mattia, William sono gli economisti
RispondiEliminaSulla loro validità posso solo limitarmi a dire che ho sempre apprezzato moltissimo i loro articoli sul blog, e che si veda che di economia sne sanno, poi nello specifico non ho le conoscenze per giudicare le questioni tecniche.
La riserva frazionaria comunque mi sembra ovvio che esista, che significa "quelli che dicono che esiste la riserva frazionaria?"?? Non capisco proprio.
Ne parlano anche economisti illustri in ambito accademico come l'ormai deceduto Samuelson (premio nobel) suppongo che lo conoscerai...
Ne parlano addirittura le leggi europee:
http://www.ecb.int/ecb/legal/pdf/it_protocol_18.pdf
e qualsiasi manuale d'economia suppongo....
Poi che discorso è non esiste?
Allora le banche non potrebbero fare prestiti se non ci fosse questo meccanismo.
Oppure al contrario, potrebbero prestare interamente tutti i soldi di un conto, così non potresti nemmeno fare il bancomat
Ma mi sembra che la tua frase sia indirizzata al pdf di gian.
Risponderà meglio lui quando tornerà dalle vacanze.
no, non esiste in quella maniera spiegata dai manuali di economia.
RispondiEliminail documento della BCE non parla di riserva frazionaria, parla semplicemente di regole come la riserva obbligatoria. ma la riserva obbligatoria serve, come tutte le riserve delle banche commerciali, per esigenze di pagamento, ma non rientrano minimamente nelle scelte delle banche commerciali sul quanto prestare.
il moltiplicatore dei depositi non esiste come spiegato nei manuali classici di economia. giusta è invece la spiegazione del funzionamento del sistema bancario che ne da la letteratura cosiddetta post-keynesiana, gli orizzontalisti come Marc Lavoie o Basil Moore, i circuitisti tipo Alain Parguez o Graziani, e soprattutto la MMT.
leggi questo documento della BIS (se ti va.
http://www.bis.org/publ/work292.pdf?noframes=1
pensa che in Canada e altri paesi (forse l'Australia anche) la riserva obbligatoria è 0.
RispondiEliminaeppure il credito esiste e le banche commerciali funzionano come ovunque.
Samuelson, (che immagino sarai d'accordo nel ritenerlo una voce più che autorevole) diceva, (come viene citato anche da wikipedia) che a fronte di un nuovo deposito, una banca può concedere un prestito aggiuntivo per un ammontare massimo pari al nuovo deposito meno la somma trattenuta sotto forma di riserva a qualsiasi titolo.
RispondiEliminaQuesto è la riserva frazionaria
I regolamenti europei che ho linkato parlano appunto di riserva obbligatoria che è quella percentuale, nell'UE al 2% per ogni deposito che le banche non possono prestare.
Poi ce ne saranno altri tipi oltre a quella obbligatoria.
Queste riserve in sostanza compongono riserva frazionaria da quanto ho capito io.
E mi sembra difficile poterla negare, è un fatto che ci sono queste leggi e questi obblighi per le banche. Poi magari non in tutti i Paesi saranno ufficiali, ma qualche riserva l'avranno tutte le banche immagino.
Incida o meno sul quanto prestare, però esiste
ma scusa, ti ho appena detto che c'è una riserva. ma non c'entra nulla con il prestare, le banche prestano in base al capitale, non alle riserve. la riserva obbligatoria non obbliga l'ammontare dei prestiti, è solo un obbligo di riserva per eventuali pagamenti. ma ripeto, esistono molti paesi senza riserva obbligatoria.
RispondiEliminanon ci son obblighi di prestare in base alle riserve, ci son obblighi di avere una riserva obbligatoria.
ripeto, leggi quel documento, è ufficiale e dice delle cose interessanti.
samuelson è un economista, come tanti.
"samuelson è un economista, come tanti. "
RispondiEliminaCon questo hai detto tutto.
leggi quel documento MMST, e non star qui a fare pompini ai defunti.
RispondiEliminahttp://www.bis.org/publ/work297.pdf
RispondiEliminaguardate anche quest'altro se vi va.
Se gian non fosse in vacanza sicuramente censurerebbe la tua prima risposta a MMST, e lo farei anche io ora se potessi farlo.
RispondiEliminaPerchè la volgarità e la mancanza di rispetto non sono mai state benvenute in questo blog, in quanto impediscono un confronto ed un dialogo costruttivo. Poi abbiamo cose migliori da fare piuttosto che perdere tempo in insulti gratuiti sul web (che già da soli bastano a qualificare i loro autori).
Per il resto, quando avrò tempo forse darò un'occhiata ai documenti che hai linkato, ma per quanto mi riguarda la discussione finisce qui
"leggi quel documento MMST, e non star qui a fare pompini ai defunti."
RispondiEliminaTi qualifichi da solo.
ma solo perché ho detto "pompini"?
