03 novembre 2012

Perché è difficile credere nella crescita

Guardate questa foto (cliccandoci sopra la potete ingrandire), catturata da Google Earth. E' il ponte sul Polcevera tra l'uscita di Genova Ovest, cioè l'uscita per il porto di Genova, e l'uscita Genova Aeroporto dell'autostrada A10.

Due corsie per senso di marcia, nessuna corsia d'emergenza, uno spazio ridottissimo oltre la linea bianca.

Cosa succede in caso di incidente? Semplice: si ferma quasi tutto il traffico di auto e camion che attraversa la città di Genova. Ma non solo: ne risente l'intero traffico del nord-ovest perchè l'autostrada della foto collega Genova a Torino, a Milano, alla Francia e alla Toscana.

E' inoltre un'autostrada usata da moltissimi genovesi nei loro spostamenti quotidiani perchè le strade in una città schiacciata tra il mare e la montagna non sono molte e sovente è preferibile usare l'autostrada che finire incastrati nel traffico cittadino.

Per questo motivo da qualche tempo c'è in progetto la Gronda, in pratica un pezzo di  autostrada che permetterebbe di attraversare il nodo genovese senza finire imbottigliati in un'autostrada piccola e poco sicura. La Gronda offrirebbe due autostrade alternative: una, quella attuale, che si infila in città; l'altra, da costruire, destinata a chi deve soltanto attraversare Genova.

Il progetto è pronto, le alternative sono state valutate, i politici hanno deciso il percorso, ma... ma come ovvio ci sono molti oppositori, incuranti dei benefici ad esempio in termini di rumore per la città (già oggi gran parte dell'autostrada che attraversa Genova è stata isolata con pannelli anti-rumore). I soliti attivisti ostili a ogni genere di opera pubblica, pronti a manifestare contro la TAV in val di Susa come contro il terzo valico (vale a dire un nuovo collegamento ferroviario tra Liguria e pianura padana).

Ai vari grillini, agli esponenti di rifondazione e ai diversi movimenti contro le opere pubbliche, s'è aggiunta pure parte della maggioranza che sostiene il sindaco Marco Doria, scatenando le ire del principale partito che sostiene l'amministrazione, il PD.

Forse nei prossimi mesi assisteremo a uno scontro tra chi sostiene la necessità dell'opera e chi, come Doria, punta a rinviarla o si oppone.

Di sicuro stiamo già assistendo a una triste vicenda sulle spalle di tanti lavoratori e dell'economia non solo ligure. Come può crescere uno stato con una dotazione di infrastrutture del tutto insufficiente?






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