05 agosto 2011
La ricetta per far crollare le borse. E guadagnarci
Prendete un pessimo accordo sul debito USA con la destra repubblicana che non concesso nulla all'odiatissimo presidente non-WASP, aggiungete il disastro di una manovra italiana che rinvia i sacrifici e quindi un bilancio pubblico più sostenibile al 2014, la disoccupazione spagnola elevatissima, le banche irlandesi salvate con un massiccio intervento del governo, il declassamento del Portogallo e il fallimento -di fatto- della Grecia che per i prossimi decenni potrà contare solo sui capitali offerti da UE e FMI e infine condite il tutto con la debolezza di Trichet e le disastrose politiche dell'asse franco-tedesco, dominato da una coppia (Sarkosy e Merkel) di conservatori che pensano prima ai propri elettori e dopo (molto dopo) agli interessi europei, e avrete la ricetta perfetta per far crollare le borse.
Perchè?
Perchè con le politiche economiche dei governi conservatori che puntano su tagli e imposte che gravano in prevalenza sui ceti meno abbienti, la crescita dell'economia diventa un miraggio.
Prendete Obama. Non può fare nulla per aumentare le entrate. Vorrebbe solo eliminare gli sconti fiscali concessi da Bush, sconti che fanno sì che il gestore di un hedge fund che guadagna qualche milione paghi meno imposte, in percentuale, della sua segretaria. Ma non può e dovrà operare odiosi tagli alle spese sociali, a cominciare da quelle mediche.
Gli americani non ricchi saranno costretti a tagliare i consumi per garantirsi le cure mediche. E minori consumi significano meno crescita, con la conseguenza che il rapporto debito/PIL è destinato a salire, a meno di raggiungere il pareggio di bilancio e evitare che aumenti il debito.
Le prospettive di crescita modesta, a causa di politiche di destra che scaricano il peso delle correzioni di bilancio sui ceti meno abbienti, dunque sono la vera palla al piede dell'economia.
Chi teme l'insolvenza della Spagna, dell'Italia o di altri paesi, si libera dei titoli pubblici dei paesi a rischio. Lo fanno i tedeschi, certo non incoraggiati dai discorsi di Berlusconi, che contrappone al debito pubblico la ricchezza privata degli italiani: un accostamento senza senso, visto che un italiano per quanto ricco non è obbligato a comprare BOT italiani e neppure è spinto a farlo, come succedeva un tempo, quando le leggi limitavano le possibilità di esportare capitali e di acquistare titoli stranieri.
Così la speculazione ne approfitta per far crollare i mercati e poi ricomprare a prezzi di saldo le azioni. Finanziando con i ricchi guadagni qualche conservatore che, in cambio dei contributi elettorali, farà l'impossibile per garantire allo speculatore uno sconto fiscale di tutto rispetto.
Se gli speculatori non esagerano il gioco è perfetto e potrebbe durare a lungo.
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Sempre detto che bisognerebbe obbligare chi si candida a fare almeno qualche esame specifico di università... Ai Tea Party americani che soffiavano sul fuoco, ed ai repubblicani che gli davano retta cosa si potrebbe regalare? Un corso di economia in generale, ed a quelli europei, anche un corso sull'integrazione europea, perchè difettano non poco ^^
RispondiEliminanon è detto che serva perchè il tea party è ideologico..dell'economia non gliene importa molto
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