La Margherita, partito confluito quasi 4 anni fa nel PD, è da mesi nella bufera per la vicenda Lusi, l'ex tesoriere indagato per aver sottratto decine di milioni di euro dalle casse del partito.
Qualche giorno fa la Margherita ha riunito i propri vertici e ha deciso di sciogliersi per "l'impossibilità di raggiungere lo scopo sociale" e di devolvere i soldi rimasti e quelli che recupererà facendo causa a Lusi allo Stato.
Questo è ciò che ha affermato Rutelli in tv, nell'evidente tentativo di salvare la faccia.
La realtà è un pò diversa e la si può scoprire leggendo il documento online dell'ex partito (vedi qui). Il partito di Rutelli ha deciso di destinare 5 milioni allo Stato ma anche di destinare 3 milioni al quotidiano Europa, in crisi, nella speranza che possa sopravvivere, di destinare 5 milioni al fondo rischi "per fronteggiare
evenienze ...a tutela del patrimonio
dell’associazione e dell’attività svolta dagli organi sociali in
relazione a qualsiasi evento futuro che possa in qualsiasi modo o a
qualsiasi titolo coinvolgere gli esponenti dell’associazione che hanno
ricoperto cariche sociali" vale a dire per pagare gli avvocati che lavoreranno per recuperare i soldi sottratti da Lusi e per difendere i dirigenti chiamati in ballo, dando così per scontata la loro innocenza.
Altri 2 milioni poi finiscono sempre al quotidiano Europa perchè "promuova l’attività delle donne in politica", 900 mila euro finiscono ad attività varie e infine si vuole un accordo con il Partito Democratico per fargli assorbire il quotidiano Europa, il personale e far subentrare il PD in altri contratti in essere.
Insomma, la decisione di devolvere tutto allo Stato pare la solita presa in giro di un partito e di un leader altrettanto inesistenti.
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