06 giugno 2012

Stretta sul credito: colpa della prima guerra mondiale

Da quasi un anno l'economia europea è alle prese con diktat tedeschi in materia di conti pubblici. Niente eurobond e niente interventi della BCE, tollerati solo quando tale posizione è diventata insostenibile.

Perchè la Germania è tanto ostile a una politica monetaria più espansiva? 

Per capirlo occorre tornare indietro di quasi un secolo, alla prima guerra mondiale. Un disastro per la Prussia (ora Germania) condannata a pagare un pesantissimo risarcimento ai vincitori. Per anni i tedeschi sono stati costretti a fare enormi sacrifici per pagare il debito verso i vincitori. Le imposte venivano usate in gran parte per ripagare il debito di guerra e quel che restava non era sufficiente a pagare la spesa pubblica.

Non restava che finanziare la spesa pubblica con l'emissione di moneta. Durante la repubblica di Weimar questa scelta obbligata ha generato inflazione e incertezza, aprendo la porta al nazismo e lasciando un'eredità pesante: nel secondo dopoguerra la banca centrale tedesca, la Bundesbank, ha preferito combattere il rischio inflazionistico anche a costo di sacrificare la crescita.

Lo sforzo per ripagare il debito di guerra e le politiche monetarie della Bundesbank hanno spinto i tedeschi a rendere più efficiente l'industria, che quando c'era il marco non poteva fare affidamento sulle svalutazioni.


Si spiega così la politica economica della cancelliera Merkel e le resistenze della Bundesbank a lasciare che la BCE realizzi una politica monetaria più espansiva: la Germania resta legata ai suoi valori, alla lotta all'inflazione come obiettivo primario della politica economica e al duro lavoro per rimettere in sesto i conti pubblici, proprio come hanno fatto dopo le due guerre.

La prima guerra mondiale ha prodotto un mostro che pesa ancora oggi sull'Europa: Hitler fece leva sulla voglia di rivalsa dei tedeschi sconfitti, la Merkel e la Bundesbank restano fedeli alle scelte economiche imposte dall'inflazione di Weimar.


2 commenti:

  1. per l'adulatore della germania che si permette di correggere professori e screditare premi nobel

    per quello che "i tedeschi non possono pagare per tutti i porci maiali cicale e bestiame vario"
    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-06-06/ecco-quanto-germania-guadagna-105240.shtml?foto&uuid=AbL304nF

    per quello che "i tedeschi sì che hanno capito tutto":
    Germania: aprile - 2.2
    http://in.reuters.com/article/2012/06/06/germany-output-idINL5E8H63MU20120606

    7 banche tedesche declassate (a breve sarà rischio la AAA della Germania)

    Soros: «La Ue ha 3 mesi di tempo per correggere la rotta. La crisi? In autunno toccherà alla Germania»
    http://www.ricerca24.ilsole24ore.com/fc?keyWords=soros&submit=+&header-search=keyWords&cmd=static&moneyPath=http%3A%2F%2Ffinanza-mercati.ilsole24ore.com&chId=30&path=%2Fsearch%2Fsearch_engine.jsp&field=Titolo%7CTesto&orderBy=score+desc

    e a proposito di reminiscenze: efficienza, produttività, operosità... mi ricordano qualcosa..... http://belitapol.files.wordpress.com/2009/03/arbeit.jpg

    per dirla con le parole del sommo: "lasciate ogni speranza o voi che entrate" nell'euro naturalmente

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  2. l'euro non è in discussione, lo è l'attuale sistema di governance. Che fosse stato pensato come grimaldello per eliminare la sovranità di stati riottosi ad unirsi in una federazione è patrimonio collettivo del MFE dal 1961, sai? Ho conosciuto personalmente coloro che idearono questa proposta e la esposero ad Albertini appena subentrato a Spinelli.

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