30 agosto 2011

Vogliamo pagare di più!


Warren Buffett, un famoso speculatore ottantenne americano, diventato molto ricco grazie a azzeccati investimenti, ha spiegato che è ora di aumentare le imposte ai ricchi. Io, ha spiegato Buffett, grazie alle esenzioni fiscali di Bush pago una precentuale del mio reddito inferiore a quella dei miei dipendenti (vedi qui).
Sergio Marchionne preferisce la patrimoniale a un aumento dell'IVA (vedi qui) e a favore di imposte per i più ricchi si è schierato anche l'ex presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo e analoghe richieste si fanno in Francia e Germania (vedi qui).

Che sta succedendo?

Si possono formulare quattro ipotesi, due buone e due cattive.

La prima è che non è vero che l'uomo è egoista e non si comporta da perfetto individualista come suppongono gli ingenui sostenitori della scuola austriaca. Gli individui non sono tutti uguali e mentre alcuni sono individualisti e classisti, disprezzano il povero considerandolo colpevole del suo stato e odiano le imposte, che tolgono una parte della ricchezza per distribuirla a chi non è ricco, altri invece si rendono conto che l'aumento delle diseguaglianza economiche non è positiva, che i ricchi vivono bene anche se rinunciano a parte della propria ricchezza, che hanno a cuore il bene comune e non solo l'interesse personale.

La seconda ipotesi è che hanno studiato Einaudi, che da onesto liberale pensava che la libertà fosse tale solo se si parte tutti dallo stesso punto e quindi consigliava tasse sull'eredità capaci di ridurre le differenze tra le persone, evitando al figlio del ricco di competere con il figlio del povero partendo da una posizione di grande vantaggio.
La terza ipotesi è che i ricchi iniziano a pensare che si sta mettendo male. Cosa succederà se la situazione economica dovesse peggiorare? Cosa potrebbero decidere governi ostili ai ricchi? Meglio dunque pagare un pò adesso che molto in futuro.

Poi, se i sacrifici colpiscono i meno ricchi, diminuiscono i consumi. Le imprese ne risentono e con esse i patrimoni dei ricchi, i dividendi delle imprese e gli stipendi milionari dei manager. Dunque meglio evitare ulteriori problemi al consumatore e a se stessi, dando una mano a risollevare le sorti dell'economia.

La quarta è che i ricchi abbiano trovato una qualche scappatoia. Fanno il bel gesto di offrire soldi, ma mettono a disposizione solo parte della ricchezza, mentre il resto è al sicuro nei paradisi fiscali.

Qual è l'ipotesi vera?

Forse tutte e quattro. Dipende da luoghi, persone, culture, storie personali. Noi abbiamo un governo guidato da un super-egoista, da un ministro esperto in evasione e elusione e da un partito razzista. Come aspettarsi che accettino l'appello di chi chiede di aumentare le imposte ai ricchi?

3 commenti:

  1. "Sergio Marchionne preferisce la patrimoniale a un aumento dell'IVA "
    Marchionne è residente in svizzera e dichiara i suoi redditi in svizzera in particolare il suo stipendio di amministratore è tassato alla fonte al 30%, da prendere le sue dichiarazioni con le pinze.

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  2. forse per lui vale l'ipotesi 4...

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  3. qui in Spagna hanno aumentato le aliquote ai ricchi già l'anno scorso e messo altre imposte che dovrebbero colpire i redditi alti, però sembra che "la vera patrimoniale" sia la carta che vuole giocare Rubalcaba alle elezioni dell'anno prossimo...In effetti potrebbe piacere all'elettorato socialista ma secondo me c'è da prendere decisioni alla svelta non so se sia una buona idea rimandare le cose in vista delle elezioni

    La destra qui comunque s'arrampica sugli specchi più di IBL contro le imposte

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