06 novembre 2012

Spiagge libere


Il primo gennaio 2016 scatta in Italia la direttiva Bolkenstein riguardante le spiagge e concessioni su beni demaniali.

Si tratta in sostanza dell'estensione della famosa direttiva a spiagge e stabilimenti balneari in direzione liberista, per favorire il ricambio nella gestione delle spiagge.

Bisogna fare un po' di chiarezza su come funzionano le cose attualmente.

Attualmente le spiagge, che giuridicamente si dividono in arenile e battigia ( i 5 metri dall'acqua), sono di proprietà demaniale. Tale zona deve restare per legge libera e accessibile, indipendentemente dagli stabilimenti balneari retrostanti (artt. 882 c.c. e altro).
Gli stabilimenti balneari, quindi ombrelloni e sdraie, sussistono su suolo demaniale (la spiaggia vera e propria), che pur essendo stato trasferito nel 2010 agli enti locali, rimane indisponibile, e soggetto al codice della navigazione. Quindi le spiagge sono di proprietà demaniale, quindi pubblica.

Tali spiagge vengono concesse in uso agli stabilimenti balneari con contratti particolari, senza scadenza, con la clausola che qualunque cosa edificata sulla spiaggia deve essere rimuovibile a richiesta e infine la concessione è revocabile in qualunque momento con preavvisi minimi.
Questo perché non si tratta di un contratto privatistico, ma riguarda un bene pubblico: le spiagge.
Essendo una concessione questa non può nemmeno essere ceduta, perché personale.

Quindi gli operatori balneari, i ristoratori e in generale gli operatori turistici sanno fin da principio che qualunque investimento effettuato sulle spiagge è altamente rischioso perché revocabile in qualunque momento.

In realtà le cose non funzionano proprio così.

In realtà le concessioni non vengono mai revocate, sono perpetue e si passano di padre in figlio: chi non ha conosciuto intere gerazioni di bagnini?
Vengono alienate vendendo ad esempio le società di gestione che detengono la concessione (o peggio, in nero). Questo fa si che i gestori degli stabilimenti balneari gestiscano la spiaggia per decine di anni e che possano permettersi investimenti notevoli sulle spiagge, ammortizzandoli appunto per decine di anni.

La direttiva Bolkenstein stravolge tutto questo.

Partendo dal principio che le concessioni non possono essere eterne, il 31/12/2015 scadranno tutte le concessioni pubbliche e dovranno essere messe all'asta con bando pubblico al miglior offerente e la concessione avrà una durata limitata nel tempo. Si discute se 5 o 7 anni.

Chi è favorevole punta sul ricambio: è illogico e antieconomico che un operatore possa operare in regime di sostanziale monopolio per sempre. Le spiagge sono un bene limitato e andrebbero sfruttate al meglio. Inoltre la direttiva permetterebbe di incassare di più da parte dello stato.

Chi è contrario invece punta il dito sulla possibile calata degli stranieri: le multinazionali andrebbero ad accaparrarsi con prezzi irraggiungibili le spiagge sottraendole agli operatori locali. Inoltre che fine farebbero gli investimenti effettuati negli ultimi anni e non ancora ammortizzati?

Io personalmente ritengo giusta la direttiva e a mio parere andrebbe individuato un giusto tempo di durata delle concessioni in modo che chi entra abbia il tempo e il modo di investire, diciamo 10 anni di tempo. Non di più. Poi di nuovo all'asta: i tempi per ammortizzare gl iinvestimenti ci sarebbero.

La transizione sarebbe comunque problematica: chi ha investito negli ultimi anni andrebbe in qualche modo indennizzato. Inoltre dovremo rassegnarci a vedere sempre più le grandi catene gestire le spiagge e sempre meno il bagnino della nostra infanzia aprire sdraie e ombrelloni.


1 commento:

  1. sembra insensata l'idea che in caso di liberalizzazione arriverebbero gli stranieri che si comprerebbero le concessioni a caro prezzo..

    insensata perchè accadrebbe solo se le spiagge fossero molto + redditizie di quel che appare

    lo stesso fantasma degli stranieri è sventolato da altre categorie come i venditori ambulanti

    a me pare solo una scusa per avere le concessioni a basso prezzo

    RispondiElimina

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