17 giugno 2011

Comunidad de Madrid: "Tremontismo" alla spagnola?

Stamattina mentre aspettavo l'arrivo della metropolitana, noto (impossibile non farlo effettivamente..), come sia stato riempito praticamente tutto il tunnel con immagini grandi come una casa firmate dalla Comunidad Autònoma (amministrata dal PP di Gallardòn e della Aguirre, riconfermati da quei ben pochi elettori che hanno votato nelle elezioni appena concluse).
Tutte presentavano lo stesso motivo: un'immagine di un qualche cittadino sorridente, una frase che esprima soddisfazione per i servizi della Comunidad (cioè la regione), ma soprattutto tutte erano marchiate dallo stesso slogan: LA COMUNIDAD DONDE PAGAMOS MENOS IMPUESTOS!".
Che non credo necessiti traduzioni.
Però sì che necessita un piccolo approfondimento:
La capitale spagnola, con la sua provincia, rappresenta una regione a se' stante.
Un pò come se la provincia di Roma fosse una regione propria, non facesse parte del Lazio.
Questo lo dico come premessa, perchè so che molti italiani pensano che Madrid sia il capoluogo della Castiglia (che in realtà nemmeno esiste come regione, o meglio ne esistono due: Castilla La Mancha e Castilla y Leòn).
No, Madrid è il capoluogo di Madrid, (come Aosta per la Valle d'Aosta), nonostante che l'area geografica in cui si trovi sia effettivamente quella della Castiglia.
Ma veniamo alla propaganda de "los populares", (o "populistas" a questo punto..), che tanto sfacciatamente hanno esibito nella metropolitana:
Aldilà della veridicità della frase, che personalmente non possiedo i dati e le conoscenze sufficienti da poterla verificare, ci sarebbe da fare una contestualizzazione importante:
Anche se fosse vero che Madrid sia la regione spagnola dove si pagano imposte minori, se i suoi amministratori fossero persone oneste e sincere accanto metterebbero un'altro cartellone che completi la frase: "...ma anche una delle regioni più indebitate e quella che negli ultimi anni sta aumentando di più il suo deficit", come dimostrano i dati presentati dal Banco de España riguardo al debito pubblico spagnolo dal 1995 fino ad inizio 20111.
Con tutti i problemi che derivano da questa situazione!
E' giusto allora vantarsi di tenere le imposte basse per tutti se stai volando verso la bancarotta? Per lo meno continuando così senza aggiustare mai i conti di sicuro...
Le imposte basse possono andare bene al limite, (anche se io non sarei comunque d'accordo perchè si limiterebbe l'intervento sociale dello Stato..), se sono sostenibili per le finanze pubbliche, altrimenti sono una presa in giro. Penso non ci sia bisogno di studiare economia per affermare con certezza questo.

Proprio come la destra italiana pensa solo a tagliare tasse populisticamente senza curarsi della sostenibilità dei tagli, lo stesso fa la destra spagnola, e se ne vanta pure!

Secondo quanto afferma il sito di economia libremercado.com, l'amministrazione di Gallardòn ha più che triplicato il debito che gli aveva lasciato il suo predecessore del PSOE2.
Questo però temo che i madrileni non lo vedranno scritto nelle pareti del tunnel della metro...

Mentre leggevo i cartelloni mi è venuta in mente la canzone del rapper italiano Fabri Fibra nella sua collaborazione con Gianna Nannini dove definiscono l'Italia "il Paese delle mezze verità".
A quanto pare anche all'estero però l'arte delle mezze verità comincia ad andare di moda...

Come lo definiamo? Tremontismo alla spagnola?


(nella foto in alto Esperanza Aguirre e Alberto-Ruiz Gallardòn immoratalati durante una evidente discussione politica di alto livello...Sicuramente loro sì che avranno molto da guadagnarci dalle imposte basse in effetti...).



2 commenti:

  1. Vx, l'immagine non appariva.. mi sa che devi rimetterla. Io ho tolto quel che c'era perchè invece dell'immagine appariva un testo in spagnolo

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  2. Ah, a me sì che appariva

    provo a rimetterla

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