Chi vincerà tra Barack Obama e Mitt Romney?
Lo scopriremo mercoledì mattina, sperando non ci siano brutte sorprese come nel 2000 in Florida, quando ci vollero molti giorni per scoprire a chi sarebbero andata la vittoria.
Tra chi fa previsioni, c'è l'ineffabile Luigi Zingales, italiano, economista liberista che insegna all'università di Chicago.
Qualche settimana fa La7 ha mandato in onda un bel documentario con Beppe Severgnini che, insieme a un giornalista tedesco, gira gli Stati Uniti in treno per scoprire che aria tira nell'America prossima al voto.
Arrivato a Chicago, Severgnini intervista Zingales che si sbilancia sul voto spiegando (minuto 39 di questo video) che il Wisconsin è uno stato decisivo dove i democratici di recente hanno perso e per questo pensa che Obama potrebbe non essere rieletto.
Passano le settimane, Zingales abbandona Renzi (e questo la dice lunga sulle posizioni del sindaco di Firenze) e si avvia a entrare in politica nella lista Fermiamo il declino, guidata da un altro liberista, Oscar Giannino, ma torna a parlare di elezioni presidenziali.
Questa volta a intervistarlo è Lucia Annunziata, domenica 4 novembre nel programma In mezz'ora (dopo 8 minuti e mezzo, in questo video).
All'osservazione: "Anche lì -a Chicago, città di Obama- non si è sicuri se Obama vince", l'ineffabile Zingales risponde spiegando che l'elezione dipende dal risultato in Ohio e sottolineando che lui non ha visto alcun sondaggio che dica che Romney vincerà in Ohio. Perciò "se Romney non vince in Ohio, ha perso".
Idee confuse o semplice atteggiamento di chi sta studiando da politico?
Nessun commento:
Posta un commento