10 settembre 2011

Dimissioni di Stark: è la fine di un'era?


Le dimissioni del capo economista della BCE, il tedesco Jurgen Stark, hanno terremotato le borse mondiali: -4,93% a Milano, -2,69% a New York il Dow Jones, -4,04% a Francoforte, -3,6% a Parigi, mentre l'euro sceso a 1,38 sul dollaro.

Pare la fine dell'era del rigore della Bundesbank, impegnata in una rigorosa lotta all'inflazione, conseguenza dell'iperinflazione dei tempi di Weimar, sovente criticata dagli economisti progressisti, perchè sacrifica la crescita e l'occupazione in cambio di una moneta forte e di poca inflazione.

Per convincere i banchieri centrali tedeschi a dare il via libera all'euro si sono poste regole stringenti all'opearto della BCE. La politica monetaria tendenzialmente restrittiva della Bundesbank è stata trasferita nella BCE e si sono vietati gli aiuti di stato: i singoli paesi devono fare da soli, aggiustando i bilanci se necessario. Niente svalutazioni competitive, niente deficit per sostenere la domanda.

Il divieto di aiuti di stato, però, è stato aggirato con l'acquisto di titoli di stato greci, irlandesi, portoghesi e, negli ultimi tempi, spagnoli e italiani. Una situazione intollerabile per l'ortodosso Stark, non solo perchè si violano le regole ma anche, e soprattutto, perchè il finanziamento del debito pubblico con soldi della BCE significa rischio di inflazione.

Non ci sono alternative. O meglio, ci sarebbero: gli eurobond. Si dovrebbero unire parte dei debiti pubblici dei paesi dell'area euro, finanziandolo con l'emissione di titoli (gli eurobond) emessi e gestiti da UE e BCE e inoltre si dovrebbe imporre ai paesi dell'euro una serie di regole e di riforme che portino verso una maggiore integrazione europea.

Ma non è questa l'intenzione dei governi conservatori, poco propensi a cedere poteri all'Europa unita.

Se non si integra l'Europa e se ogni paese diventa una potenziale vittima della speculazione, non resta che correre a salvarlo o, come avrebbe voluto Strark, costringerlo con qualunque mezzo a risanare da solo i conti.

Si sta scegliendo la prima strada, la sola che consenta ai governi europei di stare in piedi senza rinunciare ai propri poteri, sacrificando però la politica monetaria e il rigore finora predicati dalla BCE.

Le dimissioni del capo economista tedesco pongono diversi problemi: cambierà la politica monetaria della BCE o i governi, bocciati dai mercati, saranno costretti a affidarsi a gente come Stark per recuperare credibilità? ci saranno rischi di inflazione? l'euro si svaluterà? come si comporterà la BCE nei confronti dei paesi con un deficit più elevato del previsto? ci sarà una maggiore integrazione (economica) europea? la BCE risulterà credibile? e, soprattutto, riusciranno gli acquisti di titoli di stato a sconfiggere la speculazione?

5 commenti:

  1. Sagge considerazioni.

    Credo però che una moneta unica richieda un governo "unico".
    Quando Ciampi-Prodi ci buttarono nell'euro dicevano grosso modo: "intanto faciamo l'euro che l'Europa verrà di conseguenza".
    A me "mi ballava un occhio" però mi dissi: "Beh, ci sono i tedeschi, quelli controlleranno i conti di tutti"

    Come mi sbagliavo ...

    Ciao
    Gino

    RispondiElimina
  2. D'accordo, però è anche vero che Prodi aveva proposto a suo tempo pure un organo europeo che gestisse, o perlomeno vigilasse, anche la politica economica oltre che quella monetaria dell'Europa

    come disse lui successivamente in un'intervista "c'era la volontà politica di fare l'euro ma non ci fu la volontà politica di andare più avanti"


    quello sarebbe stato un gran passo avanti verso il "governo unico" appunto

    RispondiElimina
  3. la linea del "controllo dei conti" sta uscendo sconfitta proprio con le dimissioni di Stark anche perchè non esiste + una Germania rigorosa in contrapposizione a paesi sventurati come l'Italia

    ormai il loro debito pubblico è sui livelli del nostro (pare ci siano trucchi contabili per farlo apparire + piccolo del vero) e anche come deficit non sono messi bene

    se ci fosse stato il vecchio marco la Bundesbank avrebbe preso provvedimenti per indurre i politici a darsi una regolata, ma adesso non c'è + il marco, tutti hanno debiti elevati e tutti lottano per raggiungere il pareggio di bilancio

    le cose dette da Prodi e Ciampi appartengono a un passato molto diverso dall'oggi e secondo me si possono considerare profetiche: oggi sono i conti mal messi e per questo serve una maggiore integrazione europea che invece non si realizza se i tedeschi come Stark fanno i primi della classe irritati perchè ci sono quelli meno bravi che costringono il professore a rispiegare alcune cose

    RispondiElimina
  4. GIAN: mi scovolgi. Pure i crucchi imbrogliano? e Strak non diceva niente?
    Allora l'Europa è finita (non era neanche cominciata)
    Bisogna prendere in mano i forconi e fare una bella rivoluzione

    E c'è gente che continua a dar credito ai nostri potenti banco-politici?

    Ho sentito che una grande ditta amerciana ora produce solo per ricconi e per poveracci dato che la classe media va sparendo !!!
    E dire che c'è ancora un sacco di gente che crede che l'imposta diretta e progressiva possa essere uno strumento di giustizia sociale !!! in USA mica si evade come da noi, eppure il risultato non cambia.
    Lo capite voi perchè?

    Ciao

    Gino

    RispondiElimina
  5. la tesi di mucchetti sul corriere è che il debito viene in parte nascosto con società come la nostra cassa depositi e prestiti che ufficialmente sono società e quindi non rientrano nell'ambito statale ma in realtà sono possedute dallo stato o hanno garanzie statali con le quali possono indebitarsi emettendo obbligazioni liberamente

    quindi la realtà del debito è diversa -dice mucchetti- da quella dichiarata

    questo vuol dire che è difficile fare confronti internazionali.. come sempre, visto che in molti campi le regole tra stati sono diverse

    poi io credo che questo sia il momento per rafforzare l'europa... se crolla (cosa assai improbabile) i danni collaterali sono enormi

    UBS stima che se un paese come grecia o portogallo esce dall'euro il conto è salatissimo ed è molto salato anche se uscisse un paese come la germania

    RispondiElimina

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...