RispondiEliminanon volevo essere offensivo, era un modo scherzoso di dirti di andare oltre il nome e basarti sugli studi successivi a samuelson.
la discussione era sulla riserva frazionaria e tu l'hai posta su un aspetto irrisorio. anche blanchard e mankiw scrivono manuali universalmente considerati, ma è pieno di letteratura volta a smentirli. anche loro sono intoccabili?
pure krugman è premio nobel. ma guarda le scemenze sul caso giapponese che ha detto (tipo inflazione e rialzo dei tassi), e che non si son rivelate vere.
ad ogni modo, quei link rimangono, se siete interessati leggeteli, se no si conclude qua. dopo tutto dovrebbe essere nel vostro interesse.
Ai link gli darò un'occhiata quando ho un pochino di tempo, che ora sto scrivendo di fretta
RispondiEliminaper il resto io non ho spostato la discussione su un aspetto irrisorio.
La mia posizione ora come ora è scettica verso quello che stai dicendo per i motivi che ho già detto, però finchè non guardo i documenti che hai apportato non posso esserne sicuro, può anche darsi che hai ragione te non ho certo la scienza infusa (meno che mai quella economica).
Si chiude qua se si devono usare espressioni fuori luogo, (scherzose o meno, perchè su internet non si sa mai come interpretare le cose), se no se uno si sa esprimere civilmente (su internet è anche l'immagine che dai della tua persona il modo di scrivere).
Altrimenti si può anche continuare, quando leggerò (forse stasera se posso) quello che hai linkato guardo di risponderti, prima non avrebbe senso
Essendo in inglese temo che ci metterò un pò di più a leggerli, ma un giorno proverò a tradurre qualche pezzo dei capitoli che parlano delle riserve in qualche modo mi arrangio, ma mi ci vorrà un po'.
RispondiEliminaAlle superiori ho avuto professoresse con cui prendevo voti buoni anche sapendo poco inglese...
Da un paio d'anni a questa parte poi sono così preso da spagnolo e tedesco che in inglese faccio parecchia fatica
Comunque volevo dire, Samuelson intoccabile o no, però è stato un grande economista.
Quindi riferendosi al tuo primo messaggio dico che si può essere economisti validi anche dicendo che la riserva frazionaria esiste...Non sarà una cosa fuori dal mondo se i manuali ne parlano e gli economisti importanti pure.
Comunque guarderò di tradurre un po' i link...Bisogna mi metta a studiare inglese qualche volta
dimmi i punti che ti interessano e te li traduco io.
RispondiEliminasi può essere economisti validi certo, ma se costruisci dei modelli basandoti su un'idea tale del sistema monetario allora ci sarà qualcosa che non quadra. poi non ho niente contro samuelson, è che non son solito mitizzare o dare per buono in base al nome.
vedi uno come Barro che tira fuori ancora l'equivalenza ricardiana, che è una balla talmente grossa.
più che altro esistono differenti scuole economiche, negli ultimi 30 anni hanno ripreso piede i neoliberisti (dopo la grande e continua diatriba con i keynesiani ecc) ma questo non significa che abbiano ragione. anzi,
ti posso elencare diversi punti totalmente sballati centrali nelle loro teorie:
- il NAIRU
- l'idea che i deficit di bilancio statali portino in alto i tassi di interesse.
- la teoria dei loanable funds
- il fatto che le BC riescano o possano controllare l'offerta di moneta (e questo lo nega anche quel documento che ti ho detto)
- la neutralità della moneta nel breve o lungo periodo.
ed altri.
ma ovviamente è molto lungo argomentare. di fatto però devi sempre distinguere tra diverse scuole di pensiero, di solito divisibili tra postkeynesiani e neoclassici, poi varie sfumature ovviamente. chi si basa sui fatti e serie storiche e chi, come i liberisti, tendono ad adattare la realtà alle teorie molto spesso.
putroppo proprio per via di questa rinascita dei liberisti negli ultimi trent'anni, nella maggior parte delle università si insegnano o si utilizzano libri di testo smaccatamente di impostazione mainstream.
ma son pieni zeppi di incongruenze, e la letteratura volta a sfatarli è piena.
se sei interessato ti posso consigliare anche qualcosa in italiano.
Ho letto un pò, se ho capito bene il senso dei paragrafi sulle riserve sembra essere che esse influenzano le decisioni delle banche commerciali ma solo in modo limitato non in modo estremo come pensano alcuni.
RispondiEliminaE che anche la banca centrale può influenzare i prestiti ma solo in maniera limitata.
Almeno questo mi sembra di capire.
Dirò anche a gian di dargli un'occhiata, può darsi anche che alla fine sia d'accordo.
Comunque interessante quello che hai scritto.
L'economia come tutte le scienze sociali è soggetta ad interpretazioni (e talvolta ad interessi) personali.
Sono cosciente anche del successo dei liberisti, (sul quale pesano appunto anche interessi personali), che viene spesso criticato anche in questo blog.
Altri punti in cui secondo me è criticabile il liberismo è anche per esempio l'idea di tenere la pressione fiscale il più bassa possibile su tutti, ricchi e poveri, quest'avversione estremistica alle imposte con la scusa che ridurrebbero i consumi (cosa che secondo me non è sempre vera, perchè anche lo Stato consuma e poi redistribuendo la ricchezza si può far consumare di più ai più poveri).
Molti secondo me usano la scusa di non ridurre i consumi per proteggere dalle imposte patrimoni miliardari, impedendo lo sviluppo di uno Stato sociale.
Poi va be, ci sono i liberisti veramente estremisti capaci di deliri veri e propri (come tutti gli estremismi del resto).
Secondo te è possibile che questo successo del liberismo abbia contribuito a provocare la crisi? Secondo me si
Ah poi solo una cosa non mi è molto chiara di quello che hai scritto prima fra le critiche:
RispondiElimina"l'idea che i deficit di bilancio statali portino in alto i tassi di interesse"
questo mi sembrerebbe giusto...Se io sono un governo ed ho un deficit alto è più difficile che riesca a piazzare titoli di debito nei mercati finanziari no?
La gente avrà paura che non sia in grado di ripagarli.
Quindi solo proponendo una remunerazione alta, qualcuno potrà essere disposto a rischiare.
Non è già successo altre volte?
assolutamente, la causa madre della crisi è la deregolamentazione, questo è assodato, ed è uno dei punti fondamentali della teologia liberista.
RispondiEliminale stesse politiche di austerità son tipiche di chi non capisce, o non vuole capire come funziona uno Stato. difatti è una pazzia degna di chi è in malafede o è dogmatico nel suo approccio alle cose. e lo si vede e si vedrà in europa, come in america a cosa porteranno le politiche di austerità. (con la dovuta essenziale differenza tra i due sistemi monetari sia chiaro)
sui deficit di bilancio c'è da dire questo:
quando lo Stato spende, spende semplicemente accreditando conti bancari ok? per intenderci, tu hai un conto bancario, ti viene accreditato un sussidio, una pensione, un incentivo (una qualunque spesa pubblica).
e questo risulta come un attivo netto per te, nessuna passività. (cosa che non è se prendi a prestito in banca, un debito/credito per te, un debito/credito per la banca ecc)
cosa succede? succede che le banche commerciali i cui conti son stati accreditati, si ritrovano con riserve bancarie in eccesso, rispetto alla riserva obbligatoria. cosa fanno? solitamente, o meglio sempre, tendono a rivenderle nel mercato interbancario spingendo il tasso overnight verso lo 0, facendo perdere il tasso fissato dalla Banca Centrale. c'è infatti da sottolineare che la politica monetaria si fa per la maggiore tramite i tassi d'interesse.
Difatti la vendita dei titoli nel mercato secondario da parte della BC agisce come "drenaggio" di queste riserve, ovvero viene scambiato un asset finanziario (il titolo) con la riserva. A livello aggregato gli asset finanziari son sempre gli stessi, ne converrai, perché è appunto solo uno scambio di asset finanziari. ma questo permette alla BC di evitare che il tasso d'interesse scenda per via della competizione nel mercato interbancario.
In alternativa a queste operazioni, la BC potrebbe pagare un tasso di sostegno per l'eccesso di riserve, in modo tale che le banche commerciali non si mettano a rivenderle nel mercato interbancario. questo vien fatto da alcune BC, ma comunque per legge l'emissione di titoli c'è comunque.
quindi, fatto questo excursus, perché i deficit non spingono i tassi d'interesse in alto? perché ogni spesa è un aumento di riserve, e dunque tuttalpiù potrebbe spingere in basso i tassi d'interesse.
peraltro l'assurdo sai qual è? che i soldi che lo stato (per dire, l'america, l'australia, il canada, brasile, inghilterra) "prende a prestito", quando emette titoli, sono stati creati contemporaneamente dalla sua stessa BC (che è un agente del governo). Cioè, ogni qualvolta il Tesoro americano per dire, indice un'asta, la FED emette le riserve necessarie (se non ce ne sono abbastanza) per l'acquisto dei Titoli. Quindi alla fine del giro, lo Stato sta prendendo a prestito ciò che ha creato. Quindi nessun effetto spiazzamento, o teoria dei loanable funds e altre scemate come dicono i liberisti.
e questa non è teoria, son normali operazioni quotidiane, se ti interessa, leggi questo documento, è una spiegazione molto tecnica delle operazioni Tesoro-BC (non nell'eurozona) che avvengono quotidianamente.
http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1825303
prendi il caso giapponese, loro hanno avuto per anni deficit elevati, un debito pubblico tutt'ora enorme (ma poi, enorme rispetto a che?) eppure hanno sempre offerto tassi d'interesse bassissimi, tendenti allo zero, e nessun'asta è falllita o qualcosa di simile. se fosse vera l'idea che i tassi d'interesse salgono per ogni deficit, loro sarebbero con le pezze al culo da anni.
putroppo in Europa la situazione è differente, perché i sistemi monetari son differenti, perché non c'è nessuna relazione tra politica fiscale e politica monetaria, e perché i mercati finanziari sanno bene probabilmente qual è la situazione europea, e ci vanno a nozze.
fammi sapere se non ti è chiaro qualcosa.
sul perché dell'austerità fallimentare:
RispondiEliminaguarda questa serie storica americana, hanno messo in un grafico la contabilità ovviamente, basandosi su questa equazione:
(S – I) = (G – T) + (X – M)
dove
(S-I) = risparmio privato positivo se positivo, risparmio negativo se negativo
(G-T) = deficit pubblico se positivo, surplus se positivo
(X-M) = esportazioni - importazioni
http://1.bp.blogspot.com/-1a0JLvj-BOw/TZh9prS8StI/AAAAAAAAAYU/wyr_DMPnmWo/s1600/balances.png
c'è qualcosa di più speculare?
ora capisci cosa succede se c'è una politica di austerità in una situazione come l'attuale in cui l'indebitamento privato è elevato e non tutti i paesi posso essere esportatori ovviamente.
anche qui, nessuna teoria, semplice analisi storica.
