
Cambiamento non facile da ottenere per ragioni politiche. Il motivo lo spiega Paul Krugman (vedi qui).
Krugman si domanda perchè mai il rating francese è inferiore a quello inglese, nonostante i dati economici transalpini siano migliori. Il PIL pro capite reale francese è cresciuto di più e le prospettive di crescita sono migliori, mentre il rapporto debito/PIL francese è leggermente inferiore a quello inglese e le prospettive sono di un andamento migliore di quello inglese.
Krugman esclude che Standard & Poor's disponga di informazioni segrete o di modelli macroeconomici migliori da cui dedurre un futuro peggiore per la Francia. Inoltre spiega che le famose riforme di cui tanto si parla, non è affatto detto che facciano crescere l'economia. Le prove di efficacia delle riforme sono quantomeno dubbie.
Dunque perchè la Francia subisce i downgrade delle agenzie di rating che invece non colpiscono la Gran Bretagna, nonostante abbia un'economia più debole?
Il motivo secondo Krugman è che la Francia non fa le politiche economiche conservatrici. Invece di tagliare lo stato sociale perché troppo costoso, punta a aumentare le imposte. E questo non piace a Standard & Poor's come a Olli Rehn e a tutti i conservatori europei. Che due anni fa hanno dato il benservito a uno di loro, Silvio Berlusconi, colpevole di non aver realizzato con prontezza le stesse politiche economiche.
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