26 novembre 2009

Volevo una casetta piccolina ... a Dubai

Un tempo si cantava il desiderio di una casetta piccolina in Canada, oggi o meglio fino a ieri qualcuno sognava una casa a Dubai. Da dove arriva la notizia che Dubai World e Nakheel, che si occupa di immobili, hanno chiesto una moratoria sui debiti, che ammontano a circa 40 miliardi di euro, 59 miliardi di dollari.

Temendo il contagio, le borse europee sono scese di oltre il 3% in un giorno, perdendo circa 160 miliardi di euro.

Ma perchè mai si dovrebbe comprare una casa in Dubai? Per la stessa ragione per cui si comprano a Montecarlo: per godere di un'esenzione fiscale.

Il meccanismo è banale. Uno stato prende un pezzo di terra, vi costruisce case che vende a caro prezzo, promettendo poche o nessuna imposte, vale a dire quel che la destra sogna o promette in mezzo mondo.

Pochi metri quadri costano cari, ma non importa. Conta, per i ricchi, il principio: le imposte le pagano solo i poveri. I ricchi le evitano.

Rinunciare alle imposte non è poi svantaggioso, purché si possa guadagnare in altro modo.

Finora il gioco ha funzionato, anche se negli anni passati Montecarlo ha rinunciato a costruire un'isola artificiale. Adesso forse non più.

Quel che sta succedendo a Dubai ci insegna una cosa, anzi due.

La prima è che i capitali vanno e vengono con la velocità della luce. Arrivano attratti da condizioni favorevoli, ma fuggono non appena le condizioni cambiano, travolgendo chi vuole offrire case costose e condizioni fiscali molto favorevoli.

La seconda è che ogni tanto anche i ricchi (nei paradisi fiscali) piangono.

Nessun commento:

Posta un commento

Link Interni

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...