13 ottobre 2010

Che pensione ci aspetta - parte 1


Ho diviso l'articolo in più parti, in quanto altrimenti sarebbe venuto troppo lungo....

Il direttore dell'INPS ha appena affermato - seppure con una battuta - che sul sito dell'INPS non sono presenti simulazioni di pensione per i parasubordinati per evitare disordini di piazza. Vediamo di capire un po' meglio come funziona il sistema per fare poi qualche considerazione.

Vi sono 2 sistemi pensionistici: retributivo e contributivo

Con il sistema retributivo la pensione è calcolata in percentuale sull'ultima retribuzione, indipendentemente da quello che si è versato. Esempio: prima di andare in pensione il mio stipendio era di 2000 Euro al mese, se vado in pensione con il retributivo al 75% la mia pensione sarà di 1500 Euro al mese. Stop.

Con il sistema contributivo invece quello che io verso viene accumulato e poi diviso per la speranza di vita residua. Esempio: Se io verso 3.000 Euro per 30 anni, considerando un coefficiente di rivalutazione del 2,25% alla fine avrò accumulato (circa) 123.000 Euro. Questo montante devo poi dividerlo per la durata media residua degli individui. Cioé se vado in pensione a 65 anni, devo dividere per 20 anni (sempre circa, perché il capitale si rivaluta intanto...). Il calcolo è semplice, sono circa 6.150 Euro lordi! Cioé 512 Euro al mese!
Oltretutto il calcolo è lordo, perché poi devo pagarci le tasse!

Se consideriamo i lavoratori parasubordinati le cui aliquote contributive sono il 26,72% (il 17% se hanno un'altra cassa di previdenza) la questione diventa ancora più drammatica.

Il problema vero infatti è quanto si guadagna. Se un parasubordinato (co.co.co, co.co.pro o professionista iscritto alla gestione separata) quadagna lordo 1.200 Euro al mese, netto tolte le spese 1.000. Il reddito annuale è pari a 12.000 Euro l'anno da cui devo togliere 3.206 Euro di INPS e 1.226 Euro di tasse. Gli restano 7.568 Euro l'anno, cioé 631 Euro al mese?!?

E' facilmente intuibile che con questi numeri siamo a livello di sopravvivenza e il nostro povero parasubordinato, specie se è un professionista, cercherà di evadere il più possibile in modo da pagare meno INPS possibile e avere più soldi in tasca (per mangiare), oppure di farsi pagare una parte dello stipendio in nero!

Si intuisce anche che il famoso conflitto tra padri è figli è quanto mai stridente: i pensionati attuali sono andati in pensione tutti con il retributivo, inoltre altri sono andati in pensione con le baby pensioni (alcuni anche a 50 anni!) e praticamente nessuno di loro ha versato quanto prende attualmente.
Ovviamente non per colpa loro: per gli autonomi fino agli anni '70 non c'era neppure la possibilità di versare, per i dipendenti negli anni '50 c'erano le "marchette".
In pratica i lavoratori oggi versano moltissimo e prenderanno molto poco. Chi è andato in pensione con il contributivo, specie con qualifiche alte - e non è un mistero che molti dipendendenti pubblici gli ultimi 5 anni diventavano tutti dirigenti - prende in proporzione a quello che ha versato moltissimo.

Nel prossimo articolo esporrò la differenza tra sistema pensionistico pubblico e privato

2 commenti:

  1. IDV e il signoraggio (ancora!)

    http://www.youtube.com/watch?v=YNkpqoRQ0RY

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  2. Mamma mia.
    E che gli vuoi rispondere a uno così.

    RispondiElimina

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