Davvero molto interessante, complimenti
RispondiEliminaIl tuo discorso torna, fila.
Però forse in realtà convivono entrambe le situazioni: da una parte quello che dici tu dell'aumento delle riserve che fa scendere i tassi e dall'altra ciò di cui si sente spesso parlare dell'aumento del deficit e del debito che, in casi soprattutto di economie non molto solide, può preoccupare i mercati finanziari.
probabilmente dipende da situazione in situazione.
Secondo me è chiaro che un deficit troppo alto ed infinito non può essere sostenibile, perchè, alidlà del discorso sull'aumento delle riserve che può contrastare l'aumento dei tassi d'interesse, però normalmente si sa anche che più uno Stato è indebitato e ha un deficit elevato, più difficoltà avrà a trovare altri finanziamenti. Non ci si può indebitare in eterno penso io. Alla lunga viene fuori anche questo problema penso io. Altrimenti perchè certi Stati falliscono?
Il caso del Giappone in parte probabilmente sarà causato anche fattori particolari come la quantità d'esportazioni, il PIL elevato, molto debito pubblico in mano a banche e privati giapponesi e quindi parte di quello che spende per esso gli rientra sotto forma d'imposta.
Penso sia dovuto a vari fattori, ma pensi davvero che in Paesi con deficit e debiti elevati come l'Italia, la Spagna, la Grecia, si poteva evitare l'austerità?
dunque, poniamo delle differenze. in generale, uno Stato che emette la sua propria valuta fiat, a tassi di cambio flessibile non può mai fallire. non può mai tecnicamente fallire. nel senso, un default ci può essere solo se i suoi governanti son talmente scemi da decidere per un default.
RispondiEliminaprendi il caso dell'Australia o del Canada (per evitare il solito esempio dell'america), questi paesi hanno le caratteristiche che ho scritto sopra, come potrebbero fallire? nel senso, come può fallire (ovvero non avere più soldi) uno Stato che emette moneta non convertibile in nient'altro che stessa, semplicemente spingendo tasti al computer? lo Stato moderno (intendendo assieme BC e Tesoro), in un regime fiat money, emette moneta semplicemente accreditando dei conti in banca, e quando tassa quei conti in banca diminuiscono (la moneta non va da nessuna parte, è semplicemente distrutta perché distrutte son le riserve attinenti a quei depositi).
di conseguenza, come può dire di non aver più soldi? è come se tu andassi allo stadio e il tizio che aggiunge i punti sul tabellone dicesse "non posso aggiungere quel gol perché ho finito i punti disponibili". sembra assurdo ma è così. se la trovi guardati la puntata 60 minutes dove intervistano Bernanke, che spiega che la FED spende semplicemente accreditando i conti in banca.
segui questo ragionamento logico, i soldi che lo Stato prende a prestito quando emette titoli, da dove arrivano? come li hanno avuti coloro che stanno acquistando i titoli se non dallo Stato stesso che ha il monopolio dell'emissione?
quando una banca acquista i titoli, semplicemente accredita il conto del Tesoro e le riserve son contemporaneamente o anche precedentemente (sono operazioni collegate, è come cercare di capire dove inizia un cerchio). ma come conferma quel documento della BIS, dal momento che le banche non prestano riserve, l'acquisizione di riserve nel mercato interbancario o in BC è ex post, ovvero avviene dopo. prima io presto, poi mi occupo della riserva. quindi i soldi che le banche stanno prestando agli Stati, sono emessi da quest'ultimo, sempre, logicamente.
perciò per l'acquisto dei titoli, è sempre necessario o un preventivo deficit o un prestito alle banche da parte della BC (che è lo Stato).
dunque come ti dicevo i soldi presi a prestito, vengono sempre dallo Stato stesso, per logica.
quindi come fa un deficit ad essere insostenibile? rispetto a che?
peraltro i titoli di debito cosa sono se non un enorme risparmio privato denominato in titoli? è un asset che frutta interessi, lo Stato sarà sempre in grado di ripagarlo, avendo esso il monopolio di emissione senza limiti. (o meglio i limiti son ben altri, non la mancanza di moneta, questa è una mancanza inesistente, non essendoci più l'oro da quarant'anni)
con questo non voglio dire che il deficit può essere infinito, il suo limite è l'inflazione, ovvero l'eccesso di domanda aggregata rispetto all'offerta. dev'essere valutato in base all'economia. e adesso, una situazione del genere di recessione ci vorrebbe spesa pubblica a non finire. difatti regole tipo il 3% di deficit son cose senza senso. non puoi decidere a priori una cosa di questo tipo.
sugli Stati europei, la domanda che mi fai è giusta, ma essendo l'Europa totalmente fallimentare in partenza, eravamo destinati a finire così, per via di camicie di forza autoimposte figlie di un'ideologia che è quella liberista.
Mi trovi abbastanza d'accordo, con qualche riserva però:
RispondiElimina- Un limite grosso per il deficit finanziato dalla BC è l'inflazione come fai notare anche tu.
Per questo in Europa la BCE e le varie banche nazionali di ogni Paese, non possono comprare titoli sul mercato primario.
Se potessero ci sarebbe il rischio per esempio che in situazioni come quella greca, la BC potrebbe avere la tentazione di finanziare il deficit e tappare i suoi buchi emettendo nuova moneta. Che si tradurrebbe in inflazione, forse per tutta l'Europa (visto che la moneta è la stessa).
- Ci sono anche gli interessi da pagare.
Il debito ha sempre un costo un interessi (sia esso aumentato o no dal deficit).
Se un governo ha da pagare 60 miliardi di € per interessi sul debito pubblico, (che potrebbero essere spesi in maniera utile alla società), è chiaro che avrà delle capacità finanziarie limitate
Sono d'accordo che il 3% sia un tetto troppo basso, che abbia poco senso deciderlo a priori.
Però sul fatto che il deficit si possa far finanziare direttamente alla BC, per quanto indipendente essa possa essere mi sembra rischioso
come fa a tradursi in inflazione l'emissione di moneta in una situazione di disoccupazione anche al 20% per alcuni Stati, migliaia di imprese chiuse, una marea di risorse sottoutilizzate o inutilizzate?
RispondiEliminacome ho detto, l'inflazione è quando la domanda aggregata eccede l'offerta. qua la domanda è bassa, bassissima. dunque l'inflazione non può esserci in nessuna maniera.
ma detto questo, solo la scuola austriaca ha questa malsana idea che l'inflazione sia peggio della disoccupazione. non lo è mai se uno ha un po' di buonsenso. ma ripeto, è impossibile che ci sia un meccanismo inflattivo in una situazione come quella attuale, nel senso, non mi pare che l'economia sia al suo massimo potenziale ne converrai.
gli interessi da pagare allo stesso modo sono un asset netto per chi li riceve, e lo Stato può sempre pagarli, perché ripeto, è sovrano, emette moneta.
difatti le regole della BCE son regole di stampo liberista. tutte le altre BC hanno diversi altri obiettivi oltre la stabilità dei prezzi. solo la BCE ha un solo obiettivo. ma sono autoimposizioni pazzesche.
il deficit nei paesi non dell'eurozona è finanziato dalla BC volente o nolente anche senza che questa sia abilitata a prestare direttamente agli Stati, perché come ti dicevo su, le riserve per l'acquisto dei titoli da lì arrivano. capisci il nonsenso dei dogmi liberisti? non capiscono le quotidiane operazioni contabili e da lì fanno un casino.
ti consiglio un libro, è in inglese ma è semplice, è di un economista americano che è anche banchiere (quindi sa bene come funziona il sistema bancario):
http://moslereconomics.com/wp-content/powerpoints/7DIF.pdf
Lo stesso discorso sull'inflazione lo ha fatto gian in altri articoli spiegando che la forte emissione di moneta che c'era stata dopo la crisi non avrebbe provocato inflazione perchè volta a tentare di sostenere la domanda che era in forte calo.
RispondiEliminaPerò io dico, mano a mano che si supera la crisi, una cosa del genere come monetizzare attraverso la BC deficit del 12% e più sarebbe possibile? Certi prezzi sono già in rialzo ora, questo è il rischio di trovarsi sia con inflazione che con disoccupazione
Comunque mi sembra che stai esprimendo cose importanti ed interessanti sulle quali, anche se appunto qualche piccolo dubbio ancora ce l'ho, vale la pena per lo meno riflettere.
Detto questo se posso ora ti chiedo, quindi tu riformeresti la BCE, il sistema monetario europeo in generale rendendolo meno liberista, o vorresti proprio togliere l'euro?
Grazie per la disponibilità
l'Europa come costruita si è rivelata (ma molti, fra cui quell'economista che ti ho consigliato, lo previdero anche prima, negli anni 90 quando dicevano che sarebbe stata una catastrofe) fallimentare nelle fondamenta. l'ideologia dell'indipendenza totale fra politica monetaria e politica fiscale si è rivelata devastante. son bastati 10 anni perché tutti i limiti di un disegno senza solide basi si rivelasse quello che era.
RispondiEliminadue sono i mali maggiori:
- il tasso fisso tra i paesi europei, e dunque l'impossibilità di svalutare per singole nazioni, con le conseguenze che questo porta. soprattutto perché l'unico o sicuramente il più immediato modo per rendere competitivi i prodotti per esportarli è diminuire i salari, ovvero deflazione salariale. e la deflazione salariale è un calcio nelle palle alle persone durante una recessione.
- nessun collegamento tra il Tesoro e la Banca Centrale. insomma ma questa è anche logica di base, se uno Stato non ha la possibilità di gestire la propria moneta non è uno Stato, e questa mancanza è ormai riconosciuta da più parti. nel senso, si è passato da una autonomia della BC, ad una indipendenza della BC, ad un organismo totalmente autoreferenziale che ha come unico mandato quello della stabilità dei prezzi. mentre tutte le altre BC hanno anche il mandato di perseguire la piena occupazione. ok, non lo fanno minimamente né la politica monetaria può essere d'aiuto, ma perlomeno non hanno camicie di forza come l'impossibilità della BC di salvare gli Stati, che per intenderci significa semplicemente finanziare lo Stato, una funzione basilare, se no che Stato è in balia di mercati privati?
Tornare agli stati nazionali perché anche a livello pratico non è facile gestire economie totalmente differenti, per forza di cosa la più forte comanda, ed è quello che sta avvenendo (vedi Germania).
Ad ogni modo, sulle prime cose che hai detto. non condivido perché come ti dicevo per me il deficit è un parametro che preso così non significa nulla, nel senso non esiste sostenibile o insostenibile per chi ha il monopolio dell'emissione monetaria. chi ha il monopolio fa le regole, come possono essere insostenibili?
in più ricordati sempre che a livello contabile, vale quell'equazione che ti dicevo più sopra. quindi ogni deficit statale è un bene per il settore privato, tranne se si è in piena occupazione. ma questo attuale non mi sembra il caso.
guarda questi dati, sono serie storiche americane (ma valgono per tutti, anche per l'eurozona):
http://cas.umkc.edu/economics/people/facultyPages/kelton/nep/SectoralBalances.xlsx
è evidente che ogni qual volta lo Stato diminuisce il deficit, il privato a livello aggregato risparmia meno. nessuna teoria, semplice contabilità nazionale. quindi pensa che folli quelli convinti che l'austerità possa far ripartire l'economia.
In generale però il discorso sul deficit (sostenibile o no) non è valido per l'eurozona. qua il deficit non è mai sostenibile, per questo ti dico che non ha senso neanche discuterne o dibattere come si fa in tv o nei giornali, qui la questione centrale è cambiare totalmente le basi secondo me.
peraltro non so se sai come nacque l'unione monetaria europea e su quale modello si basava. ci son dei bei documenti di un economista francese, Alain Parguez, che ne spiega la storia, chi la volle, come nacque ecc. è molto interessante. su google lo trovi, non ricordo come però.
mi rendo conto che quello che sto dicendo ti farà storcere il naso, ma quando si comincia a capire come funziona il sistema monetario realmente negli Stati non dell'eurozona (o negli Stati come erano prima dell'euro), cioè, analizzate le transazioni, e come funziona a livello aggregato la contabilità (quindi quei rapporti tra settori che quei dati dimostrano) ci si rende conto di quanto sia assurdo il dibattito a livello mondiale su concetti come sostenibilità del deficit, default e di quanto siano fuori di testa o in malafede i teologi del liberismo.
"Tornare agli stati nazionali perché anche a livello pratico non è facile gestire economie totalmente differenti, per forza di cosa la più forte comanda, ed è quello che sta avvenendo (vedi Germania)."
RispondiEliminaQuesto oppure al contrario (e penso sarebbe la cosa migliore anche economicamente...), far diventare l'UE uno Stato nazionale.
Far diventare l'€ per l'Europa come il $ per gli USA.
In tal caso s'avrebbe una politica fiscale comune, non s'avrebbero camicie di forza a priori ecc
Anche negli USA ci sono Stati più ricchi ed altri meno ricchi,però il dollaro funziona.
Insomma forse in Europa bisogna prendere una decisione o uniti o divisi, non nel mezzo.
si, si potrebbe fare, ma è un processo molto difficile, veramente. una cosa è certa, in tutti e due i casi, vanno presi a calci in culo i teologi del liberismo. hanno fallito, ora la palla passa al buonsenso.
RispondiEliminatornando alla questione iniziale sulle riserve. hai visto i vari quantitative easing americani? tutti urlavano all'iperinflazione (soprattutto quei tonti della scuola austriaca) o all'inflazione se sei monetarista doc, o nel migliore dei casi erano convinti che servisse a qualcosa, cioè potesse stimolare la domanda tramite prestiti ecc. non è successo quello che doveva succedere per i due motivi principali che ti dicevo:
- le banche non prestano riserve. quindi il quantitative easing, che non è altro che uno scambio di asset finanziari (titoli contro riserve), ha portato ad un eccesso di riserve che poi son state rivendute o riacquistate dalla stessa FED.
- nessuna inflazione. perché un aumento di base monetaria non è indice di aumento inflazione. le BC aumentano la base monetaria costantemente, le operazioni di mercato aperto sono settimanali o diurne. quindi un aumento di base monetaria non si ripercuote per forza di cose sull'offerta monetaria (soprattutto se lasciate lì nelle banche commerciali) e il meccanismo del moltiplicatore monetario non può avvenire.
la realtà è che non sono i depositi che guidano i prestiti, ma viceversa, per usare la frase di quel documento "the process actually works in reverse, with loans driving deposits." cioè, i prestiti creano i depositi e l'acquisizione di riserve è ex post. la banca presta ogni qualvolta si ritrova il cliente di fronte. l'unico limite è il capitale (per rifinanziarsi) o costi di rifinanziamento.
ma se ci pensi è anche normale, gli accordi di basilea son sempre incentrati sul capitale, il focus maggiore è su questa componente.
"vanno presi a calci in culo i teologi del liberismo. hanno fallito, ora la palla passa al buonsenso."
RispondiEliminasu questo non ci piove
Sulle riserve spiegato così mi sembra comprensibile anche se per ignoranza (considera che non solo non sono un'economista, ma nemmeno sto studiando economia, sto studiando un'altra cosa), non so bene cosa siano i quantitative easing
mamma mia quanto avete scritto...
RispondiEliminala riserva è zero e il credito esiste... questa è davvero divertente e sintomatica di una scarsa comprensione dell'argomento "riserva frazionaria". E' vero il contrario: se fosse il 100% non esisterebbe il credito.
Se la riserva obbligatoria è zero non significa che la riserva facoltativa sia zero, anzitutto, e comunque in tal caso la banca può prestare tutto quel che raccoglie. Quindi che il credito esista nonostante una riserva allo 0% è come dire: oggi è una bella giornata benchè manchino le nuvole
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Vx la tua storia su Santander ricorda la Popolare di Lodi di Fiorani (poi finito in carcere) che qualche anno fa fece addebitare diversi soldi di spese "misteriose" a tutti i correntisti. Se protestavano, i direttori di filiale avevano il dovere di togliere le spese.
Fiorani aveva inventato questo sistema per rimettere in sesto i conti della banca
"la discussione era sulla riserva frazionaria e tu l'hai posta su un aspetto irrisorio. anche blanchard e mankiw scrivono manuali universalmente considerati, ma è pieno di letteratura volta a smentirli. anche loro sono intoccabili? "
RispondiEliminaNon negano affatto il moltiplicatore monetario in quell'articolo.
"come fa a tradursi in inflazione l'emissione di moneta in una situazione di disoccupazione anche al 20% per alcuni Stati, migliaia di imprese chiuse, una marea di risorse sottoutilizzate o inutilizzate?
RispondiEliminacome ho detto, l'inflazione è quando la domanda aggregata eccede l'offerta. qua la domanda è bassa, bassissima. dunque l'inflazione non può esserci in nessuna maniera. "
Nella repubblica di Weimar la disoccupazione era schizzata quando la banca centrale ha remunerato i disoccupati direttamente al posto del governo. La stagflazione fenomeno degli anni 70 anche se determinata dalla restrizione dell'offerta ha visto disoccupazione e inflazione galoppante insieme. Lo zimbawe ha una disoccupazione a oltre 80%.
Che gli usa nelle manovre di espansione della base monetaria non abbiano nulla a che fare con quelle catastrofiche che ho elencato è vero, che non si siano tradotti in altrettante espansioni degli aggregati monetari e l'inflazione ne ha risentito solo parzialmente (è sempre leggermente superiore all'europa) e altresì vero ma non vuol dire che non si possano creare le premesse per una ripresa appena la crescita americana dovesse farsi un tantino più robusta. Gli assoluti nelle previsioni economiche non esistono.
"Vx la tua storia su Santander ricorda la Popolare di Lodi di Fiorani (poi finito in carcere) che qualche anno fa fece addebitare diversi soldi di spese "misteriose" a tutti i correntisti. Se protestavano, i direttori di filiale avevano il dovere di togliere le spese.
RispondiEliminaFiorani aveva inventato questo sistema per rimettere in sesto i conti della banca "
Io protestai, ma non mi tolsero nulla...
Forse avrei potuto insistere di più, minacciare denunce o chissà cosa, ma va beh ormai è andata, da poco che vivevo da solo a occuparmi di ste cose senza genitori ecc, ero da poco in spagna non sapevo bene come fare, capivo poco la lingua...alla fine lasciai perdere
forse avrei potuto dirlo a mio padre quello si, forse se gliene parlavo mi avrebbe consigliato
Se si trattò di una truffa probabilmente di solito gli viene bene perchè non sono poi tanti soldi che mi addebitarono, quindi forse di solito la gente non fa grandi proteste.
Solo che a me costò di più perchè bastarono per mandarmi sotto zero, e da lì poi giù con l'interesse (senza che io sapessi nulla di nulla)...alla fine si presero parecchi soldi di quelli che mi mandarono i miei
per questo a me alla fine costò abbastanza
Infatti il gioco della popolare di Lodi era di prendere un pò di soldi a tanti correntisti. Se poi il tuo conto è "povero" non puoi neppure minacciare di rivolgerti altrove perchè al massimo perderebbero pochi soldi
RispondiEliminaDi solito ti dovrebbero informare per iscritto sui costi. Ma poi dubito che le informazioni si leggano, specie se gli avvisi sono lunghi. Tutti dicono che puoi prelevare gratis da sportelli della tua banca, ma pochi si informano sui costi di prelievo presso altri sportelli o magari dimenticano presto le informazioni
MMST, l'hai detto tu stesso, non è capitato, appunto. ma ripeto, la base monetaria è espansa settimanalmente, perché settimanalmente (o anche quotidianamente) c'è qualche banca che si va a rifinanziare in BC. non c'è nessuna relazione fra espansione della base monetaria e offerta monetaria, come non c'è nessuna relazione fra espansione della base monetaria (come il quantitative easing) e inflazione. il quantitative easing è uno scambio di attività differenti (riserve contro titoli).
RispondiEliminadifatti, dice Caruana (general manager della BIS):
"Reserves become just another type
of liquid asset among many. And because they earn the market return,
reserves represent resources that are no more idle than holdings of
Treasury bills."
In quell'articolo negano totalmente il moltiplicatore monetario come spiegato dai manuali di economia tipo blanchard e mankiw. Basta solo l'Introduzione.
Gian, sei fuori luogo, non hai capito il discorso. Quella frase era volta a dire che non prestano riserve. Le banche non prestano riserve. Che lo dica mankiw o che lo dicano i manuali di economia, non prestano riserve. Non prestano quello che raccolgono. O meglio, le riserve hanno sì il ruolo di essere utili per esigenze di pagamento quotidiane, ma la quantità di riserve non rientrano nel conto di quanto prestare. sono i prestiti a guidare i depositi e non viceversa, leggi questo:
http://moslereconomics.com/2010/04/25/bis-getting-there-yet-not-fully/
è di Jaime Caruana, General Manager of the BIS, quindi non l'ultimo degli stronzi.
un estratto:
"In fact, bank lending is determined by banks’ willingness to grant
loans, based on perceived risk-return trade-offs, and by the demand
for those loans. An expansion of reserves over and above the level
demanded for precautionary purposes, and/or to satisfy any reserve
requirement, need not give banks more resources to expand lending."
ah, volevi dire che non prestano le riserve?
RispondiEliminapotevi anche spiegare che in mare c'è l'acqua e in cielo si formano le nuvole
sulle riserve mi basta e avanza quel che ha scritto Samuelson nel suo manuale. Tutto semplice, coerente, con le scritture contabili a spiegare quel che succede... Non vedo proprio perchè leggere cose di sconosciuti che al massimo spiegano quel che è arcinoto
RispondiEliminache bello quando non capisci e vuoi farmi passare per scemo.
RispondiEliminaè la tua vita, ne fai quello che vuoi. non ti posso mica convincere io, o
il general manager della BIS, o Ulrich Bindseil (former Head of the ECB’s Liquidity Management Section) o non so, la FED (http://www.federalreserve.gov/pubs/feds/2010/201041/201041pap.pdf).
poi bella quella degli sconosciuti. non contano i fatti, conta chi lo dice.
Come stanno le cose è chiarissimo e non serve continuare a fare riferimento a documenti di decine di pagine quando ciò che c'è da sapere sull'argomento è sintetizzato in un paio di pagine di un ottimo manuale.
RispondiEliminaSe davvero pensi che io mi metta a leggere documenti di decine di pagine, puoi capire da solo cosa sei... non occorre che te lo debba spiegare io
va bene gian.
RispondiEliminase passa qualcuno e ha interesse li legge, se no pazienza.
VxVendemmia, ho apprezzato la discussione.
ciao
La descrizione di Samuelson, poi, è chiara e semplice. Ci sono i pasaggi, uno per uno, con tanto di scritture contabili
RispondiEliminaPer cui mi pare quasi banale suggerire di leggere e, se qualcosa non va, di fare le dovute osservazioni, o di offrire una descrizione analoga ma alternativa, con tanto di scritture contabili
Solo in questo modo si capisce se le critiche sono sensate, se ci sono errori o cose non dette.
Su Facebook mi è arrivato questo link, che mi permetto di segnalarvi, per farvi due risate, magari lo conoscete già :
RispondiEliminahttp://www.signoraggio.com/signoraggio_ilsignoraggio.html
il sito di quello sfigato... oddio...
RispondiElimina(sfigato perchè per anni ha predicato contro le banche e ha messo insieme 30 persone, poi all'improvviso si creano movimenti di centinaia di migliaia di persone che protestano contro le banche...)
Eh già...ma se non sbaglio ci dovrebbe essere anche un'altra pagina web sua, ma a quanto pare si sono dimenticati di darti il link, va beh rimedioio...siamo generosi su econoliberal:
RispondiEliminahttp://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Sandro_Pascucci
tra l'altro, alla fine c'è andato in pensione come aveva detto (ammettendo fra l'altro lui stesso di non capirne niente d'economia), o ancora s'aggira per il web come un'anima in pena?
mi è venuto in mente ora,
RispondiEliminaperchè insieme ai vari link frottole sul signoraggio, perle complottiste, capitale di bankitalia ecc ecc
perchè non ci inseriamo anche il link del signoraggio su nonociclpedia? :D
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Sig._Aggio
così tanto per alleggerire e ilarizzare un po'
è ancora in giro. Credo passi il suo tempo a insultare tutti quelli che crticano le banche ma non lo sostengono
RispondiElimina