10 novembre 2010

La concorrenza quasi impossibile (nelle ferrovie)


Qualche anno fa lo stato ha diviso le ferrovie in diverse aziende (vedi qui).

Una, RFI si occupa di binari e stazioni. Trenitalia invece si occupa di trasportare i passeggeri, divisi tra la divisione nazionale/internazionale e divisione regionale.

Le regioni dispongono di soldi con cui pagare parte dei servizi ferroviari locali. Pagano perchè le tariffe del trasporto locale restino basse e perché alcune corse sono poco frequentate.

Tutte le regioni hanno stipulato contratti di servizio con Trenitalia. Qualcuno ha provato a cambiare, ma non c'è riuscito. In Liguria erano interessate 5-6 aziende, ma solo Trenitalia ha accettato le condizioni proposte. In Lombardia si sono unite Trenitalia e le Ferrovie Nord, di proprietà regionale, eliminando ogni possibile competizione tra imprese.

In Piemonte la presidente Bresso ha pensato: dividiamo le corse finanziate dalla Regione in 3-4 gruppi da assegnare con altrettanti bandi di gara. Se almeno uno dei bandi lo vince un'azienda diversa da Trenitalia si possono quantomeno confrontare i diversi operatori, e incalzare i peggiori a migliorare. Il leghista Cota ha cancellato l'idea. Troppo allettante il voto dei ferrovieri preoccupati che qualcosa cambiasse.

Ma perchè ci sono società diverse per gestire binari e i passeggeri?

Per favorire la concorrenza. Chiunque dovrebbe poter usare i binari e offrire un servizio in concorrenza con Trenitalia.

Così c'è chi cerca di entrare nel mercato ferroviario. NTV cerca di entrare nel mercato dell'alta velocità, mentre Arenaways vorrebbe offrire il servizio tra Milano e Torino. C'è poi qualche treno tedesco che attraversa le alpi e si avventura sulla linee italiane.

Ma se si prova a chiedere informazioni alle stazioni italiane o si aspetta l'annuncio dell'arrivo del treno sul binario, si resterà delusi. Per le ferrovie i treni altrui non esistono. Ferrovie li ignora e li boicotta.

NTV e Arenaways lamentano difficoltà di ogni genere create dalle Ferrovie. Impegni e promesse non mantenute, difficoltà burocratiche, interpretazioni scorrette delle regole.

L'ultima trovata è questa: Arenaways può far viaggiare i propri treni tra Milano e Torino, ma non può fermarsi nelle stazioni intermedie, perchè le Ferrovie considerano inaccettabile la concorrenza con le tratte sovvenzionate dalle Regioni.

Se un passeggero da Novara vuol raggiungere Torino, secondo le Ferrovie dello Stato può solo scegliere Trenitalia perchè la tratta è sovvenzionata e la sovvenzione è calcolata considerando il biglietto incassato dal passeggero in partenza da Novara.

Una giustificazione senza senso, che tende inutile la separazione tra RFI e Trenitalia. Arenaways fa pagare di più e non riceve sovvenzioni. Vuole solo lavorare liberamente, e competere su servizi e efficienza.

Cosa dice la Regione Piemonte? Nulla.Cota non ama la concorrenza e non si preoccupa delle richieste di Arenaways. Le ignora.

Prima o poi qualche autorità terza cancellerà l'assurda pretesa di Ferrovie dello Stato di impedire la concorrenza, implicita nella divisione delle Ferrovie in società diverse.

Nel frattempo la concorrenza è solo una speranza, contro cui combattono in molti, a cominciare dai politici come Cota, presidente della Regione Piemonte.

6 commenti:

  1. ho sentito che hanno imposto lo stesso tipo di ccnl per arenaways, per cui alla fine si è favorita comunque trenitalia, avevi sentito qualcosa al riguardo?

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  2. Beh, se ti riferisci al contratto collettivo nazionale, non è affatto strano: le imprese che operano nel medesimo settore usano il medesimo contratto collettivo nazionale.

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  3. io ho capito che arenaways era intenzionata a non trattare peggio

    il vero guaio è che i treni erano vuoti e per questo sono falliti. Vuoti perchè non potevano caricare tra torino e milano

    RFI dovrebbe trattare allo stesso modo trenitalia e i privati ma non lo fa. Non annuncia i treni, non vende i biglietti...sono treni fantasma

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  4. Il problema è che non cambia molto creare due società distinte che poi fanno parte dello stesso gruppo, diventa un'operazione solo formale, ma l'impresa resta unica. RFI e Trenitalia devono essere separate davvero, come è successo per l'energia elettrica, fornitura del servizio e gestione della rete sono due cose davvero distinte.

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  5. era una notizia del sole, una lettura peggiorativa dell'adeguamento forzato ai ccnl... so bene che per le stesse categorie sono uguali, altrimenti non sarebbero "nazionali". Forse li volevano fare in deroga, mi pare sia di luglio di quest'anno.

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  6. @ Pericle, ovviamente non era mia intenzione dire che non sai cosa è un contratto "nazionale", mi era solo sembrata strana la notizia, tutto qua.

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