02 settembre 2011

Spagna, continuano interventi contro la disoccupazione giovanile

Ultimamente i grillini dell'antipolitica spagnoli, (los indignados), ai quali pur non condividendo il loro antipartitismo e la mancanza di alternative concrete, (oltre che le infiltrazoni complottiste nel movimento, come dimostrano gli striscioni a Puerta del Sol del tipo "nuovo ordine mondiale, informati!" e simili) ho sempre riconosciuto loro qualche ragione, sostengono che le misure che il governo sta prendendo negli ultimi mesi contro la disoccupazione ed il lavoro nero siano dovute alla paura provocata al PSOE dalle loro proteste (costate anche pesanti batoste elettorali alle elezioni comunitarie e municipali). Insomma un tentativo della classe dirigente socialista di rifarsi la faccia in vista delle elezioni generali del prossimo Novembre, alle quali Zapatero non si candiderà, lasciando così spazio a Rubalcaba. Un uomo pur sempre della "casta", non certo un giovane proveniente da chissà quali ambienti di lotta, ma un personaggio considerato comunque uno degli esponenti dell'ala più di sinistra del partito.
Come del resto hanno confermato le primarie del PSOE indette dopo le suddette dichiarazioni dell'attuale presidente del consiglio spagnolo.

Probabilmente un po' di ragione ce l'avranno questi indignati, non voglio nascondermi dietro ad un dito, però è anche vero che questi provvedimenti contro la disoccupazione (come il "plan de choque"1 che consisteva in una serie di forti incentivi fiscali alle imprese che assumessero giovani con contratti superiori a sei mesi senza licenziare nessuno, e nuovi sussidi di disoccupazione), erano già iniziati ben prima delle loro proteste. Questo è un dato di fatto.
Come pure gli obblighi di trasformare i contratti che sono precari da oltre 2 anni in contratti a tempo indeterminato, erano addirittura già previsti nella contestatissima (sia da destra che da sinistra) riforma del lavoro.
Però è probabile per esempio che se pochi mesi fa' sono stati rimossi da tale riforma i "licenziamenti agevolati" per le imprese in perdita, è probabile, secondo me, che sia stato fatto anche per placare gli indignati.

In questi giorni, a breve distanza quindi dai provvedimenti contro il lavoro nero, (che come spiegavo in un altro post sembra essere ben più diffuso della disoccupazione), l'esecutivo socialista ha appena approvato un nuovo decreto, di nuovo con l'intento di facilitare l'assunzione di giovani.
Il portavoce del governo José Blanco ha annunciato il decreto legge2 con una frase di facile comprensione anche per gli italiani: "[il nuovo contratto ndr] va a permitir formarse mientras se trabaja, compatible con los derechos laborales y la protección social", (permetterà di formarsi mentre si lavora, compatibilmente con i diritti lavorativi e la protezione sociale).
Si tratta di una specie di nuovo contratto d'apprendistato per giovani tra i 16 ed i 25 anni, (solo in certi casi estensibile fino ai 30), che garantirà vantaggi fiscali (soprattutto una riduzione del 100% dei contributi a carico dell'azienda che invece finanzierà lo Stato, se il contratto servirà ad aumentare il numero dei lavoratori) alle imprese che se ne avvarranno.
La giornata lavorativa sarà del 75% rispetto ad una normale, il tempo restante verrà utilizzato in attività formative.
Inoltre se questi contratti di formazione e lavoro si dovessero trasformare al loro termine in contratti a tempo fisso, l'impresa continuerà a godere parte dei vantaggi fiscali.
Insomma riduzione del costo del lavoro senza toccare le retribuzioni dei dipendenti, sembra essere questa la via segnata dal plan de choque e da questo nuovo decreto.

Basteranno queste misure a migliorare le condizioni dei disoccupati spagnoli, (numerosi soprattutto fra i giovani)?
Non lo so, di certo però non ho dubbi che in ogni caso non basteranno a convincere los indignados.

Nell'immagine in alto a sinistra Alfredo Rubalcaba, già scelto come prossimo candidato del PSOE al governo della Spagna. La prima cosa che ha fatto non appena concluse le primarie, (oltre alle dimissioni dal suo incarico di ministro a suo dire incompatibile con la candidatura), è stata dichiarare guerra a banche e ricchi3 promettendo nuove patrimoniali per poter investire contro la disoccupazione, oltre a riforme elettorali a carattere più proporzionale come chiedono gli indignati...Solo i fatti potranno dire se sarà tutto fumo e niente arrosto...Intanto però il PP di queste cose non vuole affatto saperne, questo è più che certo...

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1http://www.lavanguardia.com/politica/20110211/54112828133/el-gobierno-aprueba-el-plan-de-choque-para-el-empleo-con-la-nueva-ayuda-de-400-euros.html


7 commenti:

  1. ma le elezioni non sono state anticipate a novembre?

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  2. è vero! Me n'ero completamente dimenticato

    Correggo

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  3. comunque il senso dell'articolo rimane lo stesso

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  4. ovvio...
    vx ti ho mandato una email ma mi sa che non le leggi....

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  5. quando me l'hai mandata? ieri sera avevo guardato e non c'era nulla oggi ancora non l'ho aperta la casella email perché a parte per fare il post poi ci sono stato pochissimo al computer, vado a vedere

    non c'è nulla non m'è arrivata

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  6. ah è in antispam! l'ho vista ora, la leggo e ti rispondo

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