23 agosto 2011

Come fregare la povera gente, come al solito


Pare che il governo stia pensando di eliminare il cosiddetto contributo di solidarietà, ovvero un'addizionale alle aliquote IRE (un tempo IRPEF) previsti al 5% per la parte che eccede i 90.000 euro e al 10% per la parte eccedente i 150.000.

Si trattava di una scelta contestabile, visto che l'addizionale scatterebbe per redditi superiori a quelli dichiarati (in media) dalle categorie sospettate di evadere le imposte. Ma è meglio chiedere qualcosa ai ricchi che nulla.

Quando Berlusconi ha annunciato l'addizionale aveva la faccia di uno a cui il medico ha appena spiegato che non gli resta molto da vivere, anzi deve sbrigarsi a far testamento. Ha spiegato che lui aveva promesso meno tasse per tutti, ma che le circostanze lo portavano a fare il contrario.

Casini ha criticato il contributo di solidarietà spiegando che chi guadagna oltre 90.000 euro rappresenta il ceto medio e che paga regolarmente. Forse è vero che paga, ma dire che chi guadagna magari 100.000 euro rappresenta il ceto medio è affermazione grave, che dimostra quanto certi politici siano lontani dalla realtà della gente comune.

Comunque sia, pare che nel governo in molti spingano per cancellare la proposta di addizionale, sostituita da un aumento dell'IVA dell'1% sia per l'aliquota del 10% che per quella al 20%.

Un aumento dell'imposta sui consumi che colpisce tutti, e in particolare i più poveri che spendono per intero il loro stipendio o pensione.

Tremonti non vuole l'aumento dell'IVA, ma non per tutelare chi guadagna in un anno poche migliaia di euro. No, la ragione è diversa. Tremonti teme che aumenti l'inflazione. Forse non ricorda che alla fine degli anni '90 l'IVA è passata dal 19 al 20% con effetti minimi sull'inflazione. L'aumento è stato pagato dai commercianti, dalle imprese preoccupate di perdere i clienti.

Tremonti invece teme l'inflazione. Come mai? Perchè non sa cos'è successo una decina di anni fa oppure perchè sa che quando lui è al ministero dell'economia imprese e commercianti non si fanno scrupoli a aumentare i prezzi?


7 commenti:

  1. neanche il contributo di solidarietà?
    Tra l'altro, qui sul fatto che non sia un'opzione che colpisce sempre: http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE77M0O020110823

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  2. stanno lavorando per ridurre l'impatto di questa norma.. adesso si parla di 100.000 euro

    cercano di tener fuori il + possibile chi fa certe professioni ben sapendo che colpirebbero i loro elettori

    ovviamente lo scandalo è che in cambio si aumenta l'IVA

    La considerazione che qualcuno potrebbe lavorare di meno ricorda quel che diceva Reagan che si bevve la curva di Laffer... il che è preoccupante perchè si basano su idee sbagliatissime

    Come spiega Visco http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-verita-sono-dei-dilettanti/2158780//1 sono dei dilettanti che non solo colpiscono i poveri con un'imposta regressiva (l'aumento dell'iva) ma soprattutto rischiano di fare manovre che richiederanno altre manovre

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  3. I 100.000 € sono guadagno lordo del nucleo famigliare oppure sarebbero contati in altro modo?

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  4. scusate, guadagno lordo oppure contati in altro modo?

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  5. sarà il guadagno lordo del singolo contribuente

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  6. Guadagno come lordo introitato oppure comprensivo anche le cosiddette rendite da terreni seconde case?

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  7. immagino la seconda, cioè l'imponibile IRE, visto che è un'addizionale IRE